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VIDEO | Boschi: “Salvini esempio di regressione, attacca le donne in quanto donne”

Lo spiega alla DIRE Maria Elena Boschi, deputata Pd e già Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel Governo Gentiloni

Pubblicato:22-11-2018 18:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:49
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ROMA – “C’è sicuramente una regressione nel confronto politico verso le donne. Ci sono autorevoli esponenti della maggioranza, a cominciare dal ministro Salvini, che spesso attaccano l’avversario politico, quando e’ una donna, sul piano personale. Nel dibattito politico è capitato a me o ad altre colleghe di essere attaccate proprio in quanto donne, e non perchè magari potevano avere idee diverse o fare scelte differenti”. Lo spiega alla DIRE Maria Elena Boschi, deputata Pd e già Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel Governo Gentiloni, interpellata, a proposito della concezione delle donne che trapela dalle posizioni del governo Conte.

“Lo abbiamo visto anche recentemente con l’attacco del sottosegretario Bitonci a Lara Comi, invitata a tornare in cucina anzichè occuparsi di politica”, sottolinea Boschi che denuncia una regressione “anche nei modelli che si propongono. Il disegno di legge Pillon “presentato da parte della Lega e della maggioranza, ci fa tornare indietro di 50 anni rispetto alla possibilità dell’affidamento condiviso dei figli in caso di separazione o divorzio”.


Ma, soprattutto, “non tiene assolutamente in considerazione quei casi in cui la donna è vittima di violenza e i figli hanno assistito. Credo che questa sia una violazione della convenzione di Istanbul ma anche un tornare alla preistoria nella concezione della donna nella nostra società”.

I tagli previsti in questa legge di bilancio “sono il segnale che le donne non sono considerate, non sono importanti per questo governo. Non è pensabile di limitare le donne nella loro possibilità di avere un’autonomia economica o di accedere al mondo del lavoro. Gia sappiamo quanta disparità ci sia rispetto agli uomini su salari e occupazione, tagliare tutte le misure previste dai governi Renzi e Gentiloni è un ritorno al passato”.

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