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Violenta rapina in villa, come nei gialli “è stato il maggiordomo”

Dopo l'arresto di due moldavi, anche il custode della villa è risultato complice. La sentenza è divenuta esecutiva verso di lui nei giorni scorsi: andrà in carcere.

Pubblicato:22-11-2018 11:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:48

carabinieri
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BOLOGNA – E’ stato il maggiordomo, ma stavolta è tutto vero; e lo dice una sentenza che, a tre anni dai fatti, ha fatto spalancare la porte del carcere per il domestico traditore. Come in un vero e proprio giallo, dopo una lunga indagine è saltato fuori che dietro la rapina in villa consumata a Martorano di Parma del 16 luglio del 2015, c’era anche un ‘terzo uomo’, il maggiordomo appunto. Quel giorno, due uomini, due cittadini moldavi, avevano fatto irruzione nella villa, sorpreso a letto, picchiato e immobilizzato il proprietario poi derubandolo di oggetti preziosi, orologi, monete antiche e denaro. A marzo poi erano stati arrestati. Eppure, c’era qualcosa che non tornava. Quei due, infatti, erano entrati in azione di notte senza lasciare alcun segno di scasso e, quindi, dovevano avere delle chiavi.

Le indagini dei Carabinieri, dopo i primi arresti, sono quindi proseguite e hanno permesso di risalire all’identità del ‘basista’ di quella violenta rapina. Risultato: il maggiordomo, appunto. O, per la precisione, un 67enne reggiano residente a Ramiseto, custode della villa nonché autista e uomo di fiducia della vittima da oltre trent’anni”.


Raccontano oggi i Carabinieri: “L’analisi dei tabulati telefonici del maggiordomo aveva evidenziato i troppo frequenti contatti con uno degli autori materiali del colpo“. Inoltre, c’era un altro indizio: la partenza dalla villa per pensionamento “proprio il giorno prima della rapina”. Anche questo ha “aumentato i sospetti”. Inoltre, sempre il giorno precedente la rapina, uno dei due autori della rapina era andato a Martorano e il maggiordomo gli aveva fatto fare visita alla proprietà, con particolare attenzione ai garage.

Il 67enne reggiano era stato arrestato e quindi nel corso dell’iter processuale condannato dal gip del Tribunale di Parma a due anni e otto mesi di reclusione per il reato di concorso in rapina aggravata. La sentenza, confermata il 7 luglio dell’anno scorso dalla Corte d’Appello di Bologna, è divenuta esecutiva lo scorso 6 novembre per l’inammissibilità del ricorso decretato dalla Corte di Cassazione. L’esecutività della sentenza ha quindi visto l’Ufficio Esecuzioni penali della Procura parmense emettere a carico dell’ex maggiordomo un ordine di esecuzione per la carcerazione. Il provvedimento è quindi giunto ai Carabinieri della stazione di Ramiseto, nel cui territorio l’uomo risiede, che l’altra mattina hanno arrestato l’uomo e poi lo hanno portato in carcere. Il 67enne, sottratto un anno, due mesi e 26 giorni di reclusione già scontati in regime di carcerazione cautelare, dovrà rimanere in carcere complessivamente un anno, due mesi e cinque giorni di carcere.

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