NEWS:

A Bologna ‘orgoglio’ infermieri Ipasvi: #noisiamopronti

Una foto sotto il Nettuno, a Bologna, circa 200 infermieri pronti a 'metterci la faccia' per la campagna

Pubblicato:22-11-2015 14:03
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:36

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Una foto sotto il Nettuno, a Bologna, circa 200 infermieri pronti a ‘metterci la faccia’ per la campagna diventata virale sui social #noisiamopronti. È questa, in breve, la cronaca della giornata promossa dal Collegio Ipasvi di Bologna nel capoluogo emiliano per reagire “all’attacco, perché di attacco si tratta”, scandisce la presidente Maria Grazia Bedetti, del ruolo degli infermieri del 118. E per chiedere alle istituzioni, Regione in primis, di prendere una posizione definitiva.

Questi i fatti: a fine ottobre arriva la notizia degli esposti presentati in Procura e dei provvedimenti disciplinari intrapresi dagli Ordini dei medici di Bologna, Modena, Ravenna e Piacenza nei confronti di quei medici che hanno redatto procedure e istruzioni operative che regolano l’intervento di infermieri sulle ambulanze del 118. In pratica, ciò che gli Ordini contestano è il fatto che agli infermieri vengano attribuiti compiti di diagnosi, prescrizione e somministrazione di farmaci soggetti a controllo del medico. Una sorta di ‘usurpazione’ della professione, insomma. Ma l’Ipasvi da subito non ci sta e a livello regionale prende posizione spiegando che in realtà si tratta di “una procedura operata dagli infermieri impegnati nel Servizio di Emergenza che garantiscono una professionalità e una risposta alla comunità”. Procedura, peraltro, non certo decisa in autonomia, ma coinvolgendo tutte le professioni che lavorano sulle ambulanze del 118 e per garantire “efficienza ed efficacia ai cittadini”.

Foto di gruppo Ipavsi

Foto di gruppo Ipavsi

L’Ipasvi di Bologna, poi, col chiaro intento di valorizzare la categoria, lancia la campagna sui social #noisiamopronti, un hashtag che diventa subito virale. Da tutta Italia, ma anche dall’estero, infatti, cominciano ad arrivare foto di infermieri in divisa e coi cartelli che recitano #noisiamopronti. L’Ipavsi, poi, incassa l’appoggio della Simeu, la Società italiana di medicina d’emergenza-urgenza, secondo cui la somministrazione di terapie da parte degli infermieri spesso risulta essenziale per la salvaguardia della vita o della salute dei pazienti, come in caso di overdose da oppiacei, grave sindrome ipoglicemica, sindrome coronarica acuta, insufficienza respiratoria acuta. Nei giorni scorsi, infine, anche il Pd e Sel in Regione hanno preso posizione con una risoluzione che difende di fatto il ruolo degli infermieri nell’ambito dell’emergenza chiedendo alla giunta di regolamentare una volta per tutte la materia.


E dopo aver lanciato l’hashtag, il collegio Ipasvi di Bologna ha promosso anche la giornata di oggi, il #Noisiamopronti Day: prima della foto di gruppo in piazza Nettuno, gli infermieri hanno incontrato l’assessore alla Sanità del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo, e il direttore del Dipartimento Emergenza dell’Ausl di Bologna, Giovanni Gordini. “Questa giornata- esordisce Bedetti- è una tappa del percorso, che certo non finisce qui. La nostra campagna ha avuto un numero incredibile di adesioni”. “Non vogliamo erodere una professione che non è la nostra- insiste Bedetti-, ma semplicemente rispondere ai bisogni dei cittadini”. Peraltro, ricorda la presidente, questo scontro si colloca in un momento problematico “perché gli infermieri sono la categoria che più ha subito il blocco del turn over” e quasi sempre viene lasciata fuori dai processi decisionali. Non solo: dopo anni di fermo si sta lavorando al rinnovo contrattuale, dove però “è previsto un aumento delle retribuzioni di poco più di 7 euro al mese”. Un’offesa, per l’Ipavsi che si dice pronto “a cambiamenti reali e a un contratto dignitoso”.

Aggiunge l’assessore Rizzo Nervo: “Qualcuno, sapendo che oggi venivo qui, mi ha detto che partecipavo al Pride degli infermieri. Ma credo che ci sia molto di più di una rivendicazione orgogliosa della propria professione, ovvero la volontà di spostare l’asticella”. Del resto, secondo Rizzo Nervo, l’approccio multiprofessionale è l’elemento qualitativo che ha permesso l’eccellenza del 118 emiliano-romagnolo. Gordini, dal canto suo, invita al confronto e non alle guerre, difendendo il ruolo degli infermieri nell’emergenza. Infine arriva anche la senatrice Pd Annalisa Silvestro che annuncia un incontro con il ministro Beatrice Lorenzin per parlare della questione.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it