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Video|No-Passante occupano la tangenziale, in 15.000 bloccano il nodo di Bologna

Maxi corteo sfila per protestare contro l'allargamento della tangenziale, opera voluta dalla giunta di centrosinistra. In migliaia percorrono a piedi un tratto della tangenziale: "Vogliamo la vita bella"

Pubblicato:22-10-2022 21:00
Ultimo aggiornamento:22-10-2022 21:22

corteo no passante Bologna
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BOLOGNA- Alla fine hanno raggiunto l’obiettivo che si erano prefissati annunciando la manifestazione di oggi contro il Passante. “Ci siamo presi la tangenziale”, gridano al megafono mentre il lunghissimo serpentone percorre a piedi le corsie del nodo di Bologna, chiuse per sicurezza già dalle 16, un’ora prima dell’arrivo previsto del corteo di “Convergere per insorgere”, la manifestazione organizzata organizzazioni come il Collettivo di fabbrica Gkn, i ragazzi di Fridays for future, l’Assemblea No Passante, rete Sovranità alimentare e campagna ‘Noi non paghiamo’ Emilia-Romagna, insieme ad altre realtà bolognesi, dai collettivi universitari, a Crash, passando per Potere al popolo e Unione popolare, fino alla variegata galassia ‘comunista’ e ai sindacati di base.

AUTOSTRADA CHIUSA PER CONSENTIRE IL PASSAGGIO DEI MANIFESTANTI

Tutti uniti nel contestare l’opera infrastrutturale voluta dalla giunta di centro-sinistra guidata dal sindaco Matteo Lepore. Del resto, il Pd è spesso evocato negli interventi che hanno scandito l’avanzata del corteo come responsabile di politiche che hanno generato precariato e fragilità sociale. “Siamo in trentamila”, rivendicano gli organizzatori all’imbocco dell’uscita ‘7’ della tangenziale, mentre la cosa del corteo è ancora sui viali. Certamente sono ben più di 10.000, forse più di quanto si aspettavano alla vigilia della protesta. Dalla Toscana sono arrivati gli attivisti che si sono raccolti attorno alla Gkn, ma ci sono collettivi da Bescia e dal Veneto.

PASSANTE: “UN’OPERA SBAGLIATA”

Mentre il corteo percorre via Stalingrado scatta un’azione di ‘sanzionamento’ ai danni di un distributore Eni. In tangenziale viene creata una barricata simbolica con bancali e materassi, “gli stessi sui cui gli studenti sono costretti a dormire perché a Bologna non trovano casa”, che vengono bruciati. In effetti, il no al Passante non è l’unico motivo di contestazione (“è un’opera sbagliata, fuori dal tempo, che incentiva il traffico privato e toglie risorse a sanità e scuola”): si parla dell’emergenza casa, delle occupazioni, del caro bollette, i diritti in pericolo a causa delle posizioni del nuovo governo a guida Meloni (“il governo impari subito che ogni piazza sarà una barricata”).


TRAFFICO IN TILT PER TUTTO IL POMERIGGIO

In ogni caso, se si escludono le pesanti ripercussioni sul traffico, con le code in autostrada e la viabilità cittadini in tilt per tutto il pomeriggio, la manifestazione, sotto lo sguardo delle forze dell’ordine, scorre senza incidenti. Un po’ di tensione all’inizio, quando, come emerge da alcuni racconti sui social, pare che gli esponenti di Europa Verde siano stati cacciati dal corteo da Potere al popolo al grido “fuori i Verdi dal corteo”. La manifestazione termina dove era iniziata, in piazza XX settembre. “E’ un assaggio di quello che accadrà con l’inizio dei cantieri del Passante”, promettono i contestatori.

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