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Verdone presenta ‘Vita da Carlo’: “Io sindaco di Roma? Me lo hanno proposto”

La serie tv autobiografica è stata presentata durante la scorsa edizione della Festa del Cinema di Roma

Pubblicato:22-10-2021 16:03
Ultimo aggiornamento:05-11-2021 13:00

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ROMA – Verdone come sindaco di Roma? Succede nella sua nuova serie tv ‘Vita da Carlo‘, ma anche nella realtà. “Mi hanno proposto di candidarmi qualche anno fa. Sono venuti con dei sondaggi (ero vicino al 70% delle preferenze) ma c’ho messo 30 minuti per dire che nella vita si può fare un lavoro solo. Ci vuole preparazione per fare il sindaco e io non posso prepararmi in quattro e quattr’otto. Li ho ringraziati e la cosa è finita lì“, ha dichiarato l’attore romano oggi alla Festa del Cinema, dove ha presentato la serie tv di cui oltre che protagonista è, insieme a Arnaldo Catinari, anche sceneggiatore e regista.

Nei dieci episodi, disponibili dal 5 novembre su Prime Video, l’attore interpreta se stesso, mischiando elementi di finzione a note caratteristiche che lo contraddistinguono: come l’essere un esperto di medicinali e malattie (tanto che nella serie finirà per innamorarsi di una farmacista) e un romanista sfegatato. Sullo schermo è anche uno ‘yesman’, schiacchiato dall’essere sempre pronto a soddisfare le richieste dei fan, della famiglia e anche di persone che si comportano con lui in maniera insopportabile. Mentre sta tentando di dare una svolta alla sua carriera, attraverso un film drammatico e autoriale, arriva la proposta inaspettata di candidarsi a sindaco di Roma. Osannato dai concittadini e innamorato da sempre della sua città dovrà decidere se entrare in politica.

VERDONE: “GUALTIERI? SI CIRCONDI DI UNA SQUADRA FORTE E ONESTA”

Cosa penso di Gualtieri? Non lo conosco, ma la cosa principale di un sindaco è avere una squadra forte, determinata, rapida e soprattutto molto onesta”, ha dichiarato all’Auditorium Parco della Musica, elencando i principali settori sui quali il neo-sindaco di Roma dovrà intervenire per far tornare a far splendere la Capitale. “Questa città è fregata dalla burocrazia. Girai una scena al Gianicolo e chiesi a Virginia Raggi quanto tempo ci volesse per togliere le strutture che circondano ancora oggi il monumento di Garibaldi. Mi disse che occorreva tempo perché c’erano tre sovrintendenze che dovevano decidere. Di questo passo ci vorranno 15 anni per liberalo. Ma è possibile? Sto fulmine ha colpito sei anni fa il monumento. Ma perché dobbiamo fare questa brutta figura con i turisti? Poi c’è la questione manutenzione e naturalmente le periferie, che sono in uno stato disastroso. I trasporti, le attività ricreative, per gli anziani i bambini: fate un teatro, un cinema, un qualcosa. Ci entreranno tre gatti ma chi se ne frega, almeno si da vita e dignità- ha spiegato Verdone, quasi tornato nei panni del candidato sindaco-. Scusate l’impeto ma amo troppo sta città”, ha aggiunto.


‘VITA DA CARLO’, CAST E CAMEO

Al fianco dell’attore in ‘Vita da Carlo’ un ricco cast che di cui fanno parte, tra gli altri, Max Tortora (nel ruolo del miglior amico del protagonista) e Monica Guerritore (nei panni dell’ex moglie), a cui si aggiungono cameo d’eccezione, come quello di Antonello Venditti (in versione ‘artista pop’), Roberto D’Agostino (colui che darà lo scoop della corsa al Campidoglio di Verdone) e Alessandro Haber, attore che imputa all’essere ebreo la causa dei suoi fallimenti lavorativi e affoga nell’alcol i suoi dispiaceri. “Non ne posso più di questo politicamente corretto– ha dichiarato Verdone commentando la scena che vede protagonista Haber, interrogato al riguardo in conferenza stampa-. Non faremo più ridere nessuno di questo passo. Ci siamo fermati cinque volte a riflettere mentre scrivevamo questa scena. C’era una specie di terrore. Basta!- ha aggiunto- .Haber si sta avvicinando al monologo di Shakespare ne ‘Il mercante di Venezia’ in quella scena: un po’ dice la verità e un po’ recita, e poi è completamente ubriaco. Comunque dal suo punto di vista di ebreo dice la verità, non mi sento di dire il contrario”.

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