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Coronavirus, la Sardegna verso il lockdown: si attende l’ordinanza di Solinas

Vertice governatore-capigruppo. Ganau: "La sensazione è questa"

Pubblicato:22-10-2020 11:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:06
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christian solinas
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ROMA – La Sardegna si avvicina a grandi passi verso un lockdown di 15 giorni, annunciato ieri dal governatore, Christian Solinas. È questa la sensazione dopo il vertice di questa mattina del presidente della Regione con tutti i capigruppo, collegati in videoconferenza. Al termine del confronto si è raggiunto l’accordo che ci sarà un nuovo incontro di capigruppo -tra stasera e domani- allargato ai componenti del Comitato tecnico scientifico regionale. Le opposizioni hanno preteso di sentire il parere dei tecnici prima di avviare l’isola verso la chiusura di due settimane, che nel caso verrà ufficializzata con una nuova ordinanza di Solinas (attesa nelle prossime 48 ore). A fare il punto dopo la riunione è il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau: “Mi pare che Solinas sia abbastanza orientato verso una situazione di questo tipo- spiega alla ‘Dire’-. C’è preoccupazione per quanto riguarda sia aspetti economici che, naturalmente quelli sanitari, che stanno emergendo in maniera clamorosa. È una situazione molto difficile, tra l’altro fortemente sottovalutata”. Prosegue l’ex presidente del Consiglio regionale: “Oggi abbiamo affrontato con il governatore soprattutto il tema del ristoro delle attività economiche se si dovesse arrivare a un lockdown. Solinas ha assicurato che ci sarà l’impegno a trovare le risorse e a garantire anche una rapidissima elargizione dei fondi”. Da parte nostra, spiega Ganau, “abbiamo ribadito che un lockdown di 15 giorni serve se contemporaneamente si fanno altre cose: se si potenziano le Usca, se si fa uno screening generalizzato, se si attivano covid hospital che liberano un po’ di posti letto ospedalieri. Abbiamo anche evidenziato il rischio di cadere in un secondo lockdown, questa volta nazionale, terminato quello regionale. Sarebbe una situazione difficilmente sostenibile”.

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