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Scuola, Fortuna (Unicusano): “Subito Dad a livello nazionale, stop alla demagogia”

"Non ci sarà l'analfabetismo, sono tutte fandonie"

Pubblicato:22-10-2020 09:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:06
Autore:

fabio fortuna
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ROMA – “Sulla scuola bisogna prendere decisioni a livello nazionale, senza fare demagogia. Già dall’inizio dell’estate bisognava iniziare a pensare ad un piano B che prevedesse la didattica online per gli studenti di università e scuole secondarie di secondo grado, i quali hanno maggiori capacità reattive rispetto ad una formazione a distanza, e che consentisse di fare lezione in presenza agli alunni di scuola dell’infanzia e di scuola primaria. Forse siamo ancora in tempo, ma è una cosa che va fatta a livello nazionale“. Così Fabio Fortuna, rettore dell’UniCusano, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus.

“Con altri 3-4 mesi di didattica a distanza non ci sarà la fine della cultura- ha aggiunto- non ci sarà l’analfabetismo, sono tutte fandonie quelle che sento. Solo chi non ha mai insegnato e non è mai entrato in una scuola può dire certe cose. È evidente che senza la didattica in presenza mancherà qualcosa ai ragazzi, ma se la situazione è questa bisogna adattarsi. Per mantenere il più possibile la didattica in presenza, era necessario intervenire sul trasporto pubblico, ma non si è fatto e i mezzi pubblici si sono trasformati in focolai viaggianti. Il virus corre settimane in anticipo rispetto a quello che facciamo noi, per questo servono interventi tempestivi, per non ritrovarsi con l’acqua alla gola”. In merito alle ricadute della pandemia sull’economia. “La tutela della salute è fondamentale- ha concluso Fortuna- Se le cose continueranno a peggiorare, sarà inevitabile prendere ulteriori provvedimenti restrittivi, non è possibile lasciar morire migliaia di persone. La salute è un’esigenza primaria da rendere compatibile, per quanto possibile, con le problematiche economiche, ma viene prima di tutto ed è imprescindibile”. 


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