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Aborto, Leonori (Pd): “Potenziamento consultori e difesa della 194, presentata mozione alla Regione Lazio”

La consigliera regionale: "Preoccupa il diffondersi nel paese di atti che vogliono rimettere in discussione la legge 194"

Pubblicato:22-10-2018 14:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:42
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ROMA – “Preoccupa il diffondersi nel paese di atti che vogliono rimettere in discussione la legge 194. Oggi in Campidoglio era prevista la discussione della mozione presentata da Fratelli d’Italia in Campidoglio, sulla stessa falsa riga di quella di Verona e Ferrara, che attacca i principi e i diritti che abbiamo conquistato negli anni. Oltre alle posizioni retrograde del centrodestra, preoccupa l’atteggiamento del Movimento 5 Stelle, che sembra voglia astenersi sulle mozioni presentate dal Partito Democratico e da Sinistra per Roma: un comportamento pilatesco della maggioranza capitolina, ancor più grave quando sullo scranno da Sindaco siede per la prima volta una donna”. Così in un comunicato la consigliera regionale del Pd ed ex assessora comunale  Marta Leonori.

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Il rinvio della discussione alle prossime sedute non allevia la preoccupazione. Per questo- aggiunge Leonori- siamo a fianco delle donne che da oggi sono mobilitate a difesa della 194 e sosteniamo le attiviste di ‘Non una di meno’ che hanno annunciato un ‘presidio’ in Piazza del Campidoglio”.


“Lo scorso mercoledì- spiega Leonori- con altre consigliere e consiglieri del centrosinistra, abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale per la piena applicazione della L.194/78 e il potenziamento della rete dei consultori. Vogliamo riaffermare nella Regione Lazio il principio di laicità e il diritto all’autodeterminazione delle donne, e per questo chiediamo di attuare politiche di sostegno alla maternità e alla paternità responsabile, il potenziamento dei consultori e della promozione di bandi per il reperimento di personale, di verificare l’effettiva somministrazione della pillola RU486 nei consultori pubblici e i risultati della sperimentazione avviata ad aprile 2017″.

“Di fatto- conclude- chiediamo l’effettiva applicazione della legge 194, quella legge che tutela i diritti e sancisce il principio di autodeterminazione delle donne, ma che prevede anche passi importanti per la tutela della vita, prima ancora che essere vista come una promozione della pratica dell’aborto. Riaffermiamo con forza questi principi: sui diritti nemmeno un passo in dietro”.

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