ROMA – “Siamo un Paese che ha un potenziale pazzesco, ma l’Italia ha un problema di autostima. Si continua a fare l’elenco delle cose che non funzionano, che sono molte di più di quello che pensiamo, ma abbiamo il mondo che chiede bellezza e qualità. E l’Italia non deve cedere alla cultura della rassegnazione”. Lo dice il premier, Matteo Renzi, all’inaugurazione dell’Anno accademico 2016-2017 dell’Università degli Studi di Palermo. “Il mondo si aspetta molto da noi- aggiunge – cosa stiamo aspettando per tentare di vincere questa cultura della rassegnazione? E’ facile trovare le cose che non vanno, e’ piu bello provare a cambiare le cose che non vanno”.
“I primi denari” per l’università “sono stati messi”. Ora “vorrei sfidare voi. Sfido lei”, signor Rettore, “i suoi colleghi, il presidente del Crui. Noi ci siamo e pensiamo che siate il futuro. Un paese che taglia sulla classe docente e i propri studenti non ha futuro”.
“Aiutateci a vincere le resistenze nel vostro mondo– prosegue- l’idea che sia stata solo la politica” il problema, “non e’ la realtà. Anche la classe dirigente del Paese ha avuto le sue responsabilità: dai commentatori alla classe accademica. Noi facciamo la nostra parte, ma anche voi vincete le resistenze interne per competere nel mondo. Avete qualità straordinarie e intelligenze fantastiche. Aiutateci a buttare giù un provvedimento che liberi le università dai vincoli della pubblica amministrazione e siate responsabili delle risorse in modo pulito, tagliando senza dubbio nepotismo e sistemi sbagliati. Su questo vi sfido”.
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