NEWS:

Al G7 Cultura di Napoli firmata la dichiarazione per lo sviluppo sostenibile dell’Africa

I Paesi del G7 intendono "lavorare con i governi africani e l'Unione Africana per fare leva sulla cultura come motore chiave dello sviluppo sostenibile"

Pubblicato:22-09-2024 11:50
Ultimo aggiornamento:22-09-2024 12:05

Getting your Trinity Audio player ready...
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

NAPOLI – I Paesi del G7 intendono “lavorare con i governi africani e l’Unione Africana per fare leva sulla cultura come motore chiave dello sviluppo sostenibile”.

È quanto si legge nella dichiarazione di Napoli “Cultura per lo sviluppo sostenibile dell’Africa e del mondo” siglata al termine dei lavori del G7 Cultura nel Palazzo Reale di Napoli.

I delegati alla Cultura di Unione Africana, Brasile, Canada, Unione Europea, Francia, Germania, Grecia, India, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, insieme ai vertici dell’Unesco, dell’Iccrom e della Banca Africana per lo Sviluppo si impegniamo a “costruire partenariati reciprocamente vantaggiosi, basati sui principi di rispetto delle identità culturali, comprensione reciproca, libertà di espressione e co-creazione di contenuti e attività culturali”.


Ancora, “promuoveremo – si legge – la condivisione di conoscenze con i governi africani e le istituzioni culturali e i portatori di interesse principali, inclusi gli individui e il settore privato, per supportare gli sforzi per potenziare i settori e le industrie culturali e creative”.

Evidenziato, poi, l’impegno a “proteggere i beni culturali dal traffico illecito, promuovere, salvaguardare e gestire in modo sostenibile il patrimonio culturale e rafforzare la presenza dell’Africa nelle liste del patrimonio Unesco”.

Una sottolineatura anche sulla necessità di sfruttare “gli sforzi attuali per integrare le considerazioni culturali nell’agenda climatica internazionale, nelle strategie e nei piani climatici nazionali”, promuovendo “la transizione ecologica dei settori e delle industrie culturali e creative”.

I Paesi chiedono “il pieno riconoscimento e l’integrazione della cultura e dell’economia creativa nei processi e nelle politiche di sviluppo, nonché nelle discussioni future su come avanzare nello sviluppo sostenibile dopo il 2030”.

“Sosterremo – si legge nella dichiarazione – la cultura e lo sviluppo sostenibile in Africa promuovendo partenariati e politiche che siano allineate con le priorità di sviluppo dei governi africani e rispettano la diversità culturale e la ricchezza delle nazioni africane”.

GIULI: PER LA PRIMA VOLTA APERTO A DIALOGO CON AFRICA

Parlando in conferenza stampa nel Palazzo Reale di Napoli, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, chiudendo i lavori del G7. ha commentato così l’iniziativa: “Per la prima volta il G7 Cultura si è aperto al dialogo con l’Africa. È uno degli elementi a cui tengo maggiormente, che hanno tratteggiato nel profondo questa esperienza. È una iniziativa che abbiamo concepito in attuazione del Piano Mattei per creare una coalizione internazionale a sostengo della valorizzazione della cultura africana, della sua ricchezza, della sua diversità, della sua capacità di insegnarci qualcosa”. “Il messaggio che abbiamo voluto dare – ha detto Giuli – è che il G7 e gli altri partner invitati sono pronti a lavorare con i governi africani per favorire coralmente questo sviluppo, nel rispetto delle sensibilità, delle scelte politiche africane, senza alcuna logica paternalistica, senza alcuna volontà di tornare sui luoghi del colonialismo con una sensibilità che non sia quella della condivisione”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy