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Bonino chiude la campagna elettorale con la comunità ucraina: “Chi non vota favorisce Putin”

La leader di Più Europa accompagnata da Letta. Il segretario dem: "Necessario infondere un messaggio in favore dell'Ue"

Pubblicato:22-09-2022 20:36
Ultimo aggiornamento:22-09-2022 20:36

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ROMA – Emma Bonino e Più Europa chiudono la campagna elettorale con la comunità ucraina di Roma. Con un bus londinese d’epoca e insieme agli altri vertici del partito tra cui, Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova, ha raggiunto la biblioteca nazionale di Castro Pretorio, di fronte all’ambasciata russa, partendo da Piazza della Repubblica. Ad accompagnarli, il segretario dem Enrico Letta.

L’iconico bus ha toccato con il suo itinerario il collegio in cui Emma Bonino correrà per l’uninominale. “Sono venuto qui a sostenere Emma in questa bellissima campagna che abbiamo fatto insieme – ha detto Letta – siamo alle fasi finali e ora più che mai è necessario infondere un messaggio europeista vista la volontà chiara a tutti di disfare l’Europa. L’ultima escalation di Putin per mettere in difficoltà l’Europa deve trovare da parte nostra una reazione ferma e chi vuole un’Italia e un’Europa forte deve sapere da che parte stare”.

Prima di salire a bordo, la protagonista della giornata lancia invece una stilettata al vecchio alleato Carlo Calenda, probabile destinatario del suo messaggio e suo sfidante al collegio Roma centro: “Votare Più Europa è l’unico voto per la libertà che non aiuta la destra, spero che gli elettori se ne ricordino“. Ad attendere il convoglio a Castro Pretorio, il nutrito gruppo di ucraini di tutte le età, con bandiere, striscioni e cartelli contro Putin e la guerra. Degno di nota, quello ritraente Hitler e Stalin in abiti nuziali che sorreggono un bambino con la faccia dell’attuale leader russo. Al centro dello striscione giallo-blu, la coppia Letta-Bonino mentre sorreggono lo slogan ‘Stop Putin – stop war’.


“Il 24 febbraio eravamo qui per dire a Putin di fermarsi e oggi siamo di nuovo nello stesso punto”, ha detto Letta. Durante il tragitto, i due leader politici si sono scambiati qualche impressione sul traffico nell’ora di punta capitolina, con Emma Bonino che candidamente ammette: “Ci siamo quasi? Non conosco bene la zona…”. Al termine del sit-in, il gruppo al completo, senza Letta, si è spostato davanti alla Galleria nazionale di arte moderna per il comizio finale, avvenuto tra le note dell’Inno alla Gioia e ‘Bella Ciao’.

BONINO: “CHI NON VA A VOTARE FAVORISCE PUTIN”

Nel suo comizio, la leader di Più Europa ha spiegato: “Per me è semplice e mi dispiace per il 40% che non va a votare: o si sta con Putin o con le democrazie occidentali. A determinare la scelta tra gli uni e gli altri sarà quella percentuale che non va a votare”.

BONINO: “DOPO 44 ANNI ANCORA PARLIAMO DI ABORTO…”

A proposito delle polemiche delle ultime settimane sulla legge 194, Bonino ha detto: “Dopo 44 anni torna il dibattito sull’aborto. A volte penso che invece di andare avanti ci siamo fermati, e sui diritti è come andare in bicicletta, o pedali o cadi. I diritti vanno difesi e curati ogni singolo giorno”.

BONINO: “MELONI VUOLE RINEGOZIARE IL PNRR? BALLE”

La candidata di Più Europa ha anche commentato la volontà della leader di FdI Giorgia Meloni di ridiscutere il Pnrr europeo: “Il voler rinegoziare il Pnrr o voler mettere in discussione l’euro sono balle e chi va al governo si rende conto che queste balle le deve riporre nel cassetto perché non le può fare”.

BONINI: “DRAGHI ERA IL MEGLIO”

Conclusione dedicata al governo e al premier uscente: “Con Draghi avevamo il meglio che potevamo sperare e abbiamo deciso che ne potevano fare a meno, è da fuori di testa, ha affermato senza mezzi termini Bonino.

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