NEWS:

Ghirra (Verdi-Si): “Lavoro, ambiente, diritti. Il nostro programma piace ai giovani”

"Preoccupa leggere che qualche candidato della destra si abbandona a considerazioni o frasi a sfondo omofobico, sessista o xenofobo"

Pubblicato:22-09-2022 17:15
Ultimo aggiornamento:22-09-2022 17:15
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

CAGLIARI – ‘Non è vero che siamo tutti uguali, noi vogliamo una società giusta ed equa, vogliamo tutelare i diritti: al lavoro, alla salute, alla mobilità, all’affettività, all’autodeterminazione. È preoccupante leggere ogni giorno che qualche candidato della destra si abbandona a considerazioni o frasi a sfondo omofobico, sessista o xenofobo‘. Così alla ‘Dire’ Francesca Ghirra, consigliera comunale dei Progressisti a Cagliari e in corsa in Sardegna per un posto alla Camera, candidata nell’Alleanza Verdi e Sinistra.
‘La campagna elettorale è stata molto positiva- spiega Ghirra-. Sono contenta perché, nonostante i tempi strettissimi, stiamo riuscendo a organizzare e partecipare a iniziative nei territori. Il contatto con le persone è fondamentale, per quanto i social siano ormai indispensabili per la comunicazione politica. Il programma dell’Alleanza Verdi e Sinistra è accolto molto bene, soprattutto dai giovani, molto attenti ai temi portanti della nostra proposta: lavoro, ambiente, diritti. Le sensazioni sono buone’.

IN SARDEGNA IL PROBLEMA PIÙ GRAVE È LA MANCANZA DI OPPORTUNITÀ LAVORATIVE


Le priorità della Sardegna da portare all’attenzione del Parlamento? ‘Nella nostra isola il problema più grave è certamente la mancanza di opportunità lavorative per i più giovani, ma anche per coloro che hanno superato una certa età e sono di fatto esclusi dal mercato del lavoro. In Italia un giovane su tre non studia e non lavora, in Sardegna la situazione è anche peggiore. È necessario ridare dignità alle persone e lo si può fare solo con un lavoro sicuro e stabile, che preveda una retribuzione adeguata e un’organizzazione che consenta anche di avere tempo da trascorrere con le proprie famiglie o da impiegare nelle proprie passioni. Dobbiamo anche ripensare le tipologie di contratti: oggi otto nuovi contratti di lavoro su dieci sono a termine. Non è giusto. Tra le nostre proposte c’è la retribuzione minima a 10 euro l’ora e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di orario. Le innovazioni tecnologiche ci permetterebbero di farlo’.

IL BANDO SULLA CONTINUITÀ TERRITORIALE È IN SCADENZA E C’È GRANDE CAOS NEI CIELI

Se si esclude la sanità, ‘un disastro- attacca Ghirra-materia di competenza regionale il cui fallimento è sotto gli occhi di tutti, soprattutto dei pazienti più fragili, i trasporti interni ed esterni sono certamente un altro dei grandi problemi da risolvere per la Sardegna. L’attuale bando sulla continuità territoriale è in scadenza e c’è grande caos nei cieli: Volotea e Ita hanno recentemente scritto alla Regione esprimendo tutte le preoccupazioni del caso e anticipando l’impossibilità di proseguire senza compensazioni a causa dei costi del carburante’. Per quanto riguarda invece gli spostamenti interni, ‘dobbiamo mettere mano agli errori del passato quando l’Italia ha deciso- e perseverato- di investire più sul trasporto su gomma che su quello ferroviario– spiega-. Sappiamo che Trenitalia è interessata a una serie di investimenti in Sardegna: pensiamo per esempio a due città importanti come Quartu e Nuoro che non hanno una stazione ferroviaria. Con queste premesse nessun cittadino privato rinuncerà all’uso della propria auto. Dobbiamo rendere conveniente lasciare a casa le auto, ma è indispensabile un servizio di trasporto pubblico efficiente. Se ne avvantaggerebbe anche l’ambiente. Confido che anche grazie al principio di insularità riusciremo a colmare l’enorme divario che la Sardegna ha ancora rispetto a tante regioni d’Italia’.


MELONI? “BEH, SI CANDIDA ALLA GUIDA DEL PAESE E DICE ALL’UE ‘LA PACCHIA È FINITA’…”

Giorgia Meloni premier rappresenta un pericolo per la democrazia? ‘Beh, quando chi si candida alla guida del Paese e, rivolgendosi alle istituzioni europee, afferma ‘adesso la pacchia è finita’, non posso certo dirmi tranquilla. Così come non mi piace pensare a cosa potrebbe accadere allo stato sociale del nostro Paese. Quando sento parlare di flat tax e abolizione del reddito di cittadinanza mi accorgo della grande differenza che c’è tra destra e sinistra: una politica dei privilegi contro una politica delle opportunità. Non è vero che siamo tutti uguali, noi vogliamo una società giusta ed equa, dove le persone più svantaggiate siano tutelate. Noi vogliamo tutelare i diritti: al lavoro, alla salute, alla mobilità, all’affettività, all’autodeterminazione’.

QUALCHE CANDIDATO DELLA DESTRA SI ABBANDONA A CONSIDERAZIONI A SFONDO OMOFOBICO, SESSISTA O XENOFOBO

È preoccupante per Ghirra ‘leggere ogni giorno che qualche candidato della destra si abbandona a considerazioni o frasi a sfondo omofobico, sessista o xenofobo. Sono molto preoccupata per tutti quei diritti che consideravamo acquisiti, ma che dobbiamo continuare a difendere, e per quelli che ancora non sono stati riconosciuti, come il diritto al fine vita, lo ius scholae o il matrimonio egualitario, che con loro al governo non vedranno mai la luce’.

LA GIUNTA REGIONALE? SOLINAS DOVEBBE DIMETTERSI SE AVESSE LA DECENZA

Tornando alle ‘questioni sarde’, per la consigliera comunale il giudizio sulla giunta regionale guidata da Christian Solinas è impietoso: ‘Se avesse un po’ di decenza, e a cuore il destino dei sardi, il presidente dovrebbe dimettersi. Sono all’ordine del giorno le proteste sotto i Palazzi della Regione: dagli operatori sanitari ai lavoratori del settore agropastorale, non c’è una vertenza che si sia chiusa con la soddisfazione degli interessati. E pensare che sulle promesse di rialzo del prezzo del latte hanno vinto una campagna elettorale. Non se ne è più sentito parlare. Noi sardi abbiamo la sensazione che al timone della nave non ci sia più nessuno, compaiono solo quando ci sono da creare nuove poltrone in cui sistemare qualcuno o garantire i propri interessi’.

LA GIUNTA DI CAGLIARI? TRUZZU È SOTTO SCACCO DELLA SUA STESSA MAGGIORANZA

E la giunta di Cagliari? ‘Purtroppo l’incapacità della giunta di Paolo Truzzu è sotto gli occhi di tutti. Non solo non sono in grado di portare avanti il patrimonio di idee e progetti ereditato dalla nostra giunta, ma tantomeno riescono a produrne di nuovi. Il sindaco è sotto scacco della sua stessa maggioranza fin dal principio della consiliatura. Litigi quotidiani interrompono anche la normale gestione delle attività del Consiglio comunale, dove spesso non riescono neanche a garantire il numero legale. Non hanno una visione di città, una programmazione, non riescono a spendere i soldi a disposizione e mandano in avanzo di amministrazione risorse enormi che dovrebbero essere investite per la città e dare risposte e servizi ai cittadini’.

GARANTIRE CONTINUITÀ FINANZIARIA CON UNA LEGGE CHE CONSENTA AI SARDI DI SPOSTARSI A COSTI CONTENUTI

Trasporti aerei in Sardegna, un disastro annunciato… ‘La questione mobilità e trasporti è una priorità per la Sardegna- sottolinea Ghirra-. Il nuovo Parlamento dovrà garantire continuità finanziaria con una legge che consenta ai sardi di spostarsi liberamente e a costi contenuti. Questa amministrazione regionale ha dimostrato di non essere in grado di occuparsi dei problemi della Sardegna, le recenti dimissioni dell’assessore Giorgio Todde sono solo la punta dell’iceberg. I problemi di questo sistema di continuità territoriale li vedremo a partire da ottobre, con il dimezzamento delle rotte, ma soprattutto il prossimo anno, visto che -nonostante l’assessorato al Turismo abbia appena lanciato un nuovo spot promozionale- a partire da febbraio non è più possibile prenotare un volo’.

METANIZZAZIONE SARDEGNA? MEGAPROGETTO CON UNO SPROPORZIONATO INVESTIMENTO

Dorsale del metano in Sardegna, un’ infrastruttura necessaria? ‘Già nel 2018 come Campo Progressista Sardegna avevamo sottolineato che per il metano siamo fuori tempo massimo. Da anni sosteniamo la necessità di una politica energetica ecologica e sostenibile dal punto di vista non esclusivamente ambientale ma anche economico e sociale, che necessita di una drastica riduzione dell’uso dei combustibili fossili. Il metano è considerato una ‘fonte di transizione’ e, partendo da questo concetto, il progetto per la metanizzazione della Sardegna dovrebbe rispondere ai criteri di flessibilità e adattabilità per quanto concerne programmazione e investimenti. Al contrario, la metanizzazione della Sardegna richiede un’infrastruttura rigida, un megaprogetto che necessita di uno sproporzionato investimento in termini economici ed ecologici che non coincide con l’ipotesi di transizione. Parlare di energia di transizione attribuendo al metano un valore di accompagnamento alla sostenibilità quando parliamo di una fonte di energia fossile che necessità di combustione, dimostra la prima criticità nel sostegno all’opera. Giudico, quindi, il progetto sulla metanizzazione della Sardegna incoerente con le politiche dettate dall’Agenda europea sui cambiamenti climatici ritenendo che si tratti di un investimento sproporzionato e inadeguato rispetto alle necessità energetiche dell’isola. Proponiamo, piuttosto, la creazione e il potenziamento delle smart grid, investimenti che supportino il risparmio energetico, i sistemi di accumulo, il sostegno a una nuova economia fatta anche di ricerca e sperimentazione per la creazione e l’utilizzo di tecnologie innovative vincolate alla produzione di energia da fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni di CO2′.

IN SARDEGNA DA MESI LAVORIAMO PER COSTRUIRE UN CAMPO LARGO

A livello nazionale si è registrata la spaccatura tra la sinistra e il M5s, un errore? ‘Purtroppo credo che andare divisi sia un errore che avvantaggerà le destre, divise su tutto ma compatte sulla spartizione del potere. Noi qui in Sardegna lavoriamo da mesi per la costruzione del campo largo, sono sicura che dopo queste elezioni sarà possibile riprendere le fila di un discorso avviato da tempo che ci condurrà alla riconquista della Regione’.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it