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Bartalini (M5S): “Renzi e Meloni lo vogliono abbattere, ma reddito è realtà vicina anche in Toscana”

"Pistoia, ad esempio, ha la più alta incidenza di percettori, un dato che sorprende", spiega alla Dire la candidata dei 5 Stelle alla Camera nel collegio uninominale di Prato, Pistoia, Mugello e nel collegio plurinominale Toscana 01

Pubblicato:22-09-2022 13:33
Ultimo aggiornamento:22-09-2022 13:33

chiara_bartalini
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FIRENZE – “Il reddito di cittadinanza è stato sbandierato da Renzi e Meloni, perché lo vogliono abbattere. Noi abbiamo parlato di tutte le misure propositive che hanno portato un’incidenza positiva anche in termini di Pil, come le comunità energetiche e il super bonus. Tuttavia che il reddito di cittadinanza sia un tema molto più vicino di quello che i toscani possono pensare è una realtà. Pistoia, ad esempio, ha la più alta incidenza di tutta la Toscana di percettori del reddito, un dato che sorprende”. È quanto spiega alla Dire Chiara Bartalini, candidata alla Camera per il Movimento 5 stelle nel collegio uninominale di Prato, Pistoia, Mugello e in quello plurinominale Toscana 01, in merito a uno dei temi diventati più stringenti in questo finale di campagna elettorale. Il reddito di cittadinanza è il cavallo di battaglia col quale il Movimento confida di recuperare terreno nelle regioni del Sud, ma non solo. Lo strumento rappresenta una realtà significativa anche in Toscana, per quanto come precisa Bartalini i 5 Stelle rivendichino una visione più ampia della questione sociale: “A nostro avviso- aggiunge la candidata- il reddito va incrementato, ma al tempo stesso bisogna lavorare sui centri per l’impiego che purtroppo rappresentano una realtà regionale. Avevamo messo risorse per ristrutturali, ma 14 Regioni su 20, guidate dal centrodestra, non hanno toccato quei fondi“. D’altronde, se da una parte il M5s ha voluto il reddito di cittadinanza e il potenziamento dei centri per l’impiego “c’è chi come Renzi e Meloni lavora per aumentare lo stipendio di chi prende 10mila euro al mese e per dare un calcio sulle gambe agli altri in un momento di difficoltà”.

“M5S A FIANCO DI LAVORATORI E IMPRESE, NO A VISIONE NOVECENTESCA DELLA SOCIETÀ”

Va detto, aggiunge Bartalini, “che neppure la sinistra aveva mai pensato alle fasce più deboli, mentre noi ci stiamo impegnando pure sul salario minimo. Prevedere nove euro l’ora significa dare dignità lavorativa. Insieme a questo vogliamo l’abbattimento del cuneo fiscale con un beneficio per i lavoratori e i datori di lavoro ma anche una serie di incentivi per chi assume donne in gravidanza o che hanno figli piccoli, perché ci rendiamo conto che ci possono essere delle difficoltà da parte degli imprenditori”. Il M5s rivendica, in questo senso, un certo pragmatismo: “Ci vogliamo mettere a fianco sia dei lavoratori che delle imprese, senza mettere le parti contro- assicura la candidata pentastellata- perché va sfatata questa visione da inizio Novecento della società che destra e sinistra vogliono riproporre”.


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