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A Fano risparmiatori frodati sugli investimenti in diamanti, 17 le denunce

Dovranno rispondere, a seconda dei diversi ruoli e responsabilità, dei reati di truffa aggravata, corruzione tra privati ed autoriciclaggio

Pubblicato:22-09-2022 11:28
Ultimo aggiornamento:22-09-2022 11:28

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La Gdf di Fano ha concluso indagine, delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro, che ha consentito di tutelare un rilevante numero di risparmiatori, vittime di una frode su investimenti in diamanti. È stata denunciata la commissione di una truffa milionaria ai danni di numerosi risparmiatori da parte di una società che, attraverso il sistema bancario, ha promosso e venduto le pietre preziose a prezzi notevolmente superiori rispetto all’effettivo valore. Oltre un centinaio i clienti truffati: l’importo complessivo corrisposto dalle vittime per l’acquisto dei diamanti, pari a circa 2.500.000 euro, le provvigioni incassate dall’Istituto di Credito pari a circa 300.000 euro. Denunciate 16 persone oltre al rappresentante legale della società venditrice dei diamanti.

PRESENTATE DIVERSE QUERELE DA PARTE DEI CLIENTI DI UN ISTITUTO DI CREDITO COOPERATIVO

Il servizio ha tratto origine dalla presentazione di diverse querele ad opera di clienti di un Istituto di Credito cooperativo pesarese che lamentavano di essere stati raggirati avendo acquistato, tramite la banca di cui erano correntisti, dei diamanti, sulla base di un prefigurato fruttuoso investimento, stante le ingannevoli prospettazioni di lauti guadagni, suggerite dal medesimo istituto bancario. Quest’ultimo -spiegano le Fiamme gialle-, che nel caso di specie fungeva da intermediario di una società di capitali operante nel settore della commercializzazione di pietre preziose, avrebbe stipulato con detta società un accordo illecito, inducendo in errore centinaia di risparmiatori/clienti, in cambio di consistenti provvigioni. La società venditrice, dal canto suo, oltre a collocare i diamanti da investimento, ne avrebbe falsificato le relative quotazioni, anche a mezzo di ingannevoli annunci, pubblicati sulle pagine economiche di un giornale a tiratura nazionale.

OLTRE UN CENTINAIO DI PERSONE TRUFFATE. IMPORTO PER L’ACQUISTO PARI A 2,5 MILIONI DI EURO

L’attività di indagine ha consentito di individuare oltre un centinaio di clienti truffati e quantificare sia l’importo complessivo corrisposto dalle vittime per l’acquisto dei diamanti, pari a circa 2.500.000 euro, che le provvigioni incassate dall’Istituto di Credito, pari a circa 300.000 euro. Sono state denunciate 16 persone oltre al rappresentante legale della società venditrice dei diamanti. Questi dovranno rispondere, a seconda dei diversi ruoli e responsabilità, dei reati di truffa aggravata, corruzione tra privati ed autoriciclaggio.


Inoltre, la banca è stata deferita all’autorità giudiziaria anche per la responsabilità amministrativa degli enti per fatti dipendenti da reato, poiché non avrebbe provveduto all’adozione di modelli organizzativi atti a prevenire la commissione dei reati a vantaggio o nell’interesse dell’ente medesimo. Importante sottolineare che l’Istituto di credito, che ha incorporato la banca coinvolta nella vicenda, ha provveduto a risarcire già il 90% dei correntisti che avevano acquistato i diamanti.

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