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Libia, Turchia: “Deplorevoli le sanzioni europee, aiutano Haftar”

Il ministero degli Esteri di Ankara accusa la missione di supporto dell'Ue Irini, guidata dall'Italia, che ha il compito di implementare il blocco imposto dall'Onu.

Pubblicato:22-09-2020 10:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:55
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ROMA – Una decisione “profondamente sbagliata” e che “non ha alcun valore”: la Turchia ha commentato con queste parole le sanzioni imposte dall’Unione europea a una societa’ marittima nazionale, accusata di aver violato l’embargo sulla vendita di armi alle parti in conflitto in Libia adottato dalle Nazioni Unite a febbraio.

In un comunicato il ministero degli Esteri di Ankara accusa la missione di supporto dell’Ue Irini, guidata dall’Italia, che ha il compito di implementare il blocco imposto dall’Onu.

“Mentre gli aiuti che inviamo al governo legittimo sono descritti come una violazione dell’embargo – si legge nella nota – vengono ignorati i Paesi e le societa’ che mandano armi a Haftar via terra e aria, soprattutto gli Emirati Arabi: un indicatore chiaro dell’atteggiamento pregiudizievole dell’Ue”.


La Turchia ha sostenuto inoltre che la decisione europea, giunta al termine di una riunione dei ministri degli Esteri del Consiglio dell’Unione, e’ “deplorevole” anche perche’ arriva “in un momento in cui si stanno compiendo sforzi per ridurre le tensioni nel Mediterraneo orientale”.

Il governo di Tripoli presieduto da Fayez al-Serraj, riconosciuto dall’Onu e sostenuto da Ankara, si contrappone all’esecutivo con base nella citta’ orientale di Tobruk, appoggiato dalle forze del generale Khalifa Haftar.

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