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Regionali Marche, ‘Sisma-sanità-lavoro’: le priorità di Acquaroli

"Vogliamo recuperare la frattura tra istituzioni e territorio, per dare risposte concrete"

Pubblicato:22-09-2020 08:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:55
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ANCONA – “Un risultato storico, grazie al quale vogliamo recuperare la frattura tra istituzioni e territorio, per dare risposte concrete e attese dalla comunita’ marchigiana”. Queste le prime parole da governatore delle Marche che il nuovo presidente della Regione, Francesco Acquaroli, ha pronunciato nella sala stampa allestita a Palazzo Leopardi. Un saluto e un ringraziamento, accompagnati dall’anticipazione delle priorita’ che guideranno il nuovo esecutivo, riporta una nota: “Ricostruzione; impegno per superare la crisi economica; una riforma sanitaria rispondente, con equilibrio, alle esigenze di tutti i territori; lavoro; dialogo forte con il mondo produttivo, l’associazionismo professionale e le parti sociali”, mette in chiaro Acquaroli. E aggiunge: “Sara’ un dialogo importante per tutta la regione, che sottolineera’ lo spirito con cui ci approcciamo a parlare con i cittadini, convinti che, i prossimi, saranno cinque anni avvincenti. Anni sicuramente difficili, perche’ difficile e’ la situazione generale. Ma siamo convinti che quando si agisce per recuperare un rapporto e rilanciare una visione, saranno in tanti a darci una mano”.
Quindi Acquaroli ringrazia “tutti i marchigiani che ci hanno sostenuto e spinto, che hanno voluto puntare su un cambiamento, testimoniato dalla crescita dell’affluenza alle urne e dal voto che, per la prima volta, hanno voluto darci”. E sottolinea: “Ci sentiamo responsabili e vogliamo mostrare loro tutta la nostra responsabilita’ con il nostro impegno e il nostro lavoro”.

PRIORITÀ SISMA, ACQUAROLI: “SCRIVERÒ A MATTARELLA”

 “Tra oggi pomeriggio e domani scrivero’ una lettera al presidente della Repubblica perche’ ritengo che la situazione del sisma, quello che si vive in quella parte della nostra regione, e’ una priorita’ che deve diventare nazionale”. Cosi’ il neo presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha aperto la conferenza stampa di questa mattina nella sede del suo comitato elettorale ad Ancona. La prima dopo la vittoria alle elezioni regionali. Ed e’ partito proprio dalla necessita’ di far ripartire la ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del Centro Italia.

“Ridare dignita’ alle famiglie, ridare una speranza e un futuro ai giovani- dice Acquaroli-. Ridare una prospettiva agli anziani di poter tornare nelle proprie case e ridare speranza agli imprenditori e a quelle persone che vedono nell’indeterminatezza delle istituzioni l’incapacita’ di raccogliere la sfida”. In quelle terre, aggiunge, “c’e’ stato un fenomeno di spopolamento impressionante e c’e’ stato purtroppo anche un aumento dei suicidi. Elementi che devono farci riflettere e che vanno raccontati al presidente per far inserire la ricostruzione nelle priorita’ del Governo nazionale, consapevoli che la ripartenza della ricostruzione puo’ essere un volano economico per le Marche e per il Centro Italia”.


ACQUAROLI: “NO A DELEGA SINGOLA PER LA RICOSTRUZIONE”

“Il sisma e’ una priorita’ che seguiremo ma la ricostruzione non puo’ riguardare una singola delega- aggiunge Acquaroli-. L’assessorato alla ricostruzione sara’ di tutta la giunta, del consiglio e del presidente. La ricostruzione riguarda case, economia, servizi e infrastrutture. Io credo sarebbe un po’ retorico mettere un assessore alla ricostruzione come se poi mettendo una persona ad hoc si risolvessero tutti i problemi. La ricostruzione e’ un tema ampio che va affrontato da tutti. Sara’ una priorita’ di tutti gli assessori”

ACQUAROLI: “NON TERRÒ LA DELEGA ALLA SANITÀ PER ME”

 “Non terro’ per me la delega alla sanita’”. A margine della conferenza stampa post vittoria elettorale il neo presidente della Regione, Marche Francesco, Acquaroli -che ha dato per la prima volta nella storia una guida di centrodestra all’amministrazione regionale- parla di giunta che, salvo colpi di scena, sara’ composta da sei assessori.
“Stiamo definendo in questi momenti la composizione del consiglio regionale e quando sara’ definitiva inizieremo a riflettere sulla giunta- dice Acquaroli-. Io non terro’ per me l’assessorato alla Sanita’. Il presidente non deve sovrapporre il suo ruolo, che e’ quello di coordinamento di tutti gli assessorati, con una delega cosi’ importante che richiede un impegno quotidiano. Escludo questa ipotesi”.
Esclusa anche l’ipotesi di un modello Umbria, con l’assessorato alla Sanita’ affidato ad un tecnico di fuori regione. “Noi vorremmo conferire deleghe a figure che comunque conoscono le Marche e il nostro territorio- continua Acquaroli-.
Il tecnico e’ un valore aggiunto, ma per operare bene deve essere un tecnico che conosce il territorio perche’ non tutte le formule si applicano bene a territori diversi”. Le Marche -sottolinea- “sono una regione particolare. Hanno un entroterra che soffre molto, interessato da un forte spopolamento. Occorre comprendere che i servizi sanitari per il rilancio dell’entroterra sono uno strumento importante”. Quanto alla difesa dei piccoli ospedali trasformati, in molte aree interne, in ospedali di comunita’ Acquaroli sostiene che “ci impegneremo a mettere in campo tutte le energie partendo da un presupposto ossia che la sanita’ e’ eccellente se risponde alle esigenze di tutti e non se e’ esclusivamente una struttura importantissima che pero’ non riesce a garantire servizi a tutti”.

 

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