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ROMA – Abbiamo espresso “i primi non negoziabili principi a cui il nuovo governo dovrebbe rifarsi: chiara indiscussa scelta europeista, il pieno riconoscimento e la difesa della democrazia rappresentativa a partire dal valore della centralita’ del parlamento, una svolta radicale delle scelte economiche e di sviluppo per evitare ulteriori inasprimenti fiscali a cominciare da quello dell’Iva, una svolta con l’Europa sui flussi migratori rispetto ai decreti approvati in questa legislatura”. Cosi’ Nicola Zingaretti dopo il colloquio al Colle con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’ambito delle consultazioni.
Il Pd e’ disponibile a formare “non un governo a qualsiasi costo ma un governo di svolta, alternativo alle destre, solido, nuovo con larga base parlamentare. Se non dovessero esistere queste condizioni, tutte da verificare allo stato attuale, lo sbocco naturale della crisi sono nuove elezioni alle quali il Pd e’ pronto”.
“Abbiamo espresso al presidente Mattarella la disponibilita’ a verificare la formazione di una diversa maggioranza e l’avvio di una fase politica nuova per dare vita a un governo nel segno della discontinuita’ politica e programmatica. Per noi non si tratta di una scelta facile anche a causa dell’eredita’ pesante e della distanza che ci separa da alcune forze come il M5s. Riteniamo utile provare”.
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