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Genova, Anac apre istruttoria: “Mancata attuazione investimenti”

Autostrade: manutenzione non c'entra, ritardi su gronda-s.Benigno

Pubblicato:22-08-2018 17:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:28

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ROMA – L’Autorità anticorruzione ha aperto un’istruttoria dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, chiedendo a Società autostrade tutti gli atti relativi alla manutenzione del viadotto, in modo da “verificare l’attuazione da parte di Autostrade per l’Italia delle previsioni di investimento contenute nel Piano economico finanziario (Pef)”. A questo proposito, la stessa società in una nota precisa che “la mancata attuazione del 72,89% degli interventi previsti nel Pef si riferisce a investimenti per il potenziamento della rete genovese (Gronda e nodo San Benigno) e non riguarda in alcun modo le attività di manutenzione”. Il dato, spiega Autostrade, “non deriva da scelte compiute dalla società, ma è l’effetto dei notevoli ritardi da parte delle istituzioni competenti nell’approvazione del progetto della Gronda di Genova e del ritardo con cui sono state rese disponibili alla società le aree del lotto 2 di San Benigno”, nell’ambito del progetto di potenziamento dell’accesso all’area portuale di Genova. In particolare, sottolinea Autostrade, “il progetto definitivo della Gronda stato approvato dal ministero delle Infrastrutture solo nel settembre del 2017: da ciò deriva l’attuale previsione di inizio lavori nel febbraio del 2019”. Le previsioni di investimento a cui fa riferimento l’Anac, invece, “si basano su quanto era previsto nel piano economico finanziario del 2013, in cui si assumeva che l’autorizzazione fosse concessa nel novembre 2015 e l’avvio dei lavori avvenisse nel febbraio del 2017”. (DIRE) Bologna, 22 ago. – Dunque, ribadisce Autostrade a proposito della Gronda, questo “slittamento di circa due anni e la conseguente minor spesa per investimento sono state causate dal tempo superiore al previsto impiegato sia per la conclusione dell’intesa Stato-Regione che per l’approvazione del progetto definitivo da parte del ministero”. Per quanto riguarda invece il nodo di San Benigno, continua Autostrade, “si sono verificati ritardi nella messa a disposizione della società delle aree interessate dai lavori, a causa dell’interferenza con impianti e reti tecnologiche di altri gestori”. In ogni caso, Autostrade garantisce che “collaborerà in modo tempestivo e puntuale con l’Anac per fornire tutte le informazioni necessarie a ottenere il pieno e tempestivo adempimento degli obblighi di concessione anche per i piani manutentivi”.

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