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Pd, Martina: “Ripartiamo dai fischi con umiltà, non siamo fuori gioco”

"Per me quei fischi sono un segnale che non dobbiamo sottovalutare ma non accetto nemmeno generalizzazioni"

Pubblicato:22-08-2018 08:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:28
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ROMA – “Per me quei fischi sono un segnale che non dobbiamo sottovalutare ma non accetto nemmeno generalizzazioni. Da quei fischi dobbiamo ripartire per cambiare e per costruire l’alternativa forte a chi governa oggi”. Il segretario del Pd, Maurizio Martina, torna su quanto avvenuto durante i funerali di Stato delle vittime del ponte Morandi di Genova. In un’intervista a Repubblica aggiunge: “Non siamo fuori gioco. Servono umiltà e coraggio.

Il Pd riparte rimettendosi in strada, fianco a fianco alle persone che vuole rappresentare, come ha fatto in questi giorni a Genova Federico Romeo, il nostro giovane presidente del Municipio Valpolcevera. Riparte dai bisogni, ascoltando di più e parlando di meno. Riparte dalla lotta alle diseguaglianze che questo governo rischia di esasperare. Un nuovo Pd che insieme ad altre energie dia vita all’alternativa popolare a Lega e 5 Stelle”.

In tutto ciò “abbiamo vissuto giorni cattivi. Avvelenati dalle falsità e dalla propaganda di Lega e 5 Stelle che anziché unire le forze nell’emergenza hanno esasperato il clima. La ricerca del nemico durante le ore dei soccorsi è stata un’operazione squallida. Ciò detto, oggi la rabbia incrocia paure e solitudini ed esce dalla dimensione privata per diventare un fatto pubblico sempre più spesso- dice Martina- I social sono la nuova piazza. E il nodo della nostra distanza da larghe fasce di cittadini c’è. Va affrontato con sincerità. Il punto per me è dare risposte chiare ai conflitti aperti nella società, sapere chi vogliamo tutelare e rappresentare ed essere coerenti nei comportamenti”.


Ora, ad ogni modo, “sicuramente dobbiamo combattere di più per rispondere alla macchina delle falsità. Detto questo, alla politica dell’odio virale dobbiamo contrapporre il nostro impegno diretto a fianco delle persone. Sono convinto che gli italiani chiedano prima di tutto il senso della prospettiva che vogliamo dare al paese. Ed è sempre più chiaro che qui la posta in gioco è quale idea di democrazia abbiamo per il nostro futuro”, prosegue il segretario del Pd, Maurizio Martina nella sua intervista a Repubblica.

“Penso che lo spazio dell’alternativa sia più grande di quello che si vede. Il punto è riprendere un impegno largo capace di organizzare tante energie, oltre i partiti, che ci sono e non vogliono stare a guardare- conclude- E prepararsi quando presto verranno al pettine i nodi economici e sociali”.

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