NEWS:

Continua l’odissea della Diciotti, la Procura dei minori: “Sbarcare i 29 non accompagnati”

Salvini: "177 migranti siano suddivisi in Europa"

Pubblicato:22-08-2018 14:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:28
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Continua l’odissea per li 177 migranti bloccati sulla Diciotti, la nave della Guardia Costiera Italiana che li ha recuperati nel Mediterraneo.

Leggi anche: Migranti, l’appello delle associazioni sul caso Diciotti: “Accogliere è un dovere”

La nave è arrivata ieri nel porto di Catania ma, come specificato dal ministro delle Infrastrutture Toninelli, si tratta di “uno scalo tecnico” e “nessuno sbarco è stato autorizzato” dal ministro degli Interni Matto Salvini.


Le condizioni sulla nave, intanto, diventano sempre più difficili: nonostante i militari italiani stiano garantendo assistenza alimentare e sanitaria, i migranti sono bloccati sul ponte e, questa notte, sono stati colpiti da un violento temporale, con le temperature che si sono notevolmente abbassate.

Leggi anche: Migranti, il garante dell’infanzia del Lazio: “Accogliere i minori è un dovere”

MIGRANTI. PROCURA DEI MINORI DI CATANIA: SBARCARE I 29 NON ACCOMPAGNATI

Un provvedimento per i 29 minorenni non accompagnati sulla Diciotti, in modo da farli sbarcare “per realizzare i loro diritti”. A scriverlo il portavoce di Unicef, Andrea Iacomini, con un post su Facebook, a proposito della nave che si trova nel porto di Catania.

“La Procura presso il Tribunale per i minorenni di Catania ha inviato un provvedimento, in merito ai 29 minorenni non accompagnati sulla nave e segnalati dal team UNICEF-INTERSOS presente a bordo- si legge nel post di Iacomini- chiedendo all’Autorità Giudiziaria di intervenire, per tutelare i diritti riconosciuti dalle convenzioni internazionali, dalla normativa europea e da quella italiana”.

La Procura della Repubblica “ha oggi inviato una lettera al ministro dell’Interno, al Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Prefetto di Catania, nella quale si chiede che i minorenni non accompagnati siano fatti sbarcare, evidenziando che sono stati elusi i loro diritti, tra cui il divieto di respingimento, essere accolti in strutture idonee, avere un tutore, presentare domanda di protezione internazionale e di essere ricongiunti ad eventuali parenti regolarmente soggiornanti in altri stati europei”.

La Procura “attende riscontro per poter avviare il procedimento a tutela dei minorenni presso il Tribunale per i minorenni cosi come previsto dalle normative vigenti. Ci auguriamo una pronta risoluzione che consenta a questi ragazzi di poter vedere realizzati i propri diritti”.

GARANTE INFANZIA ALBANO: I MINORI NON POSSONO ESSERE RESPINTI

“L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano ha scritto una lettera a proposito della nave ‘Diciotti’ al Comandante generale della Guardia Costiera, Ammiraglio Giovanni Pettorino, e al Capo Dipartimento libertà civili del Ministero dell’interno, Prefetto Gerarda Pantalone”. Così in una nota l’Autorità Garante Filomena Albano. “La nota richiama il principio che ‘i minorenni non possono essere respinti e devono essere adeguatamente accolti’. Con essa l’Autorità garante chiede con urgenza informazioni ufficiali circa il numero dei minorenni a bordo e se si trovino soli o insieme a familiari o adulti di riferimento”.

“Queste informazioni- continua la nota- sono fondamentali per poter organizzare tempestivamente ed efficacemente le necessarie misure di accoglienza previste dal nostro ordinamento giuridico, in attuazione alle norme nazionali e agli obblighi internazionali”. “Misure previste sia a favore dei minorenni che arrivano soli nel nostro Paese, per i quali l’art. 3 della legge 47/2017 stabilisce che ‘In nessun caso può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati’; sia nei confronti dei ragazzi che arrivano accompagnati da un adulto, in quanto, in questi casi, occorre preliminarmente accertare- conclude la nota- la reale sussistenza di un rapporto di filiazione o di un legittimo affidamento”.

MIGRANTI. DICIOTTI, FARAONE (PD): IMPEDITA NOSTRA ISPEZIONE

“Ci è stata negata una ispezione sulla Diciotti perché finora non è stata avviata alcuna indagine epidemiologica sulla nave militare che da giorni è bloccata nel porto di Catania. Ci sono 177 migranti e tanti militari italiani dell’equipaggio sequestrati da Salvini e Toninelli che sono a rischio epidemia”. Lo afferma il senatore del Pd, Davide Faraone.

“Ci siamo rivolti alla Capitaneria di Porto e al Prefetto di Catania per salire sulla Diciotti e verificare le condizioni dell’equipaggio italiano e delle 177 persone che da giorni sono costrette a permanere a bordo senza poter sbarcare- continua- Vogliamo interloquire con il comandante e i medici a bordo della nave“.

Faraone ha spiegato che la risposta ricevuta “è che non si può salire sulla nave e nessuno può scendere fino a quando non verranno verificate dalle autorità competenti le condizioni sanitarie dei migranti. Ma nessuno ha dato alcuna autorizzazione in questo senso, per cui tutte le persone a bordo sono a rischio sanitario”.

Continua il senatore Pd: “Quanta gente deve soffrire ancora per questo spot di Salvini avallato da Toninelli? La gestione dei migranti è certamente una questione da affrontare in Europa, ma i tempi dell’Europa non possono impedire di affrontare una emergenza umanitaria che coinvolge anche cittadini italiani”.

NESSUNO SCONTRO TRA TONINELLI E SALVINI

“Nessuno ‘scontro’ tra i ministri Toninelli e Salvini che anzi condividono l’approccio complessivo sull’emergenza immigrazione” tengono a precisare fonti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Il Mit, “in ragione delle proprie prerogative, conduce all’attracco in porto la Diciotti. Tutto ciò che succede dopo, relativamente allo sbarco, è competenza del ministero dell’Interno che sta opportunamente chiedendo all’Europa di assumersi le proprie responsabilità”.

Leggi anche: Migranti, Vescovo Mogavero: “Salvini? Vangelo incompatibile con razzismo”

MIGRANTI. SALVINI: PAESI UE PROMETTONO MA NON ACCOLGONO

“Cronache dall’Europa che non c’è. A proposito dei 450 immigrati sbarcati a luglio a Pozzallo – e che dovevano essere ripartiti tra gli altri paesi europei – solo la Francia ha mantenuto l’impegno, accogliendone 47 sui 50 promessi (tre cittadini stranieri sono ricoverati in ospedali e in attesa di trasferimento). La Germania aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero. Il Portogallo aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero”. Lo dice il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

“La Spagna aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero. L’Irlanda aveva accettato di accoglierne 20: ne ha presi zero. Malta aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero.Sostanzialmente, tutti cercano di guadagnare tempo. Imponendo all’Italia i costi per i trasferimenti (500 euro a persona)”.”In tutto questo- aggiunge Salvini- siamo in attesa di capire se l’Europa – così solerte nel sanzionare e bacchettare il nostro Paese – si degnerà di aprire un’inchiesta nei confronti de La Valletta, dopo i racconti di alcuni immigrati trasportati a Lampedusa e che hanno raccontato di essere stati intercettati dai maltesi, indirizzati e accompagnati verso l’Italia e poi abbandonati in mezzo al mare e in condizioni di pericolo. Prima di chiedere lo sbarco dalla Diciotti, forse sarebbe meglio alzare il telefono e chiedere spiegazioni a Bruxelles e agli altri governi europei”, attacca.Leggi anche: Migranti, Fratoianni: “Sulla Diciotti Salvini vuole compiere un reato”

MIGRANTI. MALTA A SALVINI: NOI MANTENUTI IMPEGNI, ITALIA INVECE NO

“Le autorità maltesi hanno già contattato quelle italiane per adempire ai loro presunti impegni il prima possibile. Tuttavia, le autorità italiane non hanno fornito a Malta nessuna procedura concreta da seguire”. Lo scrive, in una nota pubblicata stamane su Twitter, il ministro per gli Affari Interni e la Sicurezza nazionale di Malta Michael Farrugia, esplicitando che la dichiarazione arriva “in replica al ministro dell’Interno Mattero Salvini, che avrebbe accusato Malta di non rispettare i suoi impegni” in tema di redistribuzione dei migranti.

“Malta ha sempre partecipato ai meccanismi di solidarietà ed è stato il primo membro dell’Unione Europea ad assolvere i suoi impegni concernenti il meccanismo di solidarietà della Commissione Europea nei confronti di Italia e Grecia” indica il comunicato.

“Dall’altro lato, purtroppo, l’Italia non ha ancora onorato i suoi impegni sul meccanismo di redistribuzione iniziato da Malta rispetto ai migranti fatti sbarcare a Malta dalla MV Lifeline il 27 giugno, nonostante gli sforzi delle autorità maltesi per completare questo processo con le autorità italiane” prosegue il comunicato.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it