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Riorganizzazione nel M5S, Di Maio: “Voto su ‘mandato zero’ e liste civiche”

La riorganizzazione del Movimento Cinque stelle si compone degli ultimi tasselli su cui il capo politico chiede il voto degli iscritti

Pubblicato:22-07-2019 16:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:33
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ROMA – Introduzione del ‘mandato zero’ per i consiglieri comunali e di alleanze con liste civiche sul territorio. La riorganizzazione del Movimento Cinque stelle si compone degli ultimi tasselli su cui il capo politico chiede il voto degli iscritti.

In un video-tutorial postato su Facebook, il vicepremier sottolinea: “Parliamo dei nostri eletti sul territorio, consiglieri comunali e di Municipio, che portano avanti le battaglie spesso da soli, con decine di atti da studiare e da seguire. A seguito di questa grande riorganizzazione potremmo dargli più supporto legale e di esperti, ma ora mi interessa non disperdere l’esperienza che un consigliere matura e può portare in altri consessi: Regione, Parlamento, Europarlamento”.

Di qui la proposta: “Abbiamo deciso- spiega Di Maio- di introdurre il cosiddetto ‘mandato zero’, un mandato, il primo, che non si conta per la regola dei due mandati, è un mandato che non vale. Varrà solo e soltanto per i consiglieri comunali e municipali” non quindi per i sindaci “che gestiscono potere e la regola dei due mandati è nata per non far gestire troppo potere in mani di poche persone per troppo tempo”.


Infine c’è il tema delle liste civiche: “Non mi sfugge che spesso siano serbatoi di voti che nascono due mesi prima del voto e poi scompaiono, ma se abbiamo lavorato fianco a fianco con un comitato, un movimento per anni ha senso poi candidarsi gli uni contro gli altri?”.

Il capo politico propone quindi di “avviare delle sperimentazioni con associazioni e movimenti che conosciamo da sempre, dove siamo pronti. Si conclude così- chiude Di Maio- il percorso di illustrazione della nuova organizzazione, adesso tocca a voi votare per parti separati tutti i concetti che vi ho raccontato, dal team del futuro ai facilitatori regionali al mandato zero fino alla sperimentazione delle liste civiche”.

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