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Renzi rilancia la linea del ‘#senzadime’, Franceschini ironizza: “Analisi politica sofisticata”

Continua lo scontro in casa Pd, Renzi rilancia: "Pronto a non votare la fiducia in caso di accordo con il M5S"

Pubblicato:22-07-2019 14:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:33
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ROMA – “Chiedo solo una cosa: se qualcuno vuole davvero fare l’accordo con i Cinque Stelle ci provi, alla luce del sole, senza dover attaccare me. Io non condivido questa scelta e per il rispetto che devo a chi mi ha eletto nel collegio, non voterò la fiducia a un Governo PD-Cinque Stelle. Chi vuole provarci lo faccia: nessuno potrà impedirmi di oppormi ad alta voce come è mio diritto. E come è mio dovere. Si può rinunciare a una poltrona, come io ho fatto più volte, ma non si può rinunciare alla dignità”. Così Matteo Renzi su facebook risponde a Franceschini.

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“Ci vuole chiarezza, una volta per tutte- prosegue Renzi-. E allora prendo sul serio le parole di oggi di Dario Franceschini, in una intervista in cui per metà attribuisce a me la colpa di tutto ciò che è successo in questi mesi e per metà fa l’elogio del Movimento Cinque Stelle: ‘Insieme possiamo difendere certi valori’ dice Dario dei grillini. Insieme a loro, ok. Ma #senzadime, sia chiaro. Perché io non vedo valori comuni con chi ha governato in questo anno”.


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“Per me- continua Renzi- l’alleanza con i Cinque Stelle è un errore politico. Non ho valori comuni con i Cinque Stelle. I grillini a Strasburgo hanno votato Sassoli, bene. Lo hanno fatto però anche Berlusconi e Orban. Che facciamo? Difendiamo i nostri valori con Orban? C’è un tema di politiche: sul lavoro, sul giustizialismo, sui vaccini, sulla TAV, sui Benetton, sulla Gronda di Genova, sul TAP, sul merito nella scuola, sulle riforme costituzionali, sull’immigrazione, su Timmermans e sull’Europa, sulle Olimpiadi, sui rifiuti di Roma, sulle chiusure domenicali, sulle infrastrutture, sull’immigrazione, sui diritti civili e potrei continuare a lungo, vedo un abisso di differenze tra loro e noi. O perlomeno tra loro e me”.

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“C’è un tema poi più grande: i Cinque Stelle non sono un movimento democratico. Hanno una piattaforma opaca, un rapporto stravagante con la Rete (vogliamo dirlo o no che quando partono i finti tweet contro Mattarella, nel giorno in cui Di Maio annuncia di procedere contro il Presidente per Alto Tradimento, quei finti tweet non sono fatti dai russi, ma sono chiaramente made in Italy? O facciamo finta di rimuovere tutto?), una capacità di aggressione alle nostre persone esattamente identica a quella di Salvini. Non siamo stati noi a metterli insieme: sono loro che sono due facce della stessa medaglia, populista e giustizialista a senso unico. Difendere i nostri valori con Toninelli, Di Maio e la Lezzi? Non in mio nome”, conclude.

FRANCESCHINI IRONIZZA: DA RENZI ANALISI RAFFINATA E SOFISTICATA

È ironica la risposta di Dario Franceschini ai cronisti che a Montecitorio gli chiedono se ha letto il commento di Matteo Renzi alla sua intervista di oggi.
“A prima vista sono rimasto colpito dalla raffinatezza dell’analisi politica ma devo rileggere più volte il post per cogliere meglio alcune sofisticate sfumature”.

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