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Venezia 76, “The Burnt Orange Heresy”con Mick Jagger è il film di chiusura

Diretto da Giuseppe Capotondi

Pubblicato:22-07-2019 13:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:33

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ROMA – Il thriller The Burnt Orange Heresy diretto da Giuseppe Capotondi (La doppia ora) è il film di chiusura, fuori concorso, della 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2019) diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

The Burnt Orange Heresy sarà proiettato in prima mondiale sabato 7 settembre, nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia, a seguire la cerimonia di premiazione.

Il mondo dell’arte e quello della malavita si scontrano nel thriller neo-noir The Burnt Orange Heresy, ambientato nell’Italia odierna. Il carismatico critico d’arte James Figueras (Claes Bang) seduce l’affascinante turista  Berenice Hollis (Elizabeth Debicki). I due nuovi innamorati raggiungono la lussuosa proprietà sul Lago di Como del potente collezionista d’arte Cassidy (Mick Jagger). Questi rivela di essere il mecenate dello schivo Jerome Debney (Donald Sutherland), una sorta di J.D. Salinger del mondo dell’arte, e avanza ai due una strana richiesta: rubare a qualsiasi costo uno dei capolavori di Debney dallo studio dell’artista. Ma appena la coppia inizia a conoscere il leggendario Debney, comprende che nulla di quel personaggio e della loro missione è ciò che sembra.


Diretto da Giuseppe CapotondiThe Burnt Orange Heresy è prodotto da David Zander, David Lancaster, William HorbergExecutive Producers Sienna Aquilini e Peter Touche. Tratto dal romanzo di Charles Willeford ed è sceneggiato da Scott B. SmithDirettore della fotografia è David Ungaro. International Sales: HanWay Films. Domestic Sales:UTA/CAA.

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