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ROMA – “Il titolo del libro ‘La sola colpa di essere nati’ è lo svolgimento del mio pensiero, essendo stata vittima per la sola colpa di essere nata. Quello che non mi aspettavo è che diventasse una traccia della maturità”. Liliana Segre, senatrice a vita sopravvissuta ad Auschwitz, commenta così la scelta del ministero dell’Istruzione di proporre tra le tracce della prima prova di maturità 2022 anche un brano tratto dal suo libro, scritto a quattro mani con Gherardo Colombo.
Per Segre, intervistata da Pagine Ebraiche, la scelta del ministero dell’Istruzione è un segnale importante “sia per i ragazzi che ormai prendono tutte le loro notizie dai telefonini sia per i loro genitori, che al tempo della persecuzione non erano nati. E che spesso ignorano quanto accaduto“.
“È simbolico che proprio in queste ore, mentre i ragazzi fanno la maturità, si concluda il primo anno di lavoro della Commissione contro l’odio. Ricordiamoci che fin dal primo giorno non è stata accolta all’unanimità, che nonostante l’obiettivo della Commissione fosse il contrasto all’istigazione all’odio molti hanno cercato di fare delle eccezioni. Poi però alla fine le conclusioni sono votate da tutti- conclude la senatrice- mio nipote, anni diciotto, stia facendo la maturità. E tra i temi si trova il titolo inaspettato sulla nonna, che ci ha messo tutta la vita a spiegare che si può essere uccisi per la sola colpa di essere nati“.
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