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Di Maio: “Per reddito di cittadinanza 8 ore gratuite di pubblica utilità”

"Non arretriamo"

Pubblicato:22-06-2018 11:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:17
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ROMA – “Sul reddito di cittadinanza non arretriamo“. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio intervenendo al congresso della UIL. E spiega: “Obiettivo non è dare soldi a qualcuno per starsene sul divano ma è dire con franchezza: hai perso il lavoro ora ti è richiesto un percorso per riqualificarti e essere reinserito in nuovi settori. Ma mentre ti formi e lo Stato investe su di te, ti do un reddito e in cambio dai al tuo sindaco ogni settimana 8 ore lavorative gratuite di pubblica utilità“, conclude.

DI MAIO AI SINDACATI: “LAVORIAMO INSIEME”

“Spero di poter intervenire anche i congressi delle altre sigle sindacali, da soli non si va da nessuna parte. Bisogna lavorare tutti insieme”.

“ABOLIAMO VITALIZI E POI TAGLIO PENSIONI D’ORO”

“È la settimana buona per abolire i vitalizi”. Per Di Maio “l’abolizione dei vitalizi è una questione di giustizia sociale, bisogna dare un segnale. E dopo i vitalizi-sottolinea- pensiamo alle pensioni d’oro. Bisogna tagliare sopra i 5.000 euro netti se non hai versato i contributi”.


“SPERO DECRETO DIGNITÀ IN CDM PROSSIMA SETTIMANA”

La prima misura di questo governo si chiama ‘decreto dignità’. Elimina la burocrazia per le imprese e si fara’ spero la prossima settimana”. Lo dice il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, arrivando al congresso della Uil. “Al secondo punto- aggiunge- ci sara’ un intervento sul precariato, soprattutto dei piu’ giovani, rivedendo alcune regole sul contratto a tempo determinato che viene rinnovato all’infinito. Interverremo anche sulle delocalizzazioni”.

“PROSSIMA SETTIMANA INIZIA TAVOLO SUI RAIDERS”

“La prossima settimana iniziamo il tavolo sul gig economy”. Lo sottolinea il ministro del lavoro e dello sviluppo Luigi Di Maio, intervenendo al congresso della Uil. Per il vice premier “i riders devono avere delle tutele, la loro umanità deve essere pagata e non considerata alla stregua di qualsiasi tecnologia. Se mi vengono a dire ‘vogliamo sfruttarli o andiamo all’estero’ allora facciamo la legge, ma devo dire che dalle aziende c’è stata disponibilità”.

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