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Report del Consiglio Grande e Generale del 21 giugno – seduta pomeridiana

SAN MARINO - Il Progetto di legge che modifica la norma relativa alla composizione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande

Pubblicato:22-06-2018 08:36
Ultimo aggiornamento:22-06-2018 08:36
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SAN MARINO – Il Progetto di legge che modifica la norma relativa alla composizione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale, presentato dai consiglieri Federico Pedini Amati, Iro Belluzzi, Dalibor Riccardi, viene approvato con 34 voti a favore e un astenuto- dopo che è stata accordata la procedura d’urgenza con 49 voti a favore+++
L’Aula consiliare, nella seduta odierna, “accelera” sull’esame dei Progetti di legge all’ordine del giorno, riuscendo ad affrontare e terminare una serie di prime letture di progetti di legge che trovano condivisione bipartisan. Appare in discesa quindi l’iter legislativo per i Pdl“Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali” e “Istituzione di organismi impegnati nella lotta al terrorismo internazionale”, presentati per voce del Segretario di Stato Guerrino Zanotti, e per “Disciplina della frode sportiva e dell’abusivo esercizio di giuoco o di scommessa”, illustrato dal Segretario di Stato Marco Podeschi.
La collaborazione prosegue in particolare sul Pdl presentato dai consiglieri di opposizione Iro Belluzzi, Psd, Dalibor Riccardi, Indipendentem e Federico Pedini Amati, Mdsi, volto a consentire la partecipazione all’ufficio di Presidenza ai consiglieri in base ai risultati elettorali del primo turno, e non – come ora- sulle risultanze del ballottaggio, su cui ha effetti il premio di maggioranza. Sulla base di un accordo tra gruppi di maggioranza e opposizione, viene così accolta la procedura d’urgenza per il provvedimento, con l’impegno però preso da tutti i gruppi che sia portato in esame nel Consiglio di luglio il Regolamento consiliare.
Viene poi approvato a maggioranza, con voto palese, il Piano energetico nazionale 2018-2021; mentre si rinvia alla prossima sessione consiliare la presentazione del Piano strategico per lo Sviluppo nel settore turistico.
Il clima cambia in Aula quando si apre la discussione sull’ultimo comma, la votazione degli Ordini del giorno delle opposizioni, tutti riguardanti il sistema finanziario. La seduta pomeridiana termina così con la bocciatura del primo dei quattro Odg, firmato da tutti i gruppi di minoranza “per invitare al blocco integrale dell vendita da parte di Cassa di Risparmio dei crediti riferiti al Gruppo Delta”: respinto con 29 voti contrari, 19 a favore e 1 astenuto. In seduta notturna i lavori riprenderanno con il confronto sugli altri tre Ordini del giorno.

Di seguito un estratto degli interventi odierni.

Comma 18 Progetto di legge “Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali”/Prima lettura.

Guerrino Zanotti, Sds Affari Interni dà lettura della relazione sul Pdl
Il tema della protezione dei propri dati personali è un tema di estremo rilievo e costituisce un diritto fondamentale degli individui. Invero, la protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati di carattere personale in Europa è un diritto fondamentale riconosciuto al singolo: l’articolo 8, paragrafo 1, della Carta del diritti fondamentali dell’Unione europea (<<Carta») e l’articolo 16, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (<<TFUE») stabiliscono che ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano. Il dato personale è un valore che, oltre ad essere oggetto di tutela a favore del singolo individuo, è diventato nei tempi recenti un valore collettivo; è lO strumento che può essere utilizzato per evitare le discriminazioni tra le persone, Principio cardine in materia di trattamento dei dati personali è il diritto di ciascun individuo che conferisce i propri dati personali a conoscere in via preventiva come questi dati verranno trattati, sia nel settore privato sia in quello pubblico, nonché la garanzia che il trattamento sia effettuato nel rispetto di specifiche norme di legge. Spesso i termini privacy e protezione dei dati personali vengono utilizzati come sinonimi ma hanno significato differente, posto che la privacy corrisponde alla riservatezza e al diritto alla propria vita privata e familiare, mentre la protezione dei dati personali afferisce al diritto da parte dell’individuo di avere Il “controllo” delle proprie informazioni.
Nella Repubblica di San Marino la materia è attualmente regolata dalla Legge 23 maggio 1995 n. 70 “Riforma della legge 1 marzo 1983 n.27 che regolamenta la raccolta informatizzata dei dati personali”, nonché dalla coeva la Legge 23 maggio 1995 n. 71 “Disciplina della raccolta dei dati statistici e delle competenze in materia informatica pubblica”, Tale risalente normativa, tuttavia, da un lato non risulta assolutamente adeguata a disciplinare uno dei temi più importanti in una società del ventunesimo secolo, non prevedendo adeguati livelli di garanzia per i diritti dei singoli in materia di protezione dei dati personali, alcun obbligo in capo a chi effettua il trattamento degli altrui dati, né l’esistenza di un’Autorità di controllo autonoma ed indipendente; dall’altro non considera lo sviluppo dell’economia digitale sammarinese e della sua integrazione nel mercato unico europeo, che deve continuare a crescere auspicabilmente anche prima dell’Accordo di Associazione all’Ue, da parte dei piccoli stati europei. Si è reso quindi necessario intervenire sulla materia, e ciò per un molteplice ordine di ragioni: in primo luogo, la necessità di rideterminare la normativa in questione è già sorta con l’adesione della Repubblica di San Marino agli standard OCSE sullo scambio automatico di Informazioni in materia fiscale, che ha imposto l’adozione di un regolamento che prevedesse la protezione dei dati sensibili che debbono essere scambiati tra gli Stati Aderenti all’Accordo OCSE. E’ proprio per questa ragione che la Repubblica si è dotata del Regolamento 17 dicembre 2015 n. 20 “Regolamento Tecnico per la protezione dei dati personali in applicazione dello scambio di informazioe i ateria fiscale”. Tale regolamento ha cercato di superare i limiti tecnic-giuridico dlele predette leggi 70 e 71 del 1995. é evidente che senza una base legislativa sulla protezione dei dati, i principi dettati dallo stesso regolamento vengono meno, soprattutto in presenza di ocntenziosi davani a una corsa sammarinese o internazinale o di un altro stato. In secondo luogo, va segnalato come l’Ue abbia adottato il 27 aprile 2016 il Regolamento, in vigore dal 24 maggio 2016 ma applicabile dal 25 magio 2018, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati. Tale regolamento ha impatti inevitabili e diretti nel nostro Paese: prevede che lo stesso si applichi anche al trattato dei dati personali di interessati che si trovino nell’Unione. Dunque banalmente una qualunque impresa o libero professionista sammarinese che offra beni o presti servizio a un cittadino italiano o di qualcuque altro Stato Ue è tenuto ad osservare le norme del Regolamento Ue, il tutto a pena di consistenti sanzioni amministrative. Non solo, il Regolamento in esame prevede che i trasferimenti di dati personali da parte di un paese membro Ue ad un paese terzo- tra cui la Repubblica di San Marino- possa avvenire qualora la Commissione europea abbia deciso che il Paese in questione garanisca un livello di protezione adeguato. E nel valutare l’adeguatezza del livello di protezione la Commissione prende in esame, tra l’altro, le norme in materia di protezione dei dati. Non dovrebbero pertanto esserci dubbi sulla necessità ed opportunità di intervenire sulla materia.


Davide Forcellini, Rete
La questione della privacy è tecnica, chiaro che oggi non riusciamo a scendere nei dettagli come sarà il caso di fare in Commissione. Il punto fondamentale è che il nostro Paese non è al passo con i tempi sulla privacy e il quadro normativo è costituito da leggi obsolete. Altro aspetto, è che a San Marino non esiste il Garante dei dati personali, incaricato di sorvegliare l’applicazione di questa legge. L’ambito internazionale sull’adesione agli standard Ocse sullo scambio automatico di informazioni fiscali ha richiesto un regolamento sulla protezione dati sensibili, infine nostro Paese si è dotato del regolamento e arriviamo al ‘fattaccio’. L’Ue il 27 aprile ha adottato il regolamento in vigore dal 24 maggio 2016. Ho detto fattaccio non per l’Europa, ma per noi, che in due anni non siamo stati in grado di recepirlo e siamo oltre i termini e dobbiamo fare le cose di corsa. E purtropo fatte male. E’ vero che il governo è abituato a lavorare così, ma non va bene per noi. Sarebbe poi da produrre un recepimento per come adeguare al meglio, e non per subire la normativa. Occorre modulare casistiche e contingenze che possono verificarsi nel nostro Paese che non sono quelle dei grandi Paesi. Almeno dall’Italia è stata concessa una proroga per sanzioni, e mi risulta che San Marino non abbia chiesto nemmeno questa proroga. Ho timore che, per l’urgenza ,copierete la normativa europea tale e quale. Come pensiamo di proseguire poi l’accordo Ue se prendiamo sotto gamba anche questi piccoli impegni?

Roberto Joseph Carlini, Ssd
Siamo di fronte a un progetto corposo che va disciplinare un tema complicato, la tutela dei dati personali. Questo Pdl arriva per necessità, ovvero in risposta al Regolamento europeo 2016 n.679 sul trattamento dei dati dei cittadini Ue che vengono tutelati da questo regolamento, non attraverso il principio della territorialità. La celerità si spiega per evitare la sovrapposizione di una legge europea che venga applicata senza che ci sia una normativa interna. Non significa fare le cose di fretta, diversi infatti sono stati gli incontri sulla legge con la Segreteria, ciò non toglie che bisogna intervenire presto. Quindi le modifiche da porsi nel Pdl, che ci permette di essere trattati come Stato terzo rispetto l’Ue per il trattamento di dati personali: significa che abbiamo necessità di rispettare i dettami del trattato, poi subiremo la valutazione di adeguateza per San Marino rispetto al trattamento di dati personali al nostro interno e potremo trattare al pari di altri paesi Ue i dati dei cittadini europei.

Marco Podeschi, Sds per l’Istruzione
Già l’anno scorso si è posto il problema della lacuna normativa su questo tema e sono iniziati i lavori sulla legge. Sul fatto o meno che dobbiamo ricavarci autonomia o posizioni terze: abbiamo fatto una verifica e il rischio è di essere esclusi da soggetti che operano nelle IT. Per esempio, per i sistemi di messaggistica, se non ci adeguiamo, i sammarinesi non potranno accedervi. Non è possibile in termini pratici ricavarsi nicchie e non è questione di sovranità. Si prevede conformità all’Ue anche perché c’è un aspetto che afferisce a sistemi imprenditoriali e ci potrebbero essere ricadute sulle imprese sammarinesi che afferiscono alle IT.
Guerrino Zanotti, Sds Affari Interni, replica
Ci tenevo a chiarire l’aspetto del ritardo . E’ vero abbiamo preso coscienza di intervenire sulla materia con qualche mese di ritardo. Il regolamento europeo è datato aprile 2016, quando siamo entrati al governo nel passaggio di consegne non ci era stata comunicata questa necessità, comunque si parla di solo qualche mese di ritardo. Dall’anno scorso ci siamo attivati con consulenze professionali – im questo ambito professionalità sammarinesi difficilente si riescono a pervenire- però i ritardi soo dovuti anche al fatto che questo Pdl è già stato confrontato con gli organismi internazionali che ci hanno già dato un giudizio positivo sulla stesura dell’articolato. Poi siamo arrivati oggi alla discussione dopo che il Pdl era già stato iscritto al Consiglio di maggio. Il discorso del ‘non è essere un copia-incolla del regolamento europeo’: in molti casi è necessario che le regole interne siano aderenti a ciò che è previsto a livello comunitario. In un processo di associazione con l’Ue questo regolamento comunque andrà acquisito.
Comma 19. Progetto di legge “Modifica all’articolo 2 della Legge 13 aprile 1976 n.12 (Legge che istituisce l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale), presentato dai consiglieri Federico Pedini Amati, Iro Belluzzi, Dalibor Riccardi. Accordata la procedura d’urgenza con 49 voti a favore. Approvato con 34 voti a favore e un astenuto.
Sulla richiesta di procedura d’urgenza/Accolta con 49 voti a favore.

Iro Belluzzi, Psd
Ringrazio le Eccellenze e i consiglieri che hanno permesso l’accesso in Aula per il dibattito del presente Pdl, visto l’accordo trovato in ufficio di presidenza, malgrado l’irritualità dei 3 giorni e il fatto che non sia stata presentata la relazione. Vi è l’impegno da parte delle opposizioni di portare nel prossimo Consiglio grande e generale il dibattito e l’eventuale approvazione del Regolamento consiliare, impegno preso in Ufficio di presidenza che ha permesso a sua volta di portare la legge che ripristina la normale rappresentanza in quella sede e tutti i gruppi concordano nel far sì che nel Consiglio di luglio venga approvato il Regolameno consiliare su cui i gruppi stanno lavorando. Non posso far altro che votare a favore della procedura d’urgenza.

Roberto Giorgetti, Rf
Occorre fare dei chiarimenti. Questo Pdl ha come scopo di recepire all’interno di una legge sulle regole del funzionamento dell’Ufficio di presidenza la partecipazione in questo stesso organismo, da parte di coloro che, alla luce dei risultati elettorali, si siano visti assegnare almeno 3 consiglieri al primo turno, ma poi, dopo il ballottagio, in virtù del premio di maggioranza, il numero dei seggi sia decurtato. Di fatto, fin da inizio legislatura, per accordo, la partecipazione all’ufficio di Presidenza è comunque estesa anche a loro, non c’è nessun urgenza in atto, ma è stato posta come questione di principio. Su questo Pdl sono state sollevate perplessità perché oggi andremmo a modificare con procedura d’urgenza il ruolo dell’ufficio di presidenza che sulla base del prossimo regolamento consiliare andrebbe comunque abrogato. Si è continuato a proporlo come principio. La riforma del regolamento inoltre avrebbe dovuto essere portata in Aula a giugno, ma per consentire una maggiore riflessione sugli emendamenti, è di fatto slittata. La maggioranza ha proposto un accordo sull’Odg in cui si fissava questo percorso: oggi procediamo all’approvazione di questo articolo e fra meno di un mese avremmo confermato l’impegno di riforma del regolamento consiliare. La richiesta di confermare l’accordo in ambito di un documento formale non è stata accolta. Ribadiamo un punto, quello che più ci preme è che si riconfermi un percorso, visto che si ritiene questa questione di assoluta priorità, possiamo venirvi incontro alla modifica del comma in oggetto, purché si riconfermi un percorso complessivo concordato da tempo da tutti i gruppi. Noi abbiamo inteso riconfermare impegni già espressi da diverso tempo ma chiediamo, al di là della forma, una riconferma di questo tipo di percorso.

Gian Matteo Zeppa, Rete
Il Gruppo Rete sarà favorevole alla procedura d’urgenza.

Dalibo Ricardi, Indipendente
Anche io voterò favorevolmente alla procedura d’urgenza

Alessandro Mancini, Ps
Il Ps voterà a favore.

Stefano Canti, Pdcs
Anche noi favorevoli alla procedura d’urgenza.

Giuseppe Maria Morganti, Ssd
C’è l’impegno di tutti i gruppi per approvare questo progettino di legge che ridà dignità a tutti i gruppi per essere presenti in Ufficio di presidenza. È un impegno che ci sentiamo di onorare e altrettano impegno c’è stato da parte di tutti i gruppi consiliari di voler procedere, secondo uno schema stabilito, anche per la calendarizzazione dell’appuntamento della seconda lettura a luglio del regolamento consiliare. Onoriamo il nostro impegno. Marica

Montemaggi, C10
Prendiamo atto della posizione espressa dalle opposizioni, della volontà di rispettare impegni che ci siamo vicendevolmente presi in Ufficio di presidenza, quindi salvaguardare il principio di rappresentatività, portando questo Pdl fuori dai tempi di deposito, e d’altra parte prendiamo atto della disponibilità dei gruppi di portare avanti, secondo la calendarizzazione, i lavori del regolamento consiliare e la volontà di arrivare a luglio con la sua presentazione. Auspichiamo che entrambe le parti possano rispetatre i patti presi.
Esame del Pdl/approvato con 34 voti a favore e 1 astenuto.

Iro Belluzzi, Psd
A nome dei proponenti ringrazio l’Aula per aver accolto la procedura d’urgenza. Questo Pdl rappresenta un principio sacrosanto, quello della rappresentanza, all’interno di organi come l’ufficio di Presidenza che determina la calendarizzazione e i temi di discussione del Consiglio Grande e Generale. Le regole del gioco devono essere cambiate rispetto la corrispondenza della presenza delle forze anche nelle altre varie commissioni.

Dalibor Riccardi, indipendente
Ringrazio l’Aula per l’appoggio alla modifica normativa in procedura d’urgenza, conferemiamo la volontà dei patti presi, voi siete maggioranza e siete voi che date le tempistiche sulle presentazioni delle normative cui le opposizioni non mancherano di dare il loro contributo. Mi auguro si possa addivenire alla modifica normativa che possa portare a interventi che possano consentire la presenza in ufficio di presidenza non per una deroga, ma per un riferimento normativo. Ci auguriamo sia d’auspicio anche per affrontare altri temi con meno tensioni. Pasquale Valentini, Pdcs
Il provvedimento è semplice e rimanderà a un quadro più complesso della riforma del regolamento verso cui è interesse di tutti procedere. Preciso però che interesse di tutti lo è nella misura proprio in cui sul regolamento dobbiamo cercare assolutamente una condivisione più ampia di quella della contrapposizione di maggioranza e opposizione perché le regole del gioco sono di tutti. Cercando di tener fede alla scadenza di luglio, dobbiamo fare in modo non lo si faccia a prescindere dalla condivisione. Ben venga questo ‘anticipo’, ma mi auguro che quello che qui viene riconosciuto trovi poi piena conferma nel regolamento consiliare.

Alessandro Mancini, Ps
Questo Pdl va a colmare una lacuna del regolamento consiliare, serve a dare la possibilità, a chi è stato eletto al primo turno in Consiglio, a partecipare ai lavori di Ufficio di presidenza. Ringrazio tutta l’Aula per aver accolto una richiesta delle opposizioni di dare via all’iter legislatuivo a procedura d’urgenza, è di buon auspicio per andare a riformare il regolamento consiliare. Il buon esito del regolamento sarà legato alle regole del gioco che non possono essere di una parte del Parlamento, ma sarà un regolamento buono se terrà conto delle esigenze di tutta l’Aula parlamentare. Anche perchè la ruota gira per chi è oggi maggioranza e opposizione

Marica Montemaggi, C10
E’ importante dare risposte a chi in questo periodo non si sente rappresentato, c’erano degli accordi fino ad oggi, ma se li vogliamo superare per definire regole, l’importante è procedere secondo la modalità proposta di arrivare a luglio con il proseguimento di quei lavori.

Gian Matteo Zeppa, Rete
Anche io ringrazio l’Aula per la procedura d’urgenza per un Pdl che è il riconoscimento di dignità. Spogliandoci del ruolo di maggioranza e opposizione, bisogna tenere presente i problemi causati dalla legge elettorale su cui bisognerebbe aprire un discorso. La legge attuale propone un primo e secondo turno e offre il premio di maggioranza. Cade a fagiolo il Pdl per chi al primo turno ha ottenuto il riconoscimento senza che porti alla presenza in ufficio di presidenza, poi anche dopo l’uscita dal proprio gruppo durante legislatura può portare comunque alla presenza, fino ad oggi era solo una deroga, un ‘patto d’onore’. Questo Pdl riconosce dignità. Il regolamento consiliare è importante e nella passata legislatura si era lavorato bene fino al momento in cui si è discusso sui gettoni di presenza, poiché è diversa l’elargizione a seconda della categoria lavorativa. Evitiamo forzature, immagino ci saranno pareri differenti sull’emolumento, ma mi auguro che si comprenda quello che andremo a votare esula da noi, è più gande di noi, e come tale va affrontato.

Roberto Giorgetti, Rf
Dagli ultimi incontri susseguiti nell’ultimo Consiglio, si è preso l’impegno di portare il regolamemento nella sessione di luglio. Si sta portando avanti la modifica del testo del regolamento in un clima collaborativo e le proposte non seguono la logica di contrapposizione tra maggioranza e opposizione, i temi sono analizzati in modo asimmetrico, per quello che sono, per addivenire a un regolamento che possa definire al meglio le procedure. Forzature non ne ho viste, è vero che su alcuni temi ci sono visioni diverse, Zeppa ricordava il problema degli emolumenti, ma è trasversale a tutti i gruppi ed è difficile riferirlo alla logica maggioranza/opposizione. Nelle prossime settimane si dovrà addivenire a scelte il più possibile condivise. Ma alla fine le scelte le dovremmo fare.

Alessandro Cardelli, Pdcs
Rispetto alle precedenti legislature, il premio di maggioranza ha inciso molto e per questo abbiamo una rappresentatività in Aula abbastanza bassa, con consiglieri eletti con un numero di preferenze mai viste. Questo Pdl introduce un elemento di chiarezza per avere rappresentantività almeno nell’ufficio di presidenza. Era giusto ci fosse urgenza su questo Pdl che serve a garantire l’opposizione in un organismo importante, cosa che in questa legisltura non sempre è stato garantito in altri organismi parlamentari. Il confronto sul regolamento è stato e su alcuni aspetti si sia lavorato bene, in altri, come l’insidicabilità su quanto detto in Aula dai consiglieri, le visioni sono diverse e su questo mi auguro non si intervega. Mi auguro questo pdl sia approvato.

Giuseppe Maria Morganti, Ssd
Sentire dire dal Pdcs che disconosce le regole democratiche che ci siamo dati non mi è piaciuto, dovrebbe disconoscere allora che Trump o Macron sono legittimati a governare Usa o Francia. Mi pare assurdo impostare l’argomento in questi termii, si vuole fare una legge elettorale migliore? Facciamolo. Ma questa legge permette di governare e ai cittadini di scegliere i programmi. Se la rappresentatività va garantita, non è possibile poi che il consigliere faccia un uso improprio di un’arma in suo possesso, mi riferisco all’insindacabilità del consigliere. Il Regolamento avrà l’obiettivo di dare all’Aula programmazione, in modo che si sappia quando un argomento inizia e quando finisce. Voteremo favorevolmente al Pdl.

Comma 20. Progetto di legge “Istituzione di organismi impegnati nella lotta al terrorismo internazionale” (Prima lettura)

Guerrino Zanotti, Sds Affari interni dà lettura della relazione al Pdl
Da oltre dieci anni la Repubblica di San Marino si è dotata di un robusto corpus legislativo, tuttora in continuo adeguamento, atto a fronteggiare efficacemente i fenomeni del riciclaggio internazionale e del finanziamento del terrorismo, attraverso anche l’istituzione di organismi amministrativi volti a vigilare sugli Istituti finanziari e soggetti economici potenzialmente permeabili ad infiltrazioni che possano deviarne l’attività.
Tale orientamento decennale nasce, oltreché in ottemperanza alle sollecitazioni degli Organismi internazionali del settore (in primis MONEYVAL e GAFI), dalla maturata consapevolezza che la Repubblica di San Marino, nonostante la collocazione geografica, la limitatezza del territorio e della popolazione, la storica e persistente linea di politica estera volta alla promozione e salvaguardia della pace e del dialogo tra i popoli e le nazioni, non debba e non possa più considerarsi totalmente immune rispetto al fenomeno del terrorismo internazionale. La preoccupante escalation su scala mondiale di minacce e attentanti terroristici con sempre maggiore frequenza, la natura transnazionale e reticolare del fenomeno, specie quello di ma­ trice fondamentalista, hanno infatti indotto la Comunità internazionale a ritenere che il feno­ meno del terrorismo possa essere affrontato con probabilità di successo solo mettendo in campo una strategia di tipo globale e coordinata, a livello europeo e mondiale, e approntando una opportuna rete di contenimento e contrasto priva di maglie aperte, o non adeguatamente attrezzate.
Il Progetto di Legge portato oggi all’attenzione di questa Aula, costituisce dunque una dichiarazione di volontà del nostro Paese di adeguamento e di allineamento a strategie inter­ nazionali di contrasto al terrorismo, cui non possiamo e non dobbiamo sottrarci; già con De­ libera del 19 luglio 2016 n. 6, il Congresso di Stato aveva disposto la costituzione di un Gruppo interdipartimentale e multi-disciplinare incaricato di elaborare un Piano di Sicurezza Nazionale contro ii terrorismo, sulla scorta dei piani strategici già elaborati dalle Nazioni Unite e dall’Unione Europea sul tema. In esecuzione della citata Delibera, il Gruppo di Lavoro ha pro­ dotto un documento di Strategia Generale e un Piano Nazionale di Sicurezza sul terrorismo, contenente le misure dettagliate da adottare in caso di emergenza di carattere terroristico. L’allegato Progetto di Legge pone a sistema la struttura strategica di lotta al terrorismo. Il Gruppo di Lavoro di cui alla citata Dehbera viene “istituzionalizzato” e posto quale Organismo apicale di studio per analizzare le tematiche relative al fenomeno del terrorismo internazionale, incaricato della redazione e aggiornamento della Strategia Nazionale Antiterrorismo e del Piano di Sicurezza. E’ composto dal Direttore del Dipartimento Affari Esteri, con ruolo di coordinamento, dal Direttore del Dipartimento Affari Istituzionali e Giustizia, dal Direttore del Dipartimento Finanze e Bilancio, dai Comandanti delle Forze dell’Ordine, dal Capo della Protezione Civile, e dal Direttore dell’Ufficio Centrale Nazionale Interpol. Viene poi istituito il Nucleo Operativo Antiterrorismo, organismo più snello e operativo, composto dai Comandanti delle Forze dell’Ordine, dal Capo della Protezione Civile e dal Direttore dell’Ufficio Centrale Nazionale Interpol. Il Nucleo Operativo Antiterrorismo definisce i gradi di allerta in relazione al rischio di possibili minacce di natura terroristica, pianifica e predispone misure per la prevenzione di attentati terroristici.
Infine, è stata prevista l’Unità di Crisi Antiterrorismo, la cui attivazione avviene in caso di attacco terroristico sul territorio o di elevato rischio di minaccia terroristica. L’Unità di Crisi, in ragione dell’assoluta straordinarietà degli eventi per i quali può essere attivata, è composta dai Capitani Reggenti, che la presiedono, dai Segretari di Stato per gli Affari Esteri e Interni, dai Comandanti delle Forze dell’Ordine, dal Comandante Superiore delle Milizie, dal Capo della Protezione Civile e dal Direttore dell’Ufficio Centrale Nazionale Interpol. I.:Unità di Crisi sovrintende alla piena attuazione del Piano di Sicurezza per dare attuazione a tutte le misure ritenute utili e necessarie per fronteggiare efficacemente la minaccia, per assicurare il coordinamento, l’adeguatezza e la tempestività della risposta all’evento terroristico e per ripristi­ nare in sicurezza e rapidità le condizioni consuete. A tali fini, è stato disciplinato il potere di Ordinanza, posto in capo al Segretario di Stato per gli Affari Interni e in sua assenza al Segretario di Stato per gli Affari Esteri che compongono l’Unità di Crisi, che dichiari lo stato di emergenza e disponga le necessarie misure connesse; è stata prevista la possibilità di attingere eventualmente a misure straordinarie di approvvigionamento, anche in deroga alle normali procedure previste dal Regolamento di contabilità pubblica; sono state introdotte misure protocollari di rapporto con i media, per la diffusione mirata delle notizie Infine, la disciplina del funzionamento dei tre Organismi sopra citati è stata demandata ad un apposito regolamento, da emanarsi a cura del Congresso di Stato. Eccellentissimi Capitani Reggenti, Colleghi Segretari di Stato, Onorevoli Consiglieri, nella consapevolezza che l’approvazione da parte del Consiglio Grande e Generale di questo Progetto di Legge risponda a una precisa esigenza manifestata dalla Comunità internazionale di uniformare, adeguare e connettere gli organismi nazionali che si occupano della lotta al terrorismo, al fine di approntare una strategia globale uniforme, omogenea e cosÌ il più possibile impermeabile a ogni rischio di infiltrazione e con l’auspicio sotteso che mai, comun­que, la Repubblica di San Marino sia costretta ad attivare l’Unità di Crisi, confido nello svolgimento di un proficuo dibattito sui relativi contenuti, finalizzato a un positivo accoglimento da parte del Consiglio Grande e Generale, quando l’iter di adozione sarà completato.

Alessandro Mancini, Ps
Esprimo un apprezzamento e do già in prima lettura indicazione favorevole del Ps a questo Pdl che va a normare un settore importante e delicato, oggi si fa un passo in avanti rispetto alle leggi passate, un passo operativo.

Fabrizio Perotto, Rf
Le organizzazini criminali si insinuano nei Paesi, nelle loro istituzioni, negli utimi anni sono vari i paesi colpiti da atti di terrorismo, anche paesi vicino noi, come l’Italia sono Stati a rischio, basti pensare anche a quanto avvenuto negli anni ’70. Altri paesi Europei sono oggi protagonisti, loro malgrado, di questi eventi. Quando il terrorismo mette un’etichetta su un Paese, questo risulta vulnerabile, e quando un Paese viene colpito da un atto terroristico non è più attrattivo per i turisti. San Marino non è mai stato per fortuna oggetto di queste attenzioni, merito va dato alle forze dell’ordine a all’attività di coordinamento sulla sicurezza, ma non si può mai abbassare la guardia. Ma ben venga l’istituzione di una Commissione permanente antiterrorismo, un nucleo permanente e l’Unità di crisi.

Teodoro Lonfernini, Pdcs
Buona cosa poter discutere in Aula di fattori e pericoli da cui il nostro paese non è esente, la questione legata al terrorismo internazioale è purtroppo una realtà che occupa pensieri e preoccupazione di Paesi di tutto il mondo, logico che anche San Marino deve fare la sua parte, per essere adeguata a norme e azioni che a livello mondiale sono messe in campo dagli organismi internazionali. Per essere rispondenti dobbiamo essere capaci di andare ad approvare con rapidità questi atti legislativi.

Marianna Bucci, Rete
Questo Pdl è accoglibile, il terrorismo è un fenomeno che nel nostro paese si deve prendere in considerazione e si devono prendere precauzioni e linee di azione per la prevenzione e affinché con una unità di crisi di doti di un corpo snello e preparato per eventuali crisi in corso. Mi auguro vivamente la nostra Repubblica non subisca attacchi, è più possibile che il nostro Paese sia usato per promuovere attacchi criminali. La nostra Aif recepisce tutte le segnalazioni sospette di finanziamento al terrorismo. A luglio 2017 comunicava che per il biennio 2015-2016 aveva ricevuto una segnalazione su questo sospetto. Non ne sappiamo poi l’esito, né abbiamo dati aggiornati. Poi anche con la normativa sulle fondazioni San Marino è al passo con i tempi. Tutti questi strumenti, leggi e recepimenti di raccomandazioni sono vitali e importanti, ma fondamentale, da tenere in considerazione, sono le nomine nei posti chiave di questi organismi che si occupano di riciclaggio e contrasto al terrorismo. Se questa Aula fa infatti le nomine sbagliate, abbiamo visto cosa può succedere.

Davide Forcellini, Rete
Le infiltrazioni oggi arrivano in giacca e cravatta, abbimo sufficenti barriere in entrata a questo terrorismo? Non è terrorismo solo la bomba che esplode, ci sono diversi livelli.

Marica Montemaggi, C10
E’ una responsabilità del nostro paese avere strumenti e istituzionalizzare orgsnismi che mettano in campo ls strategia affinché riusciamo a dare sicurezza ai nostri cittadini. E’ poi fondamentale, in caso di crisi, intervenire con lucidità, sperando di non dover mai attuare un piano di emergenza. E’ un progetto di legge semplice ed efficace per poter dare risposte senza perdersi in cavilli. È una prima lettura di un buon progetto.

Giovanni Cecchetti, Ps
La lotta al terrorismo inernazionale è un tema attuale ed è giusto che anche San Marino faccia la sua parte e si doti di organismi atti a combatterlo. Alla luce di questo Pdl chiedo se si è pensato di attivare a Sa Marino la polizia postale che permetterebbe di monitorare un fenomeno che ha fatto molti proseliti e accoglie militanti.
Comma 21. Progetto di legge “Disciplina della frode sportiva e dell’abusivo esercizio di giuoco o di scommessa”( prima lettura)

Marco Podeschi, Sds con delega allo Sport dà lettura della relazione al Pdl
Il progetto di legge “Disciplina della frode sportiva e dell’abusivo eserCIZio giuoco o di scommessa”, proposto dal Congresso di Stato e posto all’attenzione del Consiglio Grande e Genera~,emtende introdurre delle integrazioni al Codice Penale, alla Legge ’30 settembre 2015 n. 149 DISCiplina dell’Attivita Sportiva” e alla Legge 25 luglio 2000 n.67 “Disciplina per l’esercizio dei giochi, dei concorsi a premi, delle lotterie, del lotto, dei giochi della sorte e dell’abilità e delle scommesse”. In sintesi le linee su cui si articola il progetto di legge sono le seguenti:
1. Integrazione del Codice Penale. L’esigenza di Integrare il Codice Penale, inserendo la fattispecie della frode sportiva, elemento non più differibile, reso ancora più necessario da recenti fatti di cronaca avvenuti nella Repubblica di San Marino. La frode sportiva unitamente al doping è uno dei fenomeni più critici per il settore dello sport che sta emergendo a livello globale. Il rilievo penale che il Governo vuole introdurre, si aggiunge all’illecito sportivo già previsto dalla disciplina nazionale sullo sport e applicato dalle singole federazioni secondo anche le linee espresse da Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e federazioni internazionali.
L’innovazione tecnologica collegata alle scommesse illecite, hanno trovato nuove e sofisticate forme di diffusione che travalicano i confini nazionali e sulla quale in prospettiva andranno attivate le necessarie collaborazioni fra le varie autorita coinvolte.
2. Integrazione Legge Disciplina dell’Attività Sportiva
Il progetto di legge introduce due articoli 60 bis, 60 ter in cui è regolato il rapporto fra Giustizia Sportiva e Giustizia Ordinaria, introducendo anche l’obbligo di denuncia per “I Presidenti delle Federazioni Sportive Nazionali (FSN) o delle Discipline Sportive Associate (OSA) riconosciute e affiliate al Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese (CONS) o degli altri enti o associazioni sportive, nonché i rispettivi organi inquirenti e requirentl” in caso vengano a conoscenza reati di frode sportiva, come introdotti dall’art. 204 quinquies.
3. Integrazione Disciplina per l’esercizio dei giochi, dei concorsi a premi, delle lotterie, del lotto, dei giochi della sorte e dell’abilità e delle scommesse
La modifica dell’art. 16 della Legge 2000/67 introduce nuove fattispecie sanzionabili relative all’esercizio abusivo all’attività di giuoco e di scommesse. L’innovazione tecnologica e le conseguenze che comporta in termini di periml’tro territoriale in cui l’esercizio di tale attività può comportare unita alla rilevanza che le attività sportive hanno in questo specifico settore, ha indotto a proporre una sostanziale modifica all’art. 16 così come era stato definito dal legislatore nel 2000. L’intenzione del Congresso di Stato è proporre al Consiglio Grande e Generale una serie di interventi per adeguare il sistema normativo nazionale affinché sidno attivati i presidi per prevenire e se necessario reprimere fenomeni distorsivi o reati e regolare la collaborazione fra la Giustizia Sportiva e la Giustizia Ordinaria.

Mirco Tomassoni, Psd
Si parla di fenomeni che non si pensava a San Marino fossero così presenti e consistenti, e che si riverberano sui valori dello sport. La vicenda ‘Calcio scommesse’ ha reso evidente come la nostra realtà non sia esente da questi fenomeni e le inchieste sono incorso. La procura della Federazione sta svolgendo un’indagine sulle società affiliate e ha bisogno di chiuderle prima dell’avvio del prossimo campionato di calcio. Poi c’è anche il procedimento della magistratura ordinaria. Diversificai sono i modi di contrasto, ci sono responsabilità dei singoli e delle società. Abbiamo discusso di questo fenomeno in Commissione 4^, insieme al presidente del Cons, per capire come la politica poteva intervenire. Il capbionato sammarinese è ancora più vulnerabile di campionati che si svolgono fuori confine, è la sua marginalità che la tiene fuori da monitoraggi che possono individuare situazioni sospette. Con questo ordinamento si colma la lacuna rispetto sl reato di frode sportiva. Si integra poi la Legge 2000/67 introducendo nuove fattispecie sanzionabili relative all’esercizio abusivo all’attività di giuoco e di scommesse. La legalità deve esserci anche nello sport, prima possibile, le norme che approveremo rappresenterebbero un segnale positivo anche nei confornti della stessa Uefa. Tutte le associazioni e società sportive vi devono ottemperare. Le scommesse non riguardano solo il calcio ma anche altri sport. Esprimo il mio pieno favore su questo provvedimento che rileva l’impegno del nostro Stato per la salvaguardia dei sani valori dello sport.

Fabrizio Perotto, Rf
Lo sport dà il meglio di sé quando si unisce, ha valore intrinseco come missione sociale e culturale. I sammarinesi da sempre impegnati nello sportm sono nate tante federazioni sportive, nei giochi individuali abbiamo registrato tanti successi e affermazioni Negli ultimi mesi il mondo dello sport, in particolare il calcio, è oggetto di indagini sportive che hanno messo in cattive luce tutto il comparto sportivo. Il giustizialismo è nocivo, occorre mettere in campo iniziative volte alla salvaguardia dello sport sammarinese fuggendo tutti i discorsi che vogliono addebitare il mondo sportivo sammarinese come tutto marcio e sporco. Bene aumentare pene e sanzioni per chi si rende responsabile. Giustizia sportiva e ordinaria devono camminare a fianco senza scontrarsi per appurare comportamenti illeciti. Lo sport non può essere infangato, ma valorizzato e potenziato nelle sue potenzialità.

Luca Santolini, C10
Esprimo soddisfazione per l’intervento che va a tappare buchi normativi che la nostra legge aveva in un ambito così delicato, c’è stata una vicenda scabrosa per una realtà come la nostra che ha tolto il velo ai problemi della normativa. Da una parte è stata una vicenda molto negativa, in una realtà piccola come la nostra, ma utile d’altra parte per far emergere un problema che non avremmo tenuto in considerazione. Losport non lo si fa solo con la legge, ma lo si deve fare soprattutto con l’educazione, è uno egli ambiti più importanti per la formazione di un giovane, anche etica.

Oscar Mina, Pdcs
La questione scommesse è un ambito che deve essere estirpato da un’area sportiva che non può essere tirata in ballo per questioni giudiziarie gravi, fa male per uomini di sport quali siamo stati, fa male accettarlo. Le vicende emerse che sono inaccettabili, sono pagine dello sport bruttissime. Mi associo ai colleghi che mi hanno preceduto e a nome del mio gruppo esprimo favore a questo Pdl.

Gian Matteo Zeppa, Rete
Il disposto del segretario Podeschi è assolutamente puntuale, va a toccare tanti aspetti non normati o normati male, su frode sportiva o sanzione per scommesse. E’ vero che ci sono due canali di giustizia, sportiva e ordinaria, ma è anche vero che l’omologazione di risultato non ci può essere con una sanzione penale che ha inficiato tutta la competizione. Certo che noi dobbiamo creare anticorpi rispetto qualcosa che è stato sottovalutato, non da Podeschi -che è intervenuto in modo celere- ma dalla popolazione. Il fenomeno calcioscomemsse rientra nel fenomeno del gioco d’azzardo che ha ripercussioni di vita sui nuclei familiari. Mi auguro le normative siano applicate in modo rigoroso. Temo infatti questione sia ancora aperta.

Teodoro Lonfenrini, Pdcs
Intervengo con un po’ di dispiacere su questo Pdl, non perché non sia d’accordo sul’iniziativa di contrasto alla frode sportiva, anzi andiamo pure veloci, c’è bisogno di rispondere all’esigenza adesso. Ma rimango dispiaciuto perché poco più di due anni fa l’Aula ha visto varare la nuova legge sullo Sport nella quale ho lavorato con grande attenzione . Al tempo pensavamo di aver individuato tutte le sacche di difetti, di certo non pensavo a quello che solo un anno dopo abbiamo potuto assistere, con il famoso caso di calcio scommesse ‘nostrano’, dove imbarazzo è stato eccessivo nel vedere lo schifo. Un sacco di gente di San Marino ha ‘sputtanato’ l’intero sistema. La legge portata oggi in prima lettura mi auguro possa servire al completamento della legge varata poco meno di due anni fa, per evitare che una situazione tale di difetto e imbarazzo possa ripresentarsi.

Marco Podeschi, Sds Sport replica
Ringrazio per gli interventi, chiedo se il Pdl può essere approvato celermente, prima dell’inizio di campionato. La Federazine gioco calcio ha collaborato alla stesura e non è stato semplice, è un tema che coinvolge tanti sammarinese e un paese che ha un sistema fatto di non professionisti. Temo che il fenomeno sia di tale portata da non essere limitato solo al calcio. Era inimmaginabile ce attorno sport ruotassero tali interessi. In questi anni è stato portato in trasparenza il settore bancario e altri, mentre il sistema sport è rimasto zona franca. Da questo punto di vista, nelle vicende economiche legate allo sport, passi avanti li si debba fare.
Comma 22. Progetto di legge “Modifica dell’articolo 21 della Legge 27 giugno 2013 n. 71 – Legge in materia di sostegno allo sviluppo economico – della residenza semplificata, della residenza per motivi economici e del permesso di soggiorno per motivi imprenditoriali” (prima lettura)

Guerrino Zanotti, Sds Affari Interni, in sostituzione Zafferani, dà lettura relazione al Pdl
Il Progetto di Legge va a modificare l’articolo 21 della Legge n.71/2013 ed il regime delle residenze e dei permessi di soggiorno da concedere a chi investe io territorio. Riguardo al primo tema, si va ad allargare la delega ad intervenire con Decreti Delegati per regolamentare nel dettaglio, ed in maniera competitiva con altri Paesi, gli specifici settori dell’innovazione su cui San Marino vorrà puntare. Come noto e ribadito più volte, il focus non sarà più soltanto sulle start up (per le quali resterà comunque una disciplina ad hoc, che potrà essere aggiornata anche alla luce di altre evoluzioni normative) ma sull’attrazione di intere aree di attività che sono alla ricerca di Paesi con normative complete, chiare, facilmente adattabili: due esempi sono le attività che operano tramite Blockchain ed il settore del MedTech, su cui entro il 2018 si vorrà cercare di proporre normative specifiche. Si ritiene che, data la complessità anche tecnica di queste normative e data la necessità di una loro rapida adattabilità, il Decreto Delegato sia lo strumento migliore per intervenire. Di qui l’estensione della delega prevista dall’articolo 21 della Legge n.71/2013. Riguardo al tema delle residenze e dei permessi di soggiorno, si va a reintrodurre la possibilità di depositare una fideiussione, in luogo della garanzia reale su depOSito o altro strumento finanziario, sia per la richiesta di residenza per motivi economici sia per la residenza semplificata. II regime della garanzia reale ha creato più di un problema dì applicazione ed è necessario ripristinare lo strumento della fideiussione, per lo meno come alternativa. Riguardo ai permessi di soggiorno per motivi imprenditoriali, si va a chiarire meglio l’aspetto legato ai settori di ‘attività in cui la normativa attuale impedisce di ottenerlo in modo da evitare qualunque problematica interpretativa. Si auspica un favorevole accoglimento del Progetto di Legge.

 

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