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ROMA – Fa discutere nelle Isole Mauritius l’annuncio del primo ministro Pravind Jugnauth, secondo cui la nazionalità del piccolo Stato al largo del Madagascar potrà essere acquisita da chiunque dietro pagamento. Per ottenere la cittadinanza con pieni diritti, anche politici, il premier ha fatto sapere che sarà necessario versare a un fondo sovrano un milione di dollari. Basteranno invece 500mila dollari per ottenere un passaporto con alcune, limitate, restrizioni.
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Il partito di sinistra “Rezitans Ek Alternativ” ha preso posizione contro la decisione del governo, annunciando proteste e sottolineando in una nota che “tale alterazione dei fondamenti della nostra Repubblica non ha mai fatto parte del programma elettorale dell’alleanza Lepep né di un dibattito nazionale”. Un’editoriale apparso sul sito d’informazione locale “L’Express”, sembra invece approvare la riforma, pur sottolineando la necessità di “una immigrazione selezionata”. In disaccordo con l’autore, i commenti di molti internauti: “La preoccupazione principale dei cittadini delle Mauritius è relativa, giustamente, alla pressione che verrà esercitata sul mercato immobiliare” scrive uno di loro: “Possedere la propria casa o il proprio appartamento diventerà un sogno impossibile per un buon numero di mauriziani”.
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