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Strage Capaci, ritinteggiata la scritta contro i boss sulla casina vicina alla galleria

La scritta 'No mafia' si trova sulla casetta d'ingresso alla galleria Manolfo della collina che sovrasta Capaci: è lì che, secondo le indagini, fu innescato l'esplosivo della strage del 23 maggio 1992

Pubblicato:22-05-2022 12:17
Ultimo aggiornamento:22-05-2022 12:18
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PALERMO – Ritinteggiata la scritta ‘No mafia‘ sulla casetta d’ingresso alla galleria Manolfo della collina che sovrasta Capaci, dove il 23 maggio del 1992 si verificò la strage che uccise Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e tre agenti di scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

L’iniziativa è stata dell’Amap, proprietaria dell’immobile davanti al quale, secondo quanto ricostruito dalla magistratura nei processi per la strage, fu innescato l’esplosivo che squarciò l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo nel momento in cui transitava il corteo di auto di Falcone.

“UN’ICONA DELL’IMPEGNO CIVILE”

“Desidero ringraziare tutte le maestranze e i tecnici di Amap che ieri e oggi hanno collaborato con le associazioni che hanno organizzato il corteo e la pittura per dare nuova brillantezza alla scritta ‘No mafia’ sulla casetta che sovrasta Capaci, – afferma il presidente di Amap, Alessandro Di Martino -. Quella scritta è un’icona dell’impegno civile e della ribellione nonviolenta dei cittadini delle cittadine contro la violenza, la cultura di morte e l’illegalità di cui la mafia è portatrice. Amap è e sarà sempre al fianco di chi porta avanti questa battaglia”. Domani a Palermo si commemoreranno i 30 anni dalla strage.


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