NEWS:

Miniera di Brusson, apre la Galleria 6

L'apertura ufficiale è prevista per sabato 28 maggio

Pubblicato:22-05-2022 12:29
Ultimo aggiornamento:22-05-2022 12:29
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

AOSTA – Il percorso alla scoperta dell’oro della miniera di Chamousira, a Brusson, in Valle d’Aosta, si amplia di un nuovo pezzo di storia, la galleria 6. La sua apertura ufficiale è prevista per sabato prossimo 28 maggio, alle 10.30, in occasione della 14esima Giornata nazionale delle miniere.

Ai 100 metri di percorso attualmente visitabile all’interno della miniera, se ne aggiungono infatti altri 70 metri grazie all’accessibilità di un nuovo livello, quello superiore, che permetterà al visitatore di scoprire, in sicurezza, i tratti più significativi di un’ulteriore estensione in sotterraneo del sito.

I lavori di recupero della Galleria 6 si inseriscono nel progetto “Mi.Mo. – Mines de Montagne. Sauvegarde et valorisation touristique du patrimoine minier de montagne”, finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia (Alcotra) 2014-2020, che ha tra gli obiettivi la promozione e la salvaguardia, il rinnovo e la valorizzazione del patrimonio minerario alpino savoiardo e valdostano. Affascinante la storia che si cela dietro alla miniera di Chamousira. Le prime notizie documentali sulla coltivazione del sito risalgono al XIII secolo, ma è solo a partire dalla fine dell’800 che le Compagnie Société des Mines de l’Evançon e The Evançon Gold Mining Company Limited riuscirono a sfruttare i giacimenti, arrivando a sviluppare l’attività su sette livelli con un avanzamento complessivo delle gallerie di circa 1.600 metri.


Dagli inizi del ‘900, l’attività si ridusse progressivamente fino a giungere all’abbandono della miniera, da parte della Compagnia inglese, nel 1911. Successivamente le ricerche passarono in mano italiana e proseguirono fino al 1983, anno che segnò la chiusura definitiva delle attività nel sito minerario di Brusson. Nel tempo, la sinergia tra le amministrazioni regionale e comunale ha permesso il recupero progressivo della miniera valorizzandola tra i siti turistici visitabili della Valle d’Aosta.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it