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Laura Massaro in sciopero della fame, Boldrini: “Bisogna vincere la battaglia contro la Pas”

La donna rischia che le venga tolto il figlio dopo l'accusa di essere una madre 'alienante'. Accusa basata su "una teoria ascientifica"

Pubblicato:22-05-2021 18:28
Ultimo aggiornamento:22-05-2021 18:29
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ROMA – “Laura Massaro si è già sottoposta a dieci giorni di sciopero della fame. Gesto estremo per denunciare quello che sta subendo da troppi anni. Laura infatti è coinvolta in un procedimento presso il Tribunale per i minori di Roma e rischia, essendo accusata di essere una madre ‘alienante’, che il figlio di undici anni le venga strappato per essere condotto in una casa famiglia, obbligandolo – contro la sua volontà – a instaurare un rapporto con il padre, che la stessa Laura ha denunciato per violenza domestica. Accade infatti troppo spesso nei casi di separazione da un coniuge violento che sia tirata in ballo l’alienazione parentale (Pas). Parliamo di una teoria ascientifica rigettata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal ministero della Salute, dall’Istituto superiore di sanità, dall’Ordine degli psicologi ed estromessa dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali e che, malgrado questo, viene brandita come un’arma nei tribunali da chi sceglie di agire contro l’ex compagna o moglie colpendola nel punto in cui è più vulnerabile: i figli”. Così la deputata Pd Laura Boldrini in un lungo post su facebook.

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“Sconforta- prosegue la deputata- che tutto ciò accada in barba alla Convenzione di Istanbul contro la violenza di genere, la quale stabilisce che in caso di violenza domestica il concetto di bigenitorialità non deve essere applicato. Un dato questo che spinge molte donne a non denunciare la violenza, temendo di vedersi portar via i figli proprio con l’arma dell’alienazione parentale. Sono tantissimi i casi come quello di Laura. E alcuni sono purtroppo sfociati in tragedia. Antonella Penati, per esempio, ha perso suo figlio di nove anni, Federico Barakat, ucciso dal padre durante un incontro protetto. Padre che lei aveva denunciato più volte per violenza e che Federico non voleva incontrare. Antonella non è stata creduta finendo, da vittima, sul banco degli imputati, poiché accusata di essere una madre ‘alienante’ rispetto al rapporto di suo figlio col padre”.


“È notizia di ieri- scrive ancora la Boldrini- che anche la Corte Europea per i Diritti Umani, dopo sei lunghi anni dalla presentazione del ricorso da parte di Antonella, si è pronunciata sostenendo che nel caso di Federico non è stato violato il diritto alla vita. Incredibile”. “La Corte di Cassazione invece- ricorda la deputata dem- pochi giorni fa si è pronunciata su un caso di presunta Pas equiparandola a una ‘teoria nazista’. È un importante passo avanti, ma non basta. Servono nuove norme. Per questo, insieme a esperte ed esperti, ho elaborato una proposta di legge sul tema che, fra le altre cose, vieta l’alienazione parentale e il suo insegnamento nei corsi universitari, per assistenti sociali, per la formazione dei giudici e delle Consulenze Tecniche d’Ufficio. La battaglia contro la Pas è un’impresa che trova molti ostacoli sul proprio cammino. Ma non è impossibile da vincere. Forza“, termina l’ex presidente della Camera.

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