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VIDEO | Gaudio (Rettore della Sapienza): “Possibili test d’ingresso in presenza”

"Questo sempre tenendo conto dell’andamento della pandemia, settimana dopo settimana"

Pubblicato:22-05-2020 11:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:22

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https://youtu.be/fKpp4tIW_hg

ROMA – “Le modalità del test d’accesso all’università – secondo quanto si è discusso alla Crui – dovrebbero essere in presenza. Questo sempre tenendo conto dell’andamento della pandemia, settimana dopo settimana. Se le cose dovessero andare nel migliore dei modi, come già l’esame di maturità previsto per giugno sarà in presenza, così lo saranno anche i test d’accesso a settembre”. Lo ha detto il rettore della Sapienza di Roma, Eugenio Gaudio, durante un’intervista all’Agenzia Dire. “Le sedi abilitate- ha aggiunto il rettore- potranno essere non solo quelle delle facoltà di Medicina, ma anche sedi universitarie di tutte le regioni che non hanno tale facoltà, in modo da non costringere gli studenti a spostarsi di regione per effettuare il test e per scongiurare eccessivi assembramenti in poche sedi”.

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RETTORE SAPIENZA: “PER LA RIPRESA LEZIONI IN MODALITÀ MISTA”

“Le università non sono dei lezionifici o degli esamifici, ma un momento speciale della vita e della crescita dell’individuo. Questo momento, avviene in presenza, incontrando i docenti e gli altri studenti”, ha dichiarato Gaudio, commentando quello che sarà il futuro della didattica a distanza negli atenei italiani.  “Ciascuno di noi- ha aggiunto il rettore- durante la sua vita universitaria ha incontrato dei colleghi che sono diventati amici, partner lavorativi, o addirittura coniugi. Queste dinamiche non esistono in via telematica, ma solo in presenza. La parte telematica sarà utile come complemento, ma la vera formazione potrà avvenire solo in presenza. La parte telematica può costituire quindi un supporto per chi non ha potuto frequentare la lezione, perché ha necessità di approfondire una determinata questione”. “Tuttavia- ha spiegato ancora Gaudio- mentre prima la modalità a distanza era una prerogativa di quelle telematiche, ora tutte le università italiane hanno fatto tesoro di questa esperienza, si sono attrezzate e riutilizzeranno la didattica a distanza come complemento della formazione complessiva. Ogni ateneo in questi mesi ha organizzato un archivio di lezioni registrate che saranno utili in futuro per tutti i nostri studenti: paradossalmente le università italiane in questo periodo di crisi hanno fatto un piccolo passo in avanti”.

“Ad oggi, per la ripresa a settembre, le previsioni sono quelle di una modalità mista: in presenza e a distanza. Questo da una parte per evitare eccessivi assembramenti, dall’altra per consentire agli studenti fuori sede di non effettuare spostamenti e poter continuare a seguire le lezioni. I corsi con poche decine di iscritti, come alcuni corsi magistrali, pensiamo di poterli svolgere in presenza, mentre quelli molto affollati bisognerà, almeno in un primo periodo, svolgerli in via telematica. Se l’andamento epidemiologico dovesse continuare a migliorare nei mesi estivi, allora potremmo rivedere la questione”.

RETTORE SAPIENZA: “BENE GOVERNO SU NO TAX AREA”

“Sulla cosiddetta ‘No tax area’ la Sapienza si era impegnata già due anni prima dell’intervento del ministero. Riteniamo che la possibilità di far studiare gli studenti più meritevoli e meno abbienti sia fondamentale per il futuro del nostro Paese. L’idea di allargare questo strumento, in un momento di crisi come quello attuale che – aldilà del miglioramento epidemiologico – continuerà anche per i prossimi mesi dal punto di vista economico, è la realizzazione di uno dei principi costituzionali in cui crediamo. In questo senso, siamo molto soddisfatti dell’impegno del Governo”. 

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