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VIDEO | De Rossi, parlamentari romanisti furiosi: “Ora basta, Pallotta ci spieghi”

I parlamentari iscritti ai Roma club Montecitorio e Palazzo Madama sono arrabbiatissimi con Pallotta per il trattamento riservato a De Rossi. Oggi ne hanno parlato in una riunione in Senato

Pubblicato:22-05-2019 17:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:30

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ROMA – James Pallotta incontri quanto prima deputati e senatori romani e romanisti: saranno loro a spiegargli come e perché ha tradito i tifosi, a partire dall’aver ammainato due bandiere come Francesco Totti e Daniele De Rossi. È il messaggio che i parlamentari iscritti ai Roma club Montecitorio e Palazzo Madama vogliono recapitare al presidente giallorosso.

Una ventina di iscritti (non tutti parlamentari) si sono riuniti oggi in un’aula del Senato per palesare tutto il loro malcontento nei confronti della dirigenza americana. “Ora basta”, sbotta Paolo Cento, presidente del Roma club Montecitorio. “L’insoddisfazione verso Pallotta è totale– aggiunge Maurizio Gasparri- la speranza è che forze imprenditoriali ed economiche della città prendano a cuore le sorti della Roma e che finalmente ci sia una proprietà non più estranea se non addirittura ostile alla città“.


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 Per Cento “Totti e De Rossi sono delle bandiere che non possono essere ammainate. Lo stadio non può più essere un alibi per la mancanza di risultati sportivi. È giunto il momento di uscire dagli uffici e incontrare i tifosi”. Mentre Gasparri sottolinea: “Chi è eletto a Roma e fa parte dei Roma club non può non esprimere lo sdegno della città per come è stato trattato De Rossi, un simbolo, una bandiera non si tratta in questo modo“.

Nella sala che di solito ospita le riunioni ben più infuocate della Giunta per le autorizzazioni (è qui che poche settimane fa si è consumato lo scontro sul processo a Matteo Salvini), parlano anche alcuni iscritti. “Secondo una logica provinciale e antica abbiamo sperato che gli americani avrebbero portato i soldi– dice l’ex senatore Gerardo Labellarte- in questo caso siamo stati smentiti dai fatti”.

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C’è tanta disperazione e tanta tristezza nei tifosi romanisti“, aggiunge un imprenditore. “Ho sessantanove anni, sono abbonato da sessant’anni e di presidenze ne ho viste- racconta un altro tesserato- non ci sono più chance con queste persone. Dobbiamo solo sperare che se ne vadano. Se ne devono andare”.

Paola Binetti, senatrice Udc: “Trovo che oggi il gioco del calcio sia una palestra di formazione così importante che anche soltanto evocare l’ingiustizia personale subita prima da Totti e poi da De Rossi, questa ingiustizia che non valorizza il talento ma che semplicemente lo prende, lo acquisisce e lo parcheggia, è talmente umiliante rispetto a giovani che possono sognare di mettersi in gioco e poi invece vengono messi in panchina, che solo questo merito da parte nostra una presa di posizione chiara”.

Per Loredana De Petris (Sel), Totti e De Rossi sono “due simboli di un calcio che forse non piace a qualcuno, due calciatori rimasti sempre nella stessa squadra”. La riunione si conclude quindi con un appello a Pallotta a incontrare i parlamentari romanisti, per ora “in stato di agitazione”.

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