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#PalermoChiamaItalia, da Civitavecchia in partenza la Nave della Legalità

Mille studenti in direzione del capoluogo siciliano. Fedeli: viaggio per dire “no” a legalità

Pubblicato:22-05-2017 17:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:15

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CIVITAVECCHIA – ‘Palermo chiama Italia’ e le scuole rispondono. Con due gigantografie di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino srotolate ai lati, è in partenza la Nave della legalità con a bordo gli studenti provenienti da tutte le scuole d’Italia che per le prime luci del mattino di domani raggiungerà il capoluogo siciliano. Una volta li’ gli oltre mille ragazzi che hanno preso parte al viaggio, raggiungeranno l’aula bunker del carcere Ucciardone, teatro del maxi-processo, dove prenderanno il via le commemorazioni per il 25esimo anniversario della strage di Capaci e via D’Amelio, dove persero la vita i giudici, Falcone e Borsellino, la moglie del primo, Francesca Morvillo e gli agenti delle loro scorte, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Claudio Traina.

Nave della Legalità, la mafia ci oscura noi non abbiamo paura

Ad attendere i ragazzi, oltre ai rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, anche altri 60mila studenti provenienti da tutto il Paese. Durante la navigazione, gli studenti avranno modo di confrontarsi sui temi della legalità e della lotta al crimine organizzato, con alcuni passeggeri d’eccezione tra cui, il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro dell’istruzione Valeria Fedeli e il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti. Tanti gli striscioni ad accogliere le istituzioni prima del loro intervento sul Palco montato per l’occasione sul molo ai piedi della Nave: ‘La mafia ci oscura noi non abbiamo paura’, ‘Tu puoi dire no’, ‘Insieme per Falcone e Borsellino’, ‘La mafia teme piu’ la scuola della Giustizia’, solo per citarne alcuni.

Nave della Legalità, non bisogna essere eroi ma contrastare ogni giorno l’illegalità

“I ragazzi torneranno a casa con ancora più convinzione che la legalità e’ una scelta di vita quotidiana – ha detto il ministro Fedeli – non bisogna essere eroi ma contrastare ogni giorno l’illegalità. Dopo 25 anni siamo qui a dire no a ogni tipo di mafia e illegalità. Saremo a Palermo non solo per ricordare quello che e’ avvenuto ma per ricordare i passi avanti che si sono fatti, perche’ la mafia si può e si deve sconfiggere. Ciascuno nella propria responsabilità può contribuire a sconfiggere la illegalità”.


Nave della Legalità, Falcone e Borsellino un esempio non eroi ma cittadini modello

“Abbiamo avuto tanti successi ma non basta dobbiamo continuare, la realtà ci fa tornare a riflettere. Il fenomeno non è finito. Siamo convinti che avrà una fine ma ancora dobbiamo combattere tutti insieme”. Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso prima di salire su la Nave della Legalità che porterà oltre mille studenti delle scuole di tutta Italia da Civitavecchia in Sicilia per ‘Palermo chiama Italia’, in occasione del 25esimo anniverario delle stragi di Capaci e via D’Amelio. “Falcone e Borsellino – ha aggiunto Grasso – sono degli esempi, uomini grandi, non voglio definire eroi, ma cittadini modello, fuoriclasse che tutti dobbiamo cercare di imitare, avere il loro senso del dovere e capacita’ di impegnarsi. Si sono impegnati per liberare i cittadini da questa forza che opprimeva tutti: la
mafia. Fate quello che non sono riusciti a fare, cambiare e far si’ che Italia risponda a questo appello”. “Ogni anno- ha concluso il presidente del Senato – ho sempre una maggiore emozione quando facciamo questo viaggio, Palermo vi accogliera’ a braccia aperte, insieme uniremo l’Italia quando arriveremo al porto, ricorderemo tutti insieme. Deve essere un momento di gioia e allegria”.

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