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di Piero Bonito Oliva ed Emanuele Nuccitelli
ROMA – L’Italia si prepara a osservare il lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. Il Consiglio dei ministri ha deliberato Cinque giorni di lutto nazionale.
Sì. Il lutto nazionale non è una giornata festiva: scuole, uffici pubblici e attività commerciali resteranno regolarmente aperti, salvo disposizioni diverse a livello locale o in specifici contesti. L’obiettivo non è interrompere le attività quotidiane, ma rendere visibile e condiviso il cordoglio nazionale, attraverso simboli e gesti collettivi come il minuto di silenzio o l’abbassamento delle bandiere.
Durante i giorni di lutto, le bandiere italiana ed europea saranno esposte a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici. In scuole, uffici, manifestazioni sportive o culturali sarà osservato un minuto di silenzio. Alcuni eventi pubblici potranno essere sospesi o ridimensionati, in particolare quelli dal tono festoso.
Le autorità pubbliche parteciperanno solo a iniziative sobrie, come eventi benefici o cerimonie commemorative. Le misure sono regolate dalla circolare della Presidenza del Consiglio del 2002, che disciplina il lutto nazionale e le esequie di Stato.
Nel corso del periodo, sono attesi messaggi ufficiali da parte delle massime cariche dello Stato.
“Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni, a seguito della scomparsa di papa Francesco ha disposto quanto segue: il lutto nazionale per la durata di cinque giorni da oggi fino al giorno del funerale; l’esposizione delle bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici nel periodo di lutto; un minuto di raccoglimento alle 10 del giorno del funerale negli uffici e nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado, ove aperti, ovvero nel primo giorno di apertura dopo il funerale; per i giorni di lutto nazionale, invito a svolgere tutte le manifestazioni pubbliche in modo sobrio e consono alla circostanza; invito a differire gli eventi sportivi o di intrattenimento programmati per il giorno del funerale; designazione degli ambasciatori e dei prefetti in sede a rappresentare il governo italiano al rito cattolico liturgico di suffragio celebrato nelle loro sedi”.
Tutte le cerimonie sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”.
Lo anticipa ai cronisti all’esterno di Palazzo Chigi il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, al termine del Cdm di oggi dedicato alle misure straordinarie per il funerale di Papa Francesco e per le giornate successive in cui sarà eletto il nuovo Pontefice.
Il 25 aprile, che celebra quest’anno gli 80 anni della Liberazione dal nazifascismo, cade infatti nei cinque giorni di lutto.
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