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Viti (Acsi): “Coni lontano dai problemi, speriamo in un rinnovamento”

"Una gestione personalistica, elitaria, televisiva, non rende ragione a tutto quello che serve al mondo dello sport"

Pubblicato:22-04-2021 19:14
Ultimo aggiornamento:22-04-2021 19:14

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ROMA – “Le elezioni del Coni in questo momento sono lo spartiacque della situazione che si è venuta a creare. In questo ultimo periodo il Coni, tra venti di riforma e pandemia, non ha avuto quasi nessun ruolo in questo Paese. Si è arroccato dietro l’inno, la bandiera, la lettera del Cio, l’autonomia, che forse era solo un problema di facciata per ottenere qualcosa in più dal Governo, ma si è allontanato dai problemi delle società sportive, dalle federazioni, degli enti di promozione sportiva. È sembrato una roccaforte“. Ne è convinto Antonino Viti, presidente dell’Acsi, interpellato dall’agenzia Dire.

“Il nuovo Coni dovrà essere vicino alle persone, vicino allo sport, si dovrà interessare- ha detto ancora Viti- Dovrà dialogare con il Governo, con le istituzioni, per le applicazioni delle nuove norme della riforma. Non dovrà mettersi di traverso perché ormai quella è legge dello Stato. Va applicata nella maniera più consona possibile, anche facendo correzioni perché ci sono delle esagerazioni”. Per il numero 1 dell’Acsi “deve mettersi in collaborazione con tutti. Una gestione personalistica, elitaria, televisiva, non rende ragione a tutto quello che serve al mondo dello sport. L’unitarietà dello sport non fa bella figura”.

Secondo Viti, una figura che può favorire “la soluzione finale che vede l’interesse dello sport” è quella del presidente Di Rocco, “dirigente sportivo di lunga data. Leggendo le sue dichiarazioni credo che possa mettersi a disposizione dello sport a tutto campo, rivoltando la concezione si è avuta, che sia più collegiale, orientato a una collaborazione con tutti gli operatori del sistema italiano”. I prossimi “saranno gli ultimi giorni di campagna elettorale, le elezioni ci saranno il 13 maggio. Tra una conferma e una sorpresa, preferisco la seconda. Quello che mi aspetto invece non lo so, è difficile. Vedo che qualcuno ostenta maggioranze. Staremo a vedere, noi auspichiamo un rinnovamento, soprattutto del concetto”.


“LO SPORT DI BASE SOFFRE”

“In questa situazione è soprattutto lo sport di base che sta soffrendo. È stato massacrato e continua ad esserlo per molti motivi”, ha detto Antonino Viti, presidente di Acsi, all’agenzia Dire. Tra i tanti motivi di sofferenza, c’è il fatto che “non ci sono ancora le aperture. Se tutto va bene sono previste per maggio, e non ci sono ristori veri”, ha detto ancora Viti, ricordando come ci siano realta’ che “hanno ricevuto un finanziamento di 25mila euro, usati per ripartire a settembre. Poi hanno richiuso e non sanno neanche se riapriranno”. Viti ha sottolineato poi come “lo sport di base è sport vero e proprio, con eventi e tecnici preparati. Ed è anche formazione. Un diritto di tutti. Soprattutto dei giovani

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