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Roma, Zingaretti: “Non sarò candidato sindaco. Gualtieri figura straordinaria”

Il presidente del Lazio vuole continuare il suo percorso alla Regione e lancia l'ex ministro del Tesoro: "Può dare un futuro a Roma"

Pubblicato:22-04-2021 16:47
Ultimo aggiornamento:22-04-2021 17:30

Zingaretti Gualtieri
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ROMA – Nicola Zingaretti non ha intenzione di correre per il Campidoglio. Vuole continuare a fare il governatore del Lazio ma un nome più di altri nel campo del centrosinistra gli viene in mente per le prossime elezioni a sindaco di Roma: Roberto Gualtieri. “Vorrei continuare a fare il presidente della Regione perché penso che in questa campagna vaccinale sia importante chiudere un percorso – ha dichiarato Zingaretti nel corso della trasmissione di RaiUno “Oggi è un altro giorno” – Sono contento e ringrazio veramente perché governo da 13 anni questo territorio e questo calore mi fa piacere, ma abbiamo per fortuna scelto le primarie e per fortuna a Roma c’è una ricchezza di personalità che con le primarie possono vincere. Penso ad esempio a Roberto Gualtieri, che è stato un eccellente ministro del Tesoro di questo Paese: insieme a tanti altri ha salvato l’Italia è potrebbe essere un’altra straordinaria figura“.

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“NESSUNA GUERRA TRA DI NOI, IL CENTROSINISTRA NON DELUDERÀ ROMA”

In vista delle elezioni comunali nella Capitale, il presidente della Regione Lazio si è detto “contento che ci sia un bel clima tra di noi. Nessuna guerra, nessuna ostilità. Ci sono tante personalità in campo, penso che Gualtieri sia veramente stato un ottimo ministro che ha preso in mano l’Italia in un momento delicato. Vedremo – ha proseguito Zingaretti – , non ci sono gossip né retroscena. Meno male che ci sono tante e tanti che si stanno mobilitando per dare un futuro a Roma. Io sto lavorando per continuare a fare il presidente e sono contento che con le primarie siano in campo grandi personalità di governo e non solo che potranno svolgere questo ruolo. Il centrosinistra non deluderà Roma”.


“LAZIO IN ZONA GIALLA DA LUNEDÌ, DALLA LEGA FURBIZIA IPOCRITA”

Il presidente del Lazio ha anche annunciato che da lunedì la regione tornerà ad essere zona gialla: “Finalmente riapriamo, ma non al Covid, e quindi stiamo attenti. Questo è il modo di stare in questa discussione, non con le polemiche. Perché le persone non si aspettano polemiche ma di tornare alla normalità e per questo bisogna correre con i vaccini”. Zingaretti ha anche attaccato la Lega per la scelta di astenersi sul decreto Riaperture visto il mantenimento del coprifuoco alle ore 22: “La posizione di chi sta al governo ma è contro le decisioni del governo è una furbizia ipocrita, andrà fatta chiarezza. Sono incuriosito e preoccupato come cittadino. Un governo fatto da tante anime diverse ha dentro tante idee diverse poi però bisogna trovare una sintesi. Tutti i partiti possono decidere se stare al governo o all’opposizione. Se si sta al governo ci si assume le responsabilità, se si sta all’opposizione si sta contro il governo- ha spiegato Zingaretti- Perché non si possono occupare le poltrone, condividere le scelte del governo, trarne i benefici e tutti i giorni dire che non si è d’accordo. Perché le persone ora chiedono certezze e responsabilità. Ognuno la pensi come vuole ma ci vuole coerenza”.

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“SULLE RIAPERTURE SERVE UNA STRATEGIA COMUNE”

“Io ho detto che se la curva era alta andavano bene le 22“. Così Nicola Zingaretti ha raccontato la sua posizione tenuta in Conferenza delle Regioni sul tema del coprifuoco. L’organismo aveva approvato una linea per il posticipo alle 23, poi il governo ha deciso per la conferma delle 22 fino al 31 luglio provocando l’irritazione della Lega che si è astenuta. “Per fare ripartire l’economia, creare lavoro e tornare a vivere senza riaprire al Covid dobbiamo mettere in campo soldi e regole e correre nella campagna vaccinale. Se si ammazza la curva del contagio prima penso che bisognerà eliminare o posticipare il coprifuoco – ha sottolineato Zingaretti – ma il governo, vista la curva pandemica e considerato che ha tutti gli elementi per decidere, ha fatto questa scelta. Polemizzare ora confonde solo le idee”. Zingaretti ha sottolineato che “è un errore drammatico discutere delle strategie anti Covid pezzetto per pezzetto. Ci vuole una strategia comune dei provvedimenti. Discutere ogni volta scuola sì o no in una sede, coprifuoco sì o no in un’altra, ristoranti sì o no in un’altra ancora è un errore. Dopo un anno e mezzo dovremmo avere capito che il vero pericolo per la vita è avere queste curve dell’epidemia molto alte che uccidono centinaia di migliaia di esseri umani”.

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“FRASI GRILLO UN DRAMMATICO ERRORE”

“Dire quella frase è stato un drammatico errore, come porre quel tema in quel modo. Non bisogna permettersi di introdurre questi argomenti in questioni così delicate”. È questa la posizione espressa da Zingaretti sull’invettiva social di Beppe Grillo in favore del figlio, accusato di stupro (insieme ad altre persone) nei confronti di una ragazza. “Le donne possono essere vittime due volte: innanzitutto di violenza e poi può esserci una seconda violenza, quella della solitudine o del sentirsi addirittura accusate”, ha aggiunto Zingaretti.

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