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Tg Pediatria, edizione del 22 aprile 2021

Pubblicato:22-04-2021 12:33
Ultimo aggiornamento:22-04-2021 12:33

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– VILLANI (SIP): SEMBRA ESSERCI NUOVA EPIDEMIA DISTURBI ALIMENTARI

“Come pediatri abbiamo avuto modo di rilevare un aumento drammatico di condizioni neuropsichiatriche, in cui le fragilità si sono aggravate. Una tra tutte il disturbo del comportamento alimentare, sembra esserci una nuova epidemia”. Così Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), al convegno sui ’50 anni dell’IdO – Dall’esperienza alle proposte’, spiega gli effetti indiretti del virus Sars-Cov-2.

– MENINGITE, BIMBE PIÙ PREDISPOSTE A PERDITA UDITO POST MALATTIA

“Il sesso femminile, la letargia all’esordio, il ridotto livello di glucosio nel liquido cerebrospinale, l’aumento dell’indice di infiammazione e l’eziologia pneumococcica sono correlati al danno dell’udito neurosensoriale nei pazienti con meningite”. L’analisi multivariata, inoltre, rivela come “le bambine siano maggiormente predisposte a una perdita completa dell’udito”. A illustrare lo studio portato avanti dal Bambino Gesù sulle complicanze uditive a seguito di meningite nei minori di 18 anni, è Elena Bozzola, segretario nazionale Sip, in vista della Giornata mondiale delle meningiti che ricorre il 24 aprile.

– IDO: SCREENING A 120 BIMBI IN NIDI ROMA, PROBLEMI LINGUAGGIO IN 40%

“Ad oggi abbiamo scrinato circa 120 bambini nei nidi di Roma e prevalgono problemi che riguardano il linguaggio, presenti in circa il 40% dei bambini nel secondo e terzo anno di vita”. Sono i primi risultati che Elena Vanadia, neuropsichiatra infantile dell’Istituto di Ortofonologia (IdO), fornisce sul progetto di screening per l’individuazione precoce dei disturbi del neurosviluppo 0-3 anni, partito circa due mesi fa sul territorio romano in collaborazione con la Società italiana di pediatria (Sip).


– COVID, SINP: CEFALEA SINTOMO ESORDIO IN 11% PAZIENTI OSPEDALIZZATI

“La cefalea è un sintomo precoce del Covid-19, tanto da essere inclusa tra i sintomi di esordio nell’11-15% dei pazienti ospedalizzati”. A dirlo è Pasquale Parisi, professore di Pediatria e Neuropsichiatria infantile della Sapienza Università di Roma, esperto di epilessie e cefalee dell’età evolutiva e membro della Sinp.

– BELTRAMI (FMSI): SPORT TIENE RAGAZZI LONTANI DA DROGHE

“I ragazzi che fanno attività sportiva sono meno esposti al rischio di venire in contatto con ambienti che favoriscono l’assunzione di sostanze dopanti o droghe. Questo perché fare uso di droghe è incompatibile con un’attività sportiva effettuata correttamente”. A parlare della relazione tra sport e stili di vita sani è Gianfranco Beltrami, vice presidente della Federazione medico sportiva italiana. Purtroppo, però, “l’età dell’abbandono della pratica sportiva si sta abbassando sempre di più”, avverte Beltrami, con un conseguente maggior rischio di sviluppare dipendenze. “Non parliamo solo di droghe, ma anche di altri comportamenti meno salutari- conclude il vice presidente Fmsi- I ragazzi iniziano anche a bere e fumare, e si espongono più facilmente al rischio di dipendenze”.

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