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Castel Volturno diventa un set. Primo ciak per ‘Connection House’

Il progetto della Cultural Video Foundation Napoli e' co-finanziato con i fondi del Dipartimento della Gioventu' e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il bando "Giovani per il Sociale". Alla social fiction parteciperanno lavoratori under 35 campani e saranno coinvolti anche di attori non professionisti africani residenti nell'area

Pubblicato:22-04-2015 08:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:16

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connection_houseROMA – Primo ciak a Castel Volturno, per la social fiction ‘Connection House’ che raccontera’ la vita della comune attraverso gli occhi di Lorenzo, il protagonista della serie, interpretato da Stefano Scognamiglio. A dirigere una troupe decisamente multiculturale, con attori africani per la prima volta davanti ad una macchina da presa, il regista napoletano Vincenzo Cavallo, tornato a Napoli dopo una lunga esperienza lavorativa proprio in Africa e in Sud America. “Lorenzo rappresenta lo sguardo dell’italiano medio rispetto a Castel Volturno e a tutta l’umanita’ che la popola” cosi’ Scognamiglio, attore e socio della Cultural Video Foundation Napoli.

“Il suo approccio sara’ smarrito e diffidente, una vera e propria “discesa agli inferi”, come – continua il protagonista – abbiamo voluto intitolare questa prima puntata, ma poi scoprira’ una realta’ e un’umanita’ decisamente lontane dallo stereotipo raccontato dai mass-media e che, anzi, lo aiutera’ a crescere anche nel suo percorso di vita”. “Per questo progetto – prosegue Scognamiglio – abbiamo conosciuto tantissimi ragazzi africani: alcuni di loro li abbiamo selezionati per recitare: si tratta di attori non professionisti, ma animati da grande entusiasmo e voglia di lavorare. Il loro impegno e la loro disponibilita’ sono immediatamente emersi durante i corsi di recitazione di preparazione al set”.

Oltre che gli africani, Lorenzo incrocera’ anche la “badessa”, di fatto la vera mente della ‘Connection House’ e interpretata da Gea Martire, che con Stefano Scognamiglio ha contribuito anche alla fase di formazione degli attori non professionisti: “mi piace molto questo progetto: il tono, lo spirito, l’entusiasmo che viene dall’essere giovani e intelligenti colorando di tinte brillanti, solari, un tema duro e complesso come quello dell’integrazione degli extracomunitari in Italia. Da cittadina, e’ una problematica che mi tocca molto perche’ amo le diversita’ e ambirei a un mondo “shakerato” senza confini, da attrice mi fa felice ricoprire un ruolo che, finalmente, non somiglia neanche di striscio a quelli interpretati finora. Infine, da donna di altri tempi, mi incuriosisce e mi intimorisce il web, questo sconosciuto”. Nella prima puntata, le cui riprese proseguiranno anche a Napoli, Lorenzo, con la sua decisione di andare a vivere a Castel Volturno lascera’ di stucco papa’ Gaetano, ricco imprenditore ad un passo dal fallimento, ruolo affidato ad Enzo De Caro, che ha accettato ben volentieri il progetto, prim’ancora che il ruolo da interpretare: “dietro tutti i luoghi comuni c’e’ sempre un fondo di verita’à – commenta De Caro – Ma e’ solo sfatando quei luoghi comuni, che ci si puo’ avvicinare (almeno un po’) alla verita’. Parlarne, mostrandone i vari punti di vista e’ il primo passo proprio per demolire quegli stereotipi radicati nella mentalita’ comune, come verita’ (anziche’ come credenze). Farlo poi con leggerezza, e senza cadere nella trappola dell’anti- stereotipo a tutti costi, e’ forse l’arma pacifica piu’ potente consentita nella nostra societa’ (cosiddetta) civile”. Daniela Poggi, nel ruolo di Carla, la madre di Lorenzo, e’ una donna radical chic della Napoli bene che non accettera’ mai la scelta del figlio Lorenzo; per l’attrice savonese quasi un approdo naturale, considerando anche il suo ruolo di ambasciatrice Unicef: “progetti di questo genere sono determinanti per quello che puo’ essere il nostro futuro e con “nostro” intendo quello degli italiani piu’ tutte le persone che arrivano e continueranno ad arrivare in Italia da ogni parte del mondo. L’unica possibilita’ e’ quella di un’integrazione, culturale, sociale e politica: solo attraverso la conoscenza dell’altro, e quindi il confronto, si puo’ costruire una societa’ equa e rispettosa dei diritti di tutti. Sono felice ed orgogliosa di essere stata scelta per far parte di questo progetto nel quale metto la mia professionalita’ al servizio dei piu’ giovani”.


Nel cast anche Stefania De Francesco, Ornella Varchetta e Roberto Pappalardo, accanto a Ibra Nguirane, Florence Omorogieva, Lola Bello Durojaye, Bright Prince Akoto e Robert Aidoo, i ragazzi africani selezionati per la fiction. Le riprese della prima puntata termineranno entro il mese di aprile, mentre per maggio saranno ultimate le fasi di montaggio e post produzione; la prima puntata, dal titolo “Discesa agli Inferi” sara’ visibile on-line sul sito www.connectionhouse.it. Le altre cinque puntate saranno girate nel mese di settembre. La sceneggiatura e’ stata scritta a quattro mani dallo stesso Vincenzo Cavallo insieme con Gianluca Castaldi, quest’ultimo da anni impegnato a difesa dei diritti dei migranti del casertano e profondo conoscitore della realta’ di Castel Volturno. Collabora al progetto anche il regista e sceneggiatore Enrico Caria, nel ruolo di story editor. Il progetto della Cultural Video Foundation Napoli e’ co-finanziato con i fondi del Dipartimento della Gioventu’ e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il bando “Giovani per il Sociale” e vedra’ la partecipazioni di lavoratori under 35 campani e il coinvolgimento anche di attori non professionisti africani residenti nell’area di Castel Volturno.

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