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Sanità. Lorenzin: “A fine 2017 riforma implementata sui territori”

[caption id="attachment_1176" align="alignleft" width="300"] B. Lorenzin[/caption] ROMA - "L'8 aprile

Pubblicato:22-04-2015 14:38
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:16

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B. Lorenzin

B. Lorenzin

ROMA – “L’8 aprile del 2014 abbiamo organizzato gli Stati generali della salute per dare la traccia dell’impegno che volevamo prendere: programmazione, prevenzione e innovazione. A un anno di distanza molto è stato fatto e molto dovremo fare. Il 2014 è stato l’anno della programmazione, il 2015 quello dell’innovazione. Diamo un impulso all’agenda di tutti per arrivare alla fine del 2017 alla riforma sanitaria implementata su tutti i territori. Dobbiamo realizzare la sanità che vogliamo per non essere il terzo ma il primo Paese al mondo nella sanità”. Con queste parole il minsitro della Salute Beatrice Lorenzin ha aperto l’evento su ‘La sanità in Italia: falsi miti e vere eccellenze’ al complesso monumentale Santo Spirito in Sassia, a Roma.

Sono riuniti qui oggi esponenti delle istituzioni, del mondo scientifico, della ricerca universitaria e rappresentanti delle strutture sanitarie territoriali, insieme a cittadini e studenti per sfatare quei luoghi comuni che, in ambito sanitario, possono incidere negativamente e pericolosamente sulla salute dei cittadini. “Gli studenti sono l’arma migliore per sfatare i falsi miti e le leggende metropolitane della sanità pubblica in Italia. Perché dedicare una giornata allora ai falsi miti- chiede Lorenzin- per celebrarli e distruggerli, così da focalizzarci da oggi sui problemi reali che in questi anni ho affrontato. Ho iniziato con Stamina, l’esempio di come la disinformazione crea danni a migliaia di persone che hanno creduto in una cura miracolosa e inesistente. C’è voluto l’intervento della magistratura. Ricordo la battaglia sui vaccini, accusati di causare l’autismo, di fare male o far morire. I vaccini sono l’Abc della sanità pubblica. Noi non conosciamo più delle malattie perché siamo vaccinati, ma i virus ritornano in modo subdolo attaccando le nostre sicurezze”.

Molto pericolose quindi le false informazioni sanitarie, “perché rischiamo di spostare l’agenda politica su un dibattito ormai superato. Focalizziamoci sui problemi veri e togliamo quelli falsi dal campo. Le convinzioni sbagliate ci sono anche sull’alimentazione, gli antibiotici, l’uso dei farmaci e la sessualità. Temi spinosi- afferma Lorenzin- ma che fanno parte della salute di tutti e della quotidianità degli italiani. La salute travalica le appartenenze di genere, sociali, culturali e professionali. Diamo uno spazio forte alla cultura della scienza. Siamo un Paese a rischio analfabetizzazione scientifica. Sforziamoci ad educare alla scienza per celebrare le eccellenze”.


I Lea sono stati aggiornati, “sono la nostra vita”, chiosa Lorenzin. Un lavoro che continua: “Ora stiamo realizzando la nuova riforma delle professioni. Il 2015 si è aperto con due buone notizie: il malato di Ebola guarito in Italia, il Fondo per i farmaci innovativi, 1 miliardo di euro per curare i malati di epatite C. Stiamo affrontando anche la riforma degli enti vigilati. Non dimentichiamo quello che e successo nel Mediterraneo- rimarca- una ecatombe, milioni di persone che si muovono dosperate. Un tema legato alla sanità pubblica, basti pensare che l’anno scorso, con Mare nostrum, abbiamo visitato e vaccinato più di 100 mila persone in pochi mesi. Sforzi italiani straordinari dal punto di vista sanitario”.

Cose da fare ce ne sono ancora: “Risolvere il gap che continua ad esserci tra le Regioni nel piano di rientro. Non ci possono essere 20 sanità diverse. La nostra salute non può dipendere nel luogo dove nasciamo. Il Patto della salute e la riforma degli enti vanno proprio nella direzione di porre fine a questa disparità, per rendere sostenibile il sistema sanitario nei prossimi 15 anni. Non è possibile che mezza Italia arranchi e l’altra metà sia al top. È un tema di capacità gestionale. È passata in commissione- fa sapere il ministro- ed è ora in aula la riforma sui direttori sanitari”.

In ultimo il Fondo sanitario: “È un falso mito che in Italia si spenda troppo per la sanità. È un falso mito che spendiamo troppo in farmaci, noi abbiamo il prezzo più basso in Europa. È un falso mito che la sanità non funzioni- conclude Lorenzin- Il Fondo sanitario è legato al Pil, e una percentuale che dobbiamo aumentare. Come affrontare la sfida? Con i conti in ordine, la qualità dei servizi e tenendo il sistema a rigore”.

LORENZIN: NOSTRO SISTEMA HA CONTROLLI TRA I PIU’ SEVERI – “Invece di seguire l’evidenza scientifica molti seguono delle leggende metropolitane… False verità che mettono a rischio la salute delle persone“. Così Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, parlando ai giornalisti a margine del convegno promosso dal suo ministero sui ‘Falsi miti e vere eccellenze’ nella sanità in Italia. “Le false verità in sanità sono pericolosissime perché oltre a mettere a rischio la salute spostano l’attenzione decisionale da quelli che sono i temi veri a questioni che magari sono state risolte da 15 anni o marginali”. Il ministro lancia l’allarme sulla rete: “Internet è pieno di informazioni false e senza fondamento e questo a volte comporta un orientamento dei cittadini non corretto”. Anche oggi si parla di sequesto di carne contraffatta… “Significa che il nostro sistema di controlli funziona, i Nas fanno milioni di accertamenti l’anno, abbiamo un sistema tra i più severi al mondo, purtroppo si trova sempre qualcuno che vuole sciacallare sul nostro bene primario: il nostro cibo, la nostra salute”.

PICCINNO (NAS): “ATTENTI AD ACQUISTARE FARMACI FALSI” – Pochi giorni fa l’ultima vittima, una ragazza avvelenata da ‘falsi’ farmaci dimagranti acquistati sulla rete. Giovani a rischio? “I Nas dei Carabinieri- spiega il comandante, generale Cosimo Piccinno, in una videointervista alla Dire- da sempre monitorano la rete ma molte volte i provider dei siti che vendono farmaci ‘falsi’ sono all’estero… Stiamo cercando di limitare i danni, ma questi danni si possono limitare soltanto con tanta informazione. Non si devono comprare farmaci in internet, abbiamo una filiera legale che permette di comprare ogni sorta di medicina. Non bisogna comprare sulla rete, soprattutto non bisogna prendere sostanze per anoressia, pillole blu e altri colori che mettono a rischio non solo gli organi sessuali ma la salute in generale”. Ai giovani, chiude il generale Piccinno “rivolgo un appello: evitate l’ansia della prestazione ed evitate l’ansia della bellezza legata all’anoressizzante, che spesso porta alla morte”.

FEDERALIMENTARE: INDUSTRIA INVESTE 2,6 MLD IN SICUREZZA – “L’Italia vanta un’industria alimentare al top per severità e numerosità dei controlli sui prodotti: il 2% del fatturato, oltre 2,6 miliardi di euro, è impegnato infatti ogni anno solo per garantire la sicurezza alimentare e gli standard di qualità dei prodotti”. Così Luigi Scordamaglia, presidente Federalimentare, intervistato dall’agenzia Dire a margine del congresso sui falsi miti della sanità in Italia, organizzato dal ministero della Salute, in corso a Roma.

“Ogni anno sono oltre 720mila le visite ispettive nelle aziende- ha proseguito Scordamaglia- per controlli ufficiali su sicurezza e qualità dei prodotti da parte delle autorità preposte, cui si aggiungono le attività di verifica permanenti da parte di 5mila veterinari pubblici (il più alto numero in Europa), che assicurano presenza e controlli costanti negli impianti delle filiere zootecniche”. Secondo il presidente di Federalimentare, quindi, Expo 2015 sarà “un’occasione per mostrare al mondo il modello alimentare italiano un contesto in cui valorizzare il nostro sistema pubblico-privato di sicurezza alimentare unico ed efficiente”.

I dati ufficiali parlano di circa un 8% del fatturato complessivo, pari a ben 10 miliardi di euro investiti in ricerca, sviluppo e innovazione. “A questo- ha concluso Scordamaglia- si aggiunge l’impegno con le istituzioni di favorire corretti modelli di consumo: in 5 anni l’industria italiana ha migliorato il profilo nutrizionale di oltre 4mila prodotti, mentre in 10 anni ne abbiamo riporzionati altri 3.600. Il settore aiuta dunque il consumatore a compiere scelte consapevoli”.

VILLANI: NELL’INFANZIA NON HA SENSO LA PAROLA DIETA – È importante che i bambini abbiano stili di vita corretti. Oggi a Roma si parla anche dei falsi miti dell’alimentazione e le diete nell’infanzia, e a chiarire le idee è Alberto Villani, direttore Uoc di Pediatria generale dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, nonché vicepresidente della Società italiana di pediatria (Sip). “Si parla di tante cose, molto complesse e sofisticate, ma un bambino per stare bene in salute deve dormire un numero adeguato di ore, deve andare al bagno regolarmente e si deve alimentare correttamente. La parola dieta, tranne nei casi in cui c’è una situazione eccessiva di peso, non ha senso”.

Il minore quindi “si deve alimentare con intelligenza, rispettando delle regole: mangiare ai pasti principali, assumere giuste quantità di cibo e variare quanto più possibile la dieta, inserendo tutto e soprattutto frutta e verdura. In Italia abbiamo la dieta Mediterranea, cerchiamo di conservarla”.

LENZI: 80% PATOLOGIE IN ANDROLOGIA DERIVA DA TABÙ – “Più dell’80% delle patologie andrologiche dell’adulto derivano da problematiche dell’infanzia o della prima giovinezza. Se facessimo una politica di prevenzione e di cultura su queste patologie, traumi, infezioni, ritensione testicolare, varicocele e quanto altro, preverremmo almeno il 50% delle problematiche di infertilità e sessualità dell’adulto”. Lo afferma, intervistato dall’agenzia Dire, Andrea Lenzi, ordinario di Endocrinologia alla Sapienza di Roma, presente al congresso sui falsi miti della sanità in Italia organizzato dal ministero della Salute.

“Abbiamo notato che il problema della comunicazione sul tema della fertilità in età adulta, relativa alle patologie maschili dell’apparato genitale non è dei giovani, ma del mondo degli adulti- sottolinea il medico- che trasmette insicurezza ai giovani. L’adolescente in età puberale e il giovane adulto cominciano ad informarsi dal compagno di banco o da internet.  Hanno la certezza che queste informazioni non sono buone, ma non hanno altre fonti. Spesso i genitori non hanno la capacità di dialogo o la cultura per poter dare risposte”.

Il ministero e La Sapienza hanno quindi messo a punto un progetto: ‘Amico andrologo’, anche in rete, per raggiungere i ragazzi nelle scuole. “Abbiamo appreso dai giovani i loro interessi e li abbiamo informati sui falsi miti sulla parte andrologica, derivanti da tabù e racconti. Abbiamo dato quindi- conclude- forti messaggi di prevenzione”.

SITI: I VACCINI SONO SOLO 1,2% DI SPESA FARMACEUTICA – “I vaccini sono la seconda scoperta dopo l’acqua potabile per la riduzione delle malattie. Dal punto di vista economico, costano l’1,2% di tutta la spesa farmaceutica. Cinque euro a persona all’anno. Un mercato molto piccolo che può dare risultati ottimi in termini di vantaggi sanitari, sociali ed economici. La prevenzione porta risparmi”. Ne è convinto Carlo Signorelli, presidente della Società italiana igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti).

“Il vaccino anti-influenzale costa 1 euro a persona e porta a un risparmio di 10 euro di ospedalizzazione. Tutti i vaccini registrati sul mercato- sottolinea l’esperto- hanno prove di efficacia e sicurezza. Il ministero della Salute sta cercando di aggiornare i calendari, uniformandoli in Italia”.
Signorelli conclude: “I vaccini sono vittime del loro successo. Non ci sono più malattie e cala l’attenzione. Il mondo scientifico sia più attento ad una comunicazione corretta”.

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