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Dall’elettrico alla sicurezza, ecco il Forum Automotive a Milano

Veicoli elettrici, sostenibilità e sicurezza stradale: sono alcuni dei temi di cui si è parlato al Forum Automotive in corso a Milano

Pubblicato:22-03-2022 14:13
Ultimo aggiornamento:22-03-2022 14:18
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di Nicolò Rubeis

MILANO – Una mobilità che cambia, le nuove tecnologie, i veicoli elettrici, la sostenibilità. E ancora la transizione energetica e la sicurezza stradale. Si è parlato di tutto questo durante il FORUMAutoMotive, organizzato oggi a Milano all’hotel Enterprise, in corso Sempione. Se è vero che la motorizzazione elettrica è quella che in futuro prevarrà, gli automobilisti, giovani e non, sono abbastanza informati? Non a caso uno specifico panel del Forum discute proprio su questo. “La mobilità che cambia: gli italiani nel caos. Occorre informare e formare“, il titolo del dibattito a cui ha partecipato, tra gli altri, Emilio Patella, il segretario nazionale Autoscuole Unasca: “I ragazzi sono molto più informati degli adulti- comincia Patella- l’elettrico è la loro vita quotidiana, dal telefonino all’e-bike”. Insomma, “non è un problema di informazione ma di formazione”, e per questo “dobbiamo insegnare a guidare correttamente le auto a motore termico o quelle alternative“. E comunque “guidare 50 anni fa era molto più facile”, oggi, secondo Patella, “la circolazione è molto più complessa”.

“L’OBIETTIVO È EDUCARE I GIOVANI AD UNA GUIDA SEMPRE PIU’ SICURA”

Il presidente di Dekra Italia, Toni Purcaro, sottolinea come la sua azienda da anni fa iniziative per la sicurezza stradale, anche per gli anziani. Per loro “stiamo chiedendo l’armonizzazione delle regole per il rinnovo della patente, quando si arriva a una certa età”, continua Purcaro che ragiona poi sulla guida dei giovani neopatentati, “che sono i principali utilizzatori delle nuove tecnologie della mobilità”. L’obiettivo, ad ogni modo, “non è reprimere, sarebbe sbagliato, ma educare” i ragazzi e le ragazze per una guida sempre più sicura, dato che “l’incidentalità stradale è la prima causa di morte giovanile”. Guardando al futuro “stiamo andando verso una notevole integrazione dello scambio delle informazioni”. E comunque “il tema della sostenibilità non fa solo riferimento all’industria e al prodotto, visto che il mondo della finanza si è già schierato in tal senso”. Per questo “la cosa fondamentale che mi sento di dire è che queste non devono essere scelte ideologiche”. Infatti, come spiega Purcaro, “c’è una transizione che ha dei costi, molto importanti, che bisogna sostenere in un arco di tempo che sia ragionevole”.


IL TEMA INCENDI PER VEICOLI ELETTRICI O IBRIDI

La parola passa poi a Claudio Cangialosi, direttore di SicurAUTO.it: “Abbiamo fatto un’inchiesta sugli incendi per i veicoli elettrici o ibridi- racconta- e abbiamo visto come i vigili del fuoco non siano pronti“. Anche qui si torna al tema della formazione, per tutti. Ci sono “rischi altissimi”, che aumentano di più all’interno dei parcheggi, come era successo in passato con le auto Gpl, per non parlare del fatto che “con l’incendio vengono emessi una serie di gas nocivi”.
Fabrizio Guidi, presidente di AsConAuto, riflette sul fatto che in passato le persone, per acquistare una macchina, spesso e volentieri “si sono affidate a tutta una serie di consulenze, dal meccanico sotto casa alla concessionaria”. Un processo naturale “che il mercato ha dovuto adeguare rispetto al fatto che si doveva sempre inquinare meno”. Su questa cosa, secondo Guidi “si è inserita una forzatura politica e demagogica”, per cui “il futuro sarebbe stato uno e uno soltanto”. Certo, “l’elettrico ha tutto il diritto di stare nel mercato e potrà essere una delle soluzioni- conclude- ma partendo dal presupposto che chiunque ha il diritto di comprare la macchina che vuole e quella che può permettersi”.

PURCARO: TECNOLOGIE E 5G PER GUIDA PIU’ SICURA

“Oggi tutti i veicoli di nuova immatricolazione, specie quelli di segmento medio alto, hanno già dei dispositivi di assistenza alla guida, come la frenata assistita, l’allerta in caso di guida da troppo tempo o il radar per il mantenimento automatico della distanza. Strumenti che aiutano molto: il passo successivo è quello che consentirà ai diversi veicoli di dialogare tra di loro e con la strada”.
Parlando con la ‘Dire’ a margine del FORUMAutoMotive organizzato oggi a Milano, il presidente di Dekra Italia, Toni Purcaro, fa il punto sulla mobilità che cambia e sulla sicurezza alla guida, specie per quanto riguarda le sfide che ha davanti il comparto automobilistico. Le tecnologie saranno fondamentali per migliorare le condizioni di sicurezza dei veicoli. “Se stiamo andando verso una destinazione e ci sono cattive condizioni meteo oppure c’è un incidente- fa un esempio Purcaro- il veicolo ci può informare grazie alla connessione e alle informazioni che vengono scambiate”. E da questo punto di vista “il 5G, che riguarda la connessione dei mezzi con altri oggetti, ci aiuterà moltissimo“. In ogni caso, l’infrastruttura, e quindi la strada o i sistemi di ricarica per i veicoli elettrici, è la componente della sicurezza che, secondo il presidente di Dekra Italia, richiederà più tempo per essere sviluppata. Il tutto con un occhio di riguardo “per quella che è la sicurezza delle informazioni”.
Perché “è vero che il veicolo e i diversi oggetti, inclusa la strada, si scambieranno informazioni- conclude Purcaro- ma è importante che siano scambiate in sicurezza. Per questo la cybersecurity assume un ruolo centrale“.

PURCARO: MENO INCIDENTI? BUONE PRATICHE E REGOLE ARMONIZZATE

Rendere realtà la ‘Vision Zero’, ossia azzerare il numero di morti e feriti causati da incidenti stradali, è possibile? “Ci si riesce innanzitutto, come facciamo da oltre 15 anni, diffondendo quelle che sono le migliori pratiche per la sicurezza stradale tra i diversi Paesi, non solo europei: questo aiuta molto a imparare velocemente da chi ha fatto prima e meglio”, risponde Toni Purcaro, presidente di Dekra Italia, azienda che si occupa di testing, ispezione e certificazione, in particolare nel settore automobilistico.

Per realizzare la ‘Vision Zero’, obiettivo europeo, c’è anche il tema del comportamento: “Perché non bisogna dimenticare- aggiunge Purcaro- che è questa la principale causa di incidenti oggi, meno dell’infrastruttura- come la strada- o della tecnologia”.
Ad ogni modo, sul tema “il dialogo è aperto” in Europa, e la volontà di migliorare gli standard di sicurezza “è già una realtà importante, basta vedere come si è abbassato negli ultimi anni il numero di incidenti e morti”. Secondo Purcaro, in quest’ottica “l’armonizzazione delle diverse normative a livello europeo potrebbe ancora meglio contribuire a rendere la circolazione non solo più sicura ma anche più semplice”. Infatti, basti pensare “ai tempi dell’effettuazione della revisione auto, quelli per il rinnovo della patente o l’armonizzazione delle diverse normative, anche assicurative, per l’eventuale immissione in circolazione dei veicoli a guida autonoma”. Insomma “gli spazi di semplificazione sono tanti”, conclude Purcaro.

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