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Tg Ambiente, edizione del 22 marzo 2022

Si parla di tutela foreste, acqua e maxi sequestro di avorio

Pubblicato:22-03-2022 14:39
Ultimo aggiornamento:22-03-2022 14:39

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WWF: FORESTE ALLEATE SALVA-CLIMA, MA LE ‘MANGIAMO’

Le foreste sono a livello globale il secondo maggior serbatoio di carbonio dopo gli oceani: trattengono complessivamente ben 861 miliardi di tonnellate di carbonio e ogni anno assorbono circa un terzo delle emissioni antropiche di CO2, evitandone l’accumulo in atmosfera, oltre a fornire altri servizi connessi con il clima come la produzione di ossigeno e la regolazione delle piogge. Servizi cruciali che risultano compromessi quando le foreste vengono distrutte o degradate. Peggio, visto che gli alberi sono costituiti per circa il 20% del proprio peso da carbonio, parte della CO2 assorbita dalle foreste con la fotosintesi viene riemessa in atmosfera quando gli alberi vengono tagliati. Per questo la deforestazione rappresenta la seconda fonte umana di emissione di anidride carbonica, con ben 8 miliardi di tonnellate ogni anno dal 2000 ad oggi, lasso di tempo in cui è stato perso ben il 10% della superficie forestale mondiale. Lo denuncia il nuovo report WWF, pubblicato in occasione della nella Giornata internazionale delle foreste. Tutelarle è quindi indispensabile per il futuro dell’umanità, della biodiversità e dell’intero Pianeta, e ognuno di noi può contribuire. Infatti, avverte il report del WWF, quasi il 90% della deforestazione a livello globale è dovuto all’espansione dell’agricoltura, e gli allevamenti di bovini insieme alle coltivazioni di palma da olio, soia, cacao, gomma, caffè e legno sono stati responsabili tra il 2001 e il 2015 del 57% della deforestazione connessa con l’attività agricola. Il problema ci riguarda da vicino, visto che l’Unione europea è il secondo maggiore importatore al mondo di questi prodotti, generando con le sue abitudini di consumo enormi impatti sulle foreste tropicali di tutto il Pianeta. Insomma, “stiamo letteralmente ‘mangiando’ le foreste del Pianeta, amplificando così gli impatti del cambiamento climatico”, avverte Isabella Pratesi, direttore Conservazione del WWF Italia.

ACQUA, ISTAT: VA PERSO OLTRE 1/3 DI QUELLA IMMESSA IN RETE

Nel 2020 sono andati persi 41 metri cubi al giorno per km di rete idrica nei capoluoghi di provincia e città metropolitane, il 36,2% dell’acqua immessa in rete, in lieve calo rispetto al 37,3% del 2018. Lo dice l’Istat nel report diffuso in occasione della Giornata mondiale dell’acqua e relativo agli anni 2019-2021. Sono 236 i litri per abitante erogati ogni giorno nelle reti di distribuzione dei capoluoghi di provincia/città metropolitana, ma in 11 Comuni capoluogo di provincia/città metropolitana, tutti nel Mezzogiorno, sono state adottate misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua. Importante però è tutto il ciclo dell’acqua: nei 21 Comuni capoluogo di Regione e Provincie autonome, dove vivono 9,7 milioni di abitanti, il 94,7% della popolazione residente risulta allacciata alla rete fognaria pubblica, indipendentemente dalla disponibilità di impianti di trattamento delle acque reflue urbane, ma il servizio pubblico di fognatura è assente per 514mila residenti nei capoluoghi e sono 605mila i residenti nei Comuni capoluogo di regione e provincia autonoma non collegati al servizio pubblico di depurazione nel 2020. Nel 2021 l’86% delle famiglie si dichiara soddisfatto del servizio idrico e la quota di famiglie che nel 2021 non si fidano a bere acqua di rubinetto è del 28,5%, era il 40,1% nel 2002. La spesa media mensile delle famiglie per la fornitura di acqua nell’abitazione nel 2020 è di 14,68 euro, 12,56 euro la spesa media mensile per acqua minerale e nel 2019 prosegue la tendenza all’aumento dei prelievi di acque minerali naturali nel Paese, in atto da alcuni anni.

ACQUE REFLUE DEPURATE IRRIGANO CAMPI, PROTOTIPO ENEA

La Giornata mondiale dell’acqua ricorda l’importanza di risparmiare questa preziosa risorsa. Ecco quindi un prototipo tecnologicamente avanzato in grado di depurare le acque reflue e utilizzarle per irrigare e fertilizzare i campi coltivati, con benefici in termini di maggiore disponibilità idrica, apporto di nutrienti, riduzione dei concimi chimici, sostenibilità ambientale e qualità della filiera depurativa. Lo hanno sviluppato ENEA e Università di Bologna, in collaborazione con Gruppo Hera e Irritec. Il prototipo dimostrativo è stato realizzato presso l’impianto di depurazione Hera a Cesena ed è stato testato su un campo sperimentale con 120 colture di cui 66 piante di pesco e 54 di pomodoro da industria. I risultati raccolti a valle della fase sperimentale confermano la qualità delle acque depurate a fini agricoli. Secondo studi recenti, nel nostro Paese i prelievi pro capite di acqua dolce per uso agricolo rappresentano circa il 50% del fabbisogno idrico totale. Inoltre, i sempre più frequenti fenomeni di carenza idrica dovuti ai cambiamenti climatici pongono a serio rischio oltre un terzo della produzione agricola nazionale, con danni alla quantità ed alla qualità dei raccolti, mediamente nell’ordine di un miliardo di euro all’anno.


CARABINIERI CITES, MAXI SEQUESTRO DI AVORIO A PARMA

Operazione del Nucleo Carabinieri Cites a ‘Mercanteinfiera’, alle Fiere di Parma: sequestrati 172 oggetti in avorio da zanne d’elefante e denunciate 11 persone. Il valore del materiale posto sotto sequestro supera i 200.000 euro. Tra gli oggetti uno scettro ecclesiastico intarsiato in vendita a 40.000 euro, marotte da giullare a 15.000 euro, un pettine in avorio lavorato a 4.000 euro, una zanna lavorata a 15.000 euro poi numerose sculture in avorio, crocifissi e oggetti di vario genere. Dagli accertamenti è emerso che i pezzi d’antiquariato, derivanti dalle zanne di elefante, sarebbero tutti privi della documentazione necessaria per la detenzione e la vendita. Se ciò fosse confermato, si tratterebbe di un reato per il quale è previsto l’arresto da 6 mesi a 2 anni e un’ammenda da 15.000 a 150.000 euro. L’avorio, infatti, è sottoposto alla tutela della CITES, la Convenzione di Washington che disciplina il commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, la cui messa in vendita senza la necessaria documentazione configura ipotesi di reato.

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