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Papa Francesco telefona a Zelensky, che lo invita in Ucraina

"Il Santo Padre ha chiamato il presidente Volodymyr Zelensky" e ha avuto luogo "un colloquio molto promettente"

Pubblicato:22-03-2022 11:46
Ultimo aggiornamento:22-03-2022 16:48

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ROMA – Papa Francesco ha telefonato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che lo ha invitato a recarsi in Ucraina. Lo scrive su Twitter Andrii Yurash, ambasciatore ucraino presso la Santa Sede. Domenica, dopo l’Angelus, il Pontefice era tornato a invocare la fine delle ostilità.

“Nuovo visibile gesto di sostegno all’Ucraina di Papa Francesco”, scrive Yurash, “il Santo Padre ha chiamato il presidente Volodymyr Zelensky” e ha avuto luogo “un colloquio molto promettente. Il Papa ha detto che sta pregando e facendo tutto il possibile per la fine della guerra”. Zelensky “ha ribadito che Sua Santità è l’ospite più atteso in Ucraina”, aggiunge l’ambasciatore.

AMBASCIATORE UCRAINO SANTA SEDE: “VISITA PAPA SAREBBE FONDAMENTALE”

“Spero che Papa Francesco accolga l’invito del presidente Zelensky. Sicuramente una visita del Santo Padre in Ucraina sarebbe estremamente importante, proprio per dare supporto al nostro Paese in questa tragedia“. Lo ha detto a Sky Tg24 Andriy Yurash, ambasciatore ucraino presso la Santa Sede.


“La comunità cattolica in Ucraina è molto grande e forte – ha proseguito il diplomatico – quindi questo non sarebbe soltanto un gesto per questa parte, intendo la comunità cattolica, ma per l’intera società e per tutto il Paese. In numeri concreti la comunità cattolica rappresenta circa il 10% della popolazione ucraina, tuttavia penso che il sostegno al Santo Padre sia molto più alto nel Paese, siamo intorno al 44%. E questo”, ha puntualizzato l’ambasciatore, è un dato che si riferisce a prima “dell’inizio della guerra. Penso dunque che qualunque gesto, qualunque messaggio dalla Santa Sede, e in particolare dal Papa, avrebbe un valore grandissimo, sarebbe molto apprezzato dalla società ucraina, dai leader politici, ed anche dai credenti e non”.

Sarebbe fondamentale se il Santo Padre potesse davvero andare a Kiev. In queste circostanze – ha sottolineato Yurash – qualunque possibile messaggio che riceviamo e riceveremo dal Vaticano sarà di grande valore per tutta la società”.

“DA MOSCA RICHIESTE IRREALISTICHE”

A proposito del conflitto con Mosca che va avanti ormai dal 24 febbraio, l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede ha dichiarato: “Da parte dei russi non vediamo nessun gesto che possa essere a favore di una vera percezione della realtà, né vediamo alcun gesto mirato a porre davvero fine a questa situazione terribile. È stato ripetuto diverso volte che il Vaticano è pronto a dare il suo contributo per favorire le trattative tra la Russia e l’Ucraina, e non appena sarà possibile dei rappresentati ucraini verranno qui presso la Santa Sede, ma adesso la cosa più importante è fare pressione sulla parte russa affinché abbiano, in qualunque modo, un approccio costruttivo perché, al momento, Mosca sta continuando a porre delle richieste assolutamente irrealistiche al nostro Paese”.

“A tutti deve essere chiaro che questa non è un’operazione militare come qualcuno, fin dall’inizio, ha cercato di dire – ha osservato il diplomatico ucraino – . È una guerra terribile, è un massacro, con migliaia di persone che sono già rimaste uccise. Comprendendo questa realtà, e come detto anche due settimane fa proprio dopo le preghiere della domenica, lo stesso Papa ha affermato che questa non è un’operazione militare ma una vera guerra. In questa circostanza il Santo Padre sta cercando una via per fermare il conflitto, ed è pronto a partecipare in qualunque forma che possa portare ad una possibile fine della guerra”.

In termini di possibile organizzazione delle trattative fra i due Paesi “vediamo un ruolo molto importante della Santa Sede – ha aggiunto Yurash – Di fatto il Papa, durante discorsi ufficiali o altri impegni, ha sempre detto qualcosa sulla situazione in Ucraina. Si è sempre rivolto ai leader più importanti”.

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