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Bruxelles, parla la funzionaria Ue: “Non fermiamo la normalità”

"Sarebbe come darla vinta agli attentatori"

Pubblicato:22-03-2016 15:23
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:26

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ueFIRENZE – “Non ho avuto pausa finché non ho saputo che tutti i miei amici stavano bene. Ora sono tranquilla. Soprattutto non voglio che la normalità si blocchi per troppo tempo. Sarebbe come darla vinta agli attentatori“. E’ la testimonianza di una funzionaria Ue a Bruxelles, italiana e toscana, raggiunta dalla ‘Dire’ e che preferisce che il suo nome non sia divulgato.

Il suo ufficio dista circa 300 metri da Maelbeek, la fermata della metro dove la terza esplosione degli attentati di stamane nella capitale belga ha ucciso una ventina di persone. “Appena arrivata in ufficio- racconta- ho saputo delle due bombe all’aeroporto. Poi dalla finestra, circa un’ora dopo le prime esplosioni, ho visto del fumo uscire dalla fermata della metropolitana e l’arrivo dei soccorsi. Lo schianto, però, non l’ho sentito”.

Che sta succedendo ora? “Prima siamo stati in ufficio, in attesa. Ora ci stanno evacuando. In questo momento, però, in realtà mi sto preoccupando per chi è in Italia, la famiglia, gli amici. Anche perché, e mi riferisco a quel che è successo dopo gli attentati di Parigi, tv e giornali italiani hanno amplificato tutto. E invece qui, fino ad oggi, la vita stava procedendo normalmente. Certo, con più controlli in strada, più polizia. Dopo questi attentati immagino sarà più dura”. E i colleghi o le colleghe? “Chi ha figli era chiaramente più agitato. Quando hanno appreso che tutti i cari stavano bene, la situazione si è tranquillizzata. La paura, poi, è sempre soggettiva”.


di Diego Giorgi

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