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43 borse di studio nate dagli ideali di Luca Attanasio

L'iniziativa in ricordo dell’Ambasciatore ucciso due anni fa nella Repubblica Democratica del Congo è promossa da fondazione Mama Sofia

Pubblicato:22-02-2023 19:00
Ultimo aggiornamento:23-02-2023 14:09
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luca attanasio
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ROMA – A due anni dall’uccisione dell’ambasciatore Luca Attanasio, che ha perso la vita in un agguato nella Repubblica Democratica del Congo, insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e al loro autista Mustapha Milambo, il Segretario generale della Farnesina, Ettore Francesco Sequi, ha partecipato all’evento di lancio del bando per le borse di studio “Luca Attanasio” promosso dalla Fondazione Mama Sofia, insieme ai rappresentanti delle Amministrazioni interessate: Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il Sistema educativo di Istruzione e Formazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito e a Gianluigi Consoli, Direttore Generale dell’Internazionalizzazione e della Comunicazione del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Erano presenti in collegamento da Kinshasa, si riferisce in una nota, anche l’ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo, Alberto Petrangeli, e Zakia Seddiki Attanasio.

La Fondazione Mama Sofia offrirà 43 borse di studio, sotto il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Ministero dell’Università e della Ricerca, per l’iscrizione a un corso di laurea triennale o magistrale presso l’Università eCampus e per altrettanti corsi abilitanti di italiano.


SEQUI: “LUCA HA INDICATO AI DIPLOMATICI DI DOMANI IL PIÙ ALTO ESEMPIO”

L’ambasciatore Sequi ha sottolineato come il progetto – presentato a dicembre 2022 in occasione della XV Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia nel mondo, alla presenza del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani – si inserisca “nell’ambito dello sforzo della Farnesina volto a promuovere l’attrazione di talenti stranieri in Italia e la valorizzazione all’estero del modello formativo italiano. Ciò anche con lo scopo di consolidare rapporti di cooperazione mutuamente vantaggiosi coi Paesi del Sud del mondo e sostenere lo sviluppo locale delle giovani generazioni. Tutto questo è anche il frutto dell’eredità morale e spirituale di Luca, che col suo impegno al servizio del nostro Paese e delle comunità straniere che incontrava ha indicato ai diplomatici di domani il più alto esempio di dedizione allo Stato e fedeltà ai più nobili ideali e valori umani”. 

ZAKIA SEDDIKI ATTANASIO: “I GIOVANI DI 12 NAZIONI AVRANNO LA POSSIBILITÀ DI REALIZZARE I PROPRI SOGNI”

Secondo Zakia Seddiki Attanasio, “l’eredità di Luca è un modello per i nostri giovani, perché con umanità e semplicità portava avanti i suoi ideali di pace, giustizia e solidarietà tra i popoli. Gli stessi ideali alla base di questo progetto di 43 borse di studio in lingua italiana, destinate ad altrettanti giovani di 12 nazioni, per dare loro la possibilità di realizzare propri sogni, impegnandosi a realizzarli. In questo secondo anniversario della sua scomparsa, ho deciso di tornare in Congo, il luogo della tragedia, ma anche quello in cui io e mio marito abbiamo creato un rapporto umano forte con bambini e donne in difficoltà, per dare un messaggio di continuità. Da qui, rivolgo un pensiero di affetto e vicinanza alle popolazioni colpite dal conflitto in Ucraina e a tante vite umane piagate da ogni forma di aggressione in Africa, Medio Oriente e in Asia: restare indifferenti equivale a essere complici di chi ha provocato tali ingiustizie. Il mio augurio è che in un futuro non molto lontano la guerra cessi di essere considerata una soluzione o una possibilità di vittoria perché nasce e termina, sempre, come una sconfitta”.

PALUMBO: “CI VUOLE UN VILLAGGIO PER FAR CRESCERE UN BAMBINO”

La Capo Dipartimento per il Sistema educativo di Istruzione e Formazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Carmela Palumbo, ha evidenziato che “l’istruzione è uno strumento formidabile, forse il più potente, per combattere la povertà e la violenza” e “per garantire concrete prospettive per il futuro ai giovani, soprattutto quelli più svantaggiati”. Ha inoltre ricordato il proverbio africano “ci vuole un villaggio per far crescere un bambino e per accompagnarlo verso l’età adulta. Questo significa che per far sviluppare il pieno potenziale dei giovani di tutto il mondo è sempre più necessaria un’alleanza e una responsabilità condivisa tra le comunità e le istituzioni” come aveva ben chiaro Attanasio.

CONSOLI: “L’AMBASCIATORE OGNI GIORNO VEDEVA OPPORTUNITÀ PER AIUTARE”

Per Gianluigi Consoli, Direttore Generale dell’Internazionalizzazione e della Comunicazione del Ministero dell’Università e della Ricerca, “l’ambasciatore Attanasio testimonia l’impegno di un uomo che ogni giorno vedeva intorno a sé un’opportunità per aiutare le persone. Un uomo che considerava il proprio lavoro un servizio votato al paese che lo ospitava, oltre che all’Italia. Le borse di studio, intitolate alla sua memoria, daranno l’opportunità a giovani studenti di consolidare le proprie conoscenze nel contesto del sistema italiano di Alta Formazione e costruirsi un futuro professionale e questo sarà il più bel tributo all’umanità e alla dedizione alle persone che hanno connotato l’attività di Attanasio”.

LOVITO: “L’ITALIA È NOTA PER LA SUA ECCELLENZA ACCADEMICA”

Il Direttore Generale dell’Università eCampus, Alfonso Lovito, ha dichiarato “l’Italia è nota per la sua storia, l’arte e la cultura, ma anche per la sua eccellenza accademica. Attraverso questa iniziativa potremo fornire l’opportunità di accedere al nostro patrimonio formativo a studenti che non ne avrebbero avuto la possibilità. Queste borse di studio hanno per noi un significato simbolico importante, perché sono dedicate a Luca Attanasio, fiero rappresentante delle istituzioni italiane e grande esempio per i nostri giovani. Siamo sicuri che questa esperienza di studio avrà un impatto positivo e duraturo sulla vita dei ragazzi e che li aiuterà a realizzare il futuro che desiderano”.

BRAMANTI: “PER NOI È L’OPPORTUNITÀ DI TESTIMONIARE IL NOSTRO IMPEGNO”

Per Placido Bramanti, presidente di Vexavit Italia, “sostenere questo progetto rappresenta l’opportunità di testimoniare concretamente il nostro impegno a essere un’azienda a servizio delle persone, non solo attraverso le tecnologie innovative che sviluppa ma anche attraverso l’adesione a progetti di alto valore sociale. Vexavit è nata in Svizzera lo stesso paese in cui Luca Attanasio ha mosso i primi passi della sua brillante carriera diplomatica, ciò rappresenta per noi motivo in più per essere vicini alla Fondazione Mama Sofia che ne porta avanti l’eredità morale e i valori”.

All’evento, tenutosi presso la Sala Attanasio della Farnesina, hanno preso parte anche Carlo Lo Cascio, Vice Segretario Generale del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Lidia Dimasi, Responsabile Relazioni istituzionali dell’Anpit (Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario) e altri rappresentanti della Fondazione Mama Sofia e del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Esso si inserisce all’interno di una serie di iniziative organizzate dalla Farnesina per ricordare la figura di Attanasio.

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