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“Vedere oltre” con Luigi Ghirri, in mostra in tre città le sue immagini senza tempo

L'Emilia-Romagna celebra il fotografo a 30 anni dalla sua scomparsa con una serie di eventi che attraverseranno le città di Reggio Emilia (lui nacque a Scandiano), Parma e Modena

Pubblicato:22-02-2022 17:44
Ultimo aggiornamento:24-02-2022 12:29
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BOLOGNA – La via Emilia si riunisce per celebrare Luigi Ghirri, maestro della ‘nuova’ fotografia d’autore scomparso prematuramente 30 anni fa, con uno sguardo all’attrazione turistica. Lungo tutto il 2022, infatti, in maggio all’autore delle “esplorazioni sulla via Emilia” si svilupperà una programmazione di eventi articolata sulle città di Reggio Emilia, Parma e Modena, promossa con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Apt Servizi Emilia-Romagna, anche attorno al neonato Premio Ghirri d’intesa con gli eredi. Si parte con tre esposizioni che aprono le porte di collezioni e archivi, come quelli della Fototeca della biblioteca Panizzi e degli eredi Luigi Ghirri a Reggio Emilia, della Fondazione Modena Arti Visive a Modena, dello Csac dell’Università di Parma.

STEFANO ACCORSI E IL VIDEO OMAGGIO

E in tutto questo Stefano Accorsi, testimonial e ambassador dell’Emilia-Romagna, sarà protagonista di un video in omaggio all’artista e alla sua terra. Si tratta del cartellone di “Vedere Oltre”, così come lo ribattezza la Regione, che per la prima volta in questo ambito “mette in collaborazione le nostre tre città, invece che in competizione”, sorride l’assessore alla cultura di Modena, Andrea Bortolamasi, oggi al lancio dell’iniziativa nella sede della Regione a Bologna.

REGGIO EMILIA

Ogni città, in sostanza, offrirà il suo contributo in momenti e modi diversi, nella cornice però di un programma condiviso. Si parte da Reggio, terra nativa di Ghirri, che era originario di Scandiano. La la sezione di fotografia di Palazzo dei Musei ricorderà l’artista con la mostra dal titolo: “In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in miniatura e nuove prospettive”, a cura di Ilaria Campioli, Joan Fontcuberta, Matteo Guidi, realizzata in collaborazione con Fototeca Biblioteca Panizzi, Archivio Eredi Luigi Ghirri, Isia Urbino. La mostra, aperta dal 29 aprile 2022 all’8 gennaio 2023, riunirà per la prima volta le fotografie che Ghirri realizzò nel contesto del parco tematico Italia in miniatura, pensato e progettato da Ivo Rambaldi nelle vicinanze di Rimini, inaugurato nell’estate del 1970.
Ghirri sarà poi protagonista ai Chiostri di San Domenico di Giovane Fotografia Italiana, in programma in concomitanza con il Festival Fotografia Europea, dal 29 aprile al 12 giugno. Proprio nel solco della nona edizione dell’open call, dedicata ai migliori artisti e artiste della fotografia contemporanea under 35 in Italia, spunta l’istituzione del Premio Luigi Ghirri, grazie alla collaborazione con l’Archivio Eredi Luigi Ghirri. Il premio verrà attribuito, durante le giornate inaugurali del festival, a uno dei sette artisti (Marcello Coslovi, Chiara Ernandes, Claudia Fuggetti, Caterina Morigi, Giulia Parlato, Riccardo Svelto, Giulia Vanelli) selezionati da una giuria internazionale e in mostra nel complesso domenicano. Infine, ai Chiostri di San Pietro sono previsti workshop e nuovi progetti fotografici per l’autunno 2022.


MODENA

Spostandosi su Modena, dove Ghirri inaugurò nel 1972 la sua prima mostra, è in ballo un’esposizione che sarà allestita dal 16 settembre al 16 ottobre, cominciando dunque insieme al Festivalfilosofia, negli spazi di Fmav-Fondazione Modena Arti Visive di Palazzo Santa Margherita, a cura di Daniele De Luigi. La serie di “Colazione sull’erba”, presentata nelle sale ex Sip di Piazza Grande nel 1975, sarà il punto di partenza per esporre cataloghi e documenti che raccontano il suo ruolo di animatore delle attività sulla fotografia alla Galleria Civica, insieme a Oscar Goldoni.

PARMA

A Parma, invece, con i materiali conservati negli archivi Csac sarà allestita una mostra e pubblicato un volume per ricostruire il complesso rapporto di Ghirri con l’Università di Parma e con la generazione di autori che, negli anni ’70, definirono con lui una nuova fotografia di paesaggio: il modello della foto di Walker Evans, la definizione di un approccio differente alla Storia della fotografia, gli autori della sua generazione che tra ricerca concettuale e riflessione sui media inventarono, appunto, un “nuovo vedere”. Ma il tributo dell’Emilia-Romagna a Ghirri, inoltre, vedrà protagonista anche Accorsi, dal 2020 testimonial dell’Emilia-Romagna, che dedicherà al fotografo di Scandiano un video: sarà pubblicato prossimamente sui suoi profili social, che vantano oltre 990.000 follower.

(Le immagini sono soggette a copyright e sono state gentilmente concesse dall’Archivio Luigi Ghirri)

BONACCINI: “DA GHIRRI IMMAGINI SENZA TEMPO”

“Luigi Ghirri non è stato solo uno dei fotografi italiani più importanti del Novecento, ma il suo sguardo è forse oggi ancora più attuale che in passato. Merito di immagini senza tempo, che evocano temi profondi e contemporanei, come il rapporto tra artificiale e naturale o la presenza del consumo nelle nostre vite”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, lanciando oggi “Luigi Ghirri: Vedere Oltre”, il cartellone di eventi che, promosso dalla città di Reggio Emilia assieme a Modena e Parma, ricorda il fotografo di Scandiano a 30 anni dalla prematura scomparsa. Riconosciuto nel tempo in Italia e fuori dai confini nazionali, Ghirri è sempre stato intimamente legato all’Emilia-Romagna, all’Emilia anzitutto ma non solo: “Nella nostra regione- continua Bonaccini, assente al lancio dell’iniziativa oggi in Regione per altri impegni istituzionali- Ghirri ha iniziato a esporre, qui ha insegnato e promosso giovani fotografi, ha collaborato con musicisti del calibro di Lucio Dalla, Gianni Morandi, Stadio, Luca Carboni e Cccp”.

LE PAROLE DI ADELE, LA FIGLIA DEL FOTOGRAFO

Tengono molto alle celebrazioni in arrivo i tre assessori culturali delle città coinvolte, Annalisa Rabitti di Reggio Emilia, Andrea Bortolamasi di Modena e Michele Guerra di Parma, così come la figlia dell’artista, Adele: “Mi auguro- dice ricordando il padre- che l’opera di Ghirri abbia potuto far passare l’idea che è molto importante trovare un proprio linguaggio visivo. Mi auguro che giovani generazioni di fotografi, e di artisti visivi in generale, possano quindi cogliere questa lezione: un linguaggio che un artista sente coerente con la propria visione va portato avanti, senza piegarsi alle mode. Luigi non le amava, anzi criticava il ‘trend’ e se ne distaccava. Con il premio Giovani fotografi, quest’anno intitolato a lui, ci auguriamo quindi di poter vedere lavori che non assomiglino a quelli di Ghirri, ma che appunto abbiamo una propria particolarità e una propria identità”.

Crede molto a “Vedere Oltre” anche l’assessore al Turismo della Regione, Andrea Corsini, anche per via dello spot particolare di Stefano Accorsi dedicato all’artista di Scandiano: “Questo progetto- evidenzia l’assessore regionale- rappresenta anche un nuovo modo di fare turismo, per attrarre in maniera diversa ulteriori visitatori nella nostra regione. I grandi eventi espostivi di questo progetto si sviluppano in tre bellissime città d’arte della via Emilia, che potranno coinvolgere un pubblico colto e raffinato ma non solo, nel momento in cui il turismo può e deve ripartire”.

Conclude la figlia Adele tornando all’opera di Ghirri: “Non ho una foto preferita, ma quella che mi è più cara è quella scattata a Roncocesi di fronte a quella che è ancora casa mia: è una foto della casa sotto alla neve, di notte. Non è la mia preferita da guardare, ma quella cui sono più intimamente legata. Quando l’ha scattata, io e mia mamma eravamo in casa”.

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