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Russia riconosce repubbliche separatiste del Donbass: “Nostre richieste ignorate”. Biden: “Nuove sanzioni”

Il presidente russo: "Oggi l'Ucraina è controllata dall'esterno ed è stata trasformata in un teatro di guerra". Gli Stati Uniti lanciano nuove sanzioni

Pubblicato:22-02-2022 09:00
Ultimo aggiornamento:22-02-2022 19:37

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ROMA – Il presidente della Russia Vladimir Putin ha riconosciuto ufficialmente le repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk. Lo ha annunciato lo stesso Putin in un discorso alla nazione trasmesso in televisione. Secondo il capo di Stato, “in Ucraina sono state approvate leggi che hanno permesso di perseguitare anche legalmente i cittadini russi. In questo l’Ucraina è riuscita a fare ancora meglio dei suoi padroni occidentali”. Putin ha aggiunto: “Kiev si sta preparando a distruggere le chiese russe, sostanzialmente la Russia è diventata un obiettivo per tutti”.

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“OGGI L’UCRAINA È CONTROLLATA DALL’ESTERNO”

Il presidente ha continuato parlando di “una totale perdita di sovranità in Ucraina” e denunciando “politiche discriminatorie per chi si sentiva vicino alla Russia o voleva mantenere le tradizioni o la lingua russa, che ora è vietata nelle scuole”. Le proteste di piazza e gli scontri che portarono nel 2014 alla caduta del governo a Kiev furono “un golpe” e oggi l’Ucraina è controllata “dall’esterno”, ha proseguito Putin. Il riferimento ai fatti di otto anni fa riguarda il rovesciamento dell’esecutivo guidato dal presidente Viktor Yanukovich, considerato vicino a Mosca.


“USA E NATO HANNO IGNORATO LE NOSTRE RICHIESTE”

Nel corso del suo messaggio alla nazione, Putin ha detto che le richieste della Russia alla Nato e agli Stati Uniti di garanzie sulla sicurezza sono state “ignorate”. Secondo il presidente russo, “alle nostre richieste di garanzie sulla sicurezza abbiamo avuto solo risposte generiche da parte degli Stati Uniti e dalla Nato. Volevano solo portare acqua al loro mulino”.

Per Putin, gli Stati Uniti e la Nato hanno trasformato l’Ucraina in “un teatro di guerra”. Uno dei punti al centro delle richieste di Mosca è che Kiev non possa aderire all’Alleanza atlantica, che si è progressivamente allargata a est dopo la disgregazione dell’Unione Sovietica nel 1991.

LA REAZIONE DI BIDEN: “NUOVE SANZIONI”

Non tarda ad arrivare la reazione degli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden, in un tweet, ha confermato di aver firmato “un ordine esecutivo per impedire alla Russia di trarre profitto dalle sue lampanti violazioni del diritto internazionale. Continueremo a consultarci in maniera stretta con gli alleati e i partner, tra cui l’Ucraina, sui prossimi passi”.

Le nuove sanzioni emanate dagli Stati Uniti prevedono il divieto per i cittadini americani di effettuare nuovi investimenti, scambi commerciali e finanziamenti con le repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, come ha esplicitato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

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