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Tg Sanità, edizione del 22 febbraio 2021

Dal nuovo Dpcm alla situazione dei vaccini, il punto sulla pandemia in Italia in questa edizione del Tg Sanità

Pubblicato:22-02-2021 14:39
Ultimo aggiornamento:22-02-2021 14:42

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COVID. NUOVO DPCM, STOP A SPOSTAMENTI TRA REGIONI FINO AL 27 MARZO

Stop agli spostamenti fra le Regioni fino al 27 marzo. Il primo consiglio dei ministri operativo del governo guidato da Mario Draghi ha infatti approvato il nuovo decreto. Tra le novità del provvedimento c’è anche il blocco agli spostamenti in zona rossa verso le abitazioni private. Resta invece nelle zone gialle e arancioni la possibilità, una sola volta al giorno, di spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni. Ma nelle zone rosse niente più visite ad amici e parenti. “Ci muoveremo in sintonia con gli altri Paesi”, aveva intanto fatto sapere il premier Draghi ai ministri incontrati dopo il G7 e con i quali sta mettendo a punto l’agenda in vista del Consiglio europeo di fine settimana.

COVID. BRUSAFERRO (ISS): IN ITALIA LEGGERA RICRESCITA CASI

“In Italia si segnala una leggera ricrescita dei casi, ma siamo in una posizione abbastanza favorevole rispetto all’incidenza di altri Paesi: l’epidemia è soggetta ad ondate e quindi bisogna sempre avere grande attenzione”. A sottolinearlo è stato il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa organizzata dal Ministero della Salute sull’analisi del monitoraggio regionale della Cabina di regia. “L’incidenza dei casi tra gli over 80 sta diminuendo- ha quindi fatto sapere Brusaferro- e questo è un primo segnale importante che ci mostra l’importanza di aderire alla campagna vaccinale attivamente”.

COVID. REZZA (MINISTERO): ZONE ROSSE IN REGIONI PER CONTENERE VARIANTI

Per contenere le varianti, intanto, che “non sono ancora diffuse su tutto il territorio nazionale“ dobbiamo “agire tempestivamente e in modo aggressivo”, ha sottolineato sempre durante la conferenza il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza. “All’interno di una regione, che sia gialla o arancione- ha fatto sapere- bisogna creare zone rosse per ridurre la mobilità e contenere il virus”. Quello che preoccupa, infatti, è che “in alcune sub-aree regionali ci sono incrementi di incidenza, come se ci fossero diversi focolai all’interno delle Regioni. Questo probabilmente è in parte dovuto alle nuove varianti che hanno una maggiore trasmissibilità”.


COVID. SILERI: VARIANTE NON È PER FORZA PEGGIORATIVA

“Ogni volta che c’è una variante non dobbiamo pensare che sia per forza peggiorativa. Le varianti ci sono e ci saranno, altre verranno descritte in Italia e all’estero”. Ha risposto così il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, interpellato dai giornalisti sul tema a margine di una manifestazione organizzata dall’Ordine dei medici di Roma per celebrare i colleghi scomparsi nell’esercizio della professione. “Oltre alle vaccinazioni- ha proseguito Sileri- dobbiamo proseguire con la parte più importante, cioè il monitoraggio doppio: da una parte quello con i 21 parametri e dall’altro quello con la ricerca delle varianti per quanto riguarda il genoma del virus”.

VACCINI. LOCATELLI (CSS): PER FINE MARZO 13MLN DOSI A ITALIA

Per fine marzo l’Italia dovrebbe ricevere, da inizio campagna vaccinale, 13 milioni di dosi.  Lo ha fatto sapere il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, durante la trasmissione ‘Mezz’ora in più’ condotta da Lucia Annunziata. “La limitante di questa prima fase è stato il numero di dosi che sono state rese disponibili- ha spiegato Locatelli- Ne abbiamo avute 4 milioni e 700mila, ne abbiamo usate circa i 3/4 (rispetto ai 6 milioni indicati inizialmente) e altre 7 milioni e 700mila sono attese a marzo”.

VACCINI. AGENAS-SANT’ANNA PISA: PER 65% ITALIANI VANNO FATTI PRIMA POSSIBILE

“Per il 69,4% degli italiani il vaccino anti-Covid è il modo più rapido per tornare alla normalità e il 65,2% ha intenzione di vaccinarsi appena possibile. Rimane invece un 17% che non intende vaccinarsi e un ulteriore 17% di indecisi”. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nella quale sono stati coinvolti 12.322 residenti di tutte le regioni. Dalle risposte date al questionario, è emerso ancora che quelli con il miglior atteggiamento verso il vaccino sono gli over 65, convinti che sia il mezzo “per tornare più in fretta alla normalità (nel 76,3% dei casi)” e hanno quindi intenzione di farsi vaccinare il prima possibile (nel 75,4% dei casi). Le percentuali di disaccordo maggiori si trovano invece nella popolazione tra i 35 e i 44 anni.

ANESTESISTI. SIAARTI: TERAPIE INTENSIVE ‘IN TEMPO REALE’

Una consultazione in tempo reale delle unità di terapia intensiva accompagnata da un monitoraggio, sempre in tempo reale, dello stato di occupazione dei posti letto. È il progetto ideato dagli anestesisti della Siaarti, che lo hanno battezzato il ‘Registro-cruscotto’, uno strumento “unico” unico di rendicontazione, fanno sapere, fra le Regioni e i centri ospedalieri dotati di reparti di terapia intensiva. Il nuovo metodo della Siaarti garantirebbe “trasparenza e aggiornamento quotidiano dei dati a cura della dirigenza medica”, ha fatto sapere la presidente della società Flavia Petrini, oltre ad  “un’ottimizzazione del sistema” che sarebbe propedeutica all’attivazione prima, e alla messa a regime poi, degli investimenti strumentali e strutturali stanziati con il recente Decreto Rilancio.

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