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VIDEO | “Croce e delizia”, Gassmann e Bentivoglio gay e innamorati tra sorrisi ed emozioni

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Pubblicato:22-02-2019 14:56
Ultimo aggiornamento:22-02-2019 14:56

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ROMA – L’amore che non ti aspetti, che ti sorprende in età matura e con la persona meno indicata, ma soprattutto dello stesso sesso. E’ questo il motore che muove l’azione di “Croce e delizia” il nuovo film di Simone Godano, che dopo “Moglie e marito” torna dietro la macchina da presa con una commedia che parla di emozioni e persone, prima che di pregiudizi. Alessandro GassmannJasmine TrincaFabrizio Bentivoglio e Filippo Scicchitano i protagonisti, che insieme al regista hanno presentato questa mattina la pellicola alla stampa, presso l’hotel St. Regis a Roma.

Il film racconta la storia di due uomini profondamente diversi, entrambi padri (e nonni) di famiglia che si incontrano per caso e per caso si innamorano. Da una parte c’è il verace Carlo Petagnana (Alessandro Gassmann), pescatore e uomo di buon cuore, padre affettuoso che soffre ancora per la perdita della moglie prematuramente scomparsa. Dall’altra l’altolocato, narcisista e openmind Tony Castelvecchio (Fabrizio Bentivoglio), genitore assente con tanti scheletri nell’armadio. I due finiscono incredibilmente per innamorarsi e decidono di sposarsi, prima però devono comunicare la decisione alle loro famiglie. Per farlo decidono di riunire tutti i parenti per una inaspettata vacanza.

“Il rischio più grande di questo film era che i due personaggi non fossero credibili- ha dichiarato Godano in conferenza stampa- Volevamo portare sullo schermo personaggi veri, non caricaturali. Nel film non ci si aggrappa alla battuta strapparisate. E’ un film di sentimenti in cui ci si affeziona a tutti i personaggi e vengono trattate numerose tematiche”.


L’omosessualità a ben vedere infatti è solo uno dei tanti nodi da sciogliere nell’intricata matassa di questa pellicola. Un altro tema centrale è quello del rapporto genitori figli, che va oltre le mera accettazione o meno della diversità. E’ qui entra in ballo Penelope, figlia di Tony e interpretata da Jasmine Trinca, al suo esordio in un ruolo comico. “Penelope è una ragazza interrotta, mai cresciuta, che troverà la sua strada dove non si aspetta”, ha dichiarato l’attrice, che ha riflettuto a lungo prima di accettare la parte. “7 o 8 mesi circa”, rivela sorridendo Godano. Il motivo? “Tutti mi dicevano che ero troppo seria per poter fare una commedia. Non mi sentivo adatta. Adesso invece quando mi propongono una sceneggiatura vado a vede se il mio personaggio piange o meno. Sono stanca di piangere”, dichiara Trinca sorridendo.

Per quanto riguarda gli attori protagonisti il regista ha raccontato di aver capito da subito che sarebbero stati perfetti ognuno nel proprio ruolo, dalla prima volta che li ha visti recitare insieme. In verità, rivela, Gassmann avrebbe potuto interpretare entrambi i ruoli, ma Bentivoglio era perfetto nella parte di Tony e quindi la scelta è stata semplice. Dal suo canto Gassmann ha raccontato di essersi divertito a vestire i panni di un personaggio così verace: “Ho dovuto esasperare la mia romanità. Interpretando Tony sarei finito in una zona rischiosa, perché ha molto a che vedere con l’infanzia che ho vissuto e i geni sono quelli..”. Poi scherzando un po’ sull’estrema bontà di Carlo aggiunge: “Non ho mai interpretato un personaggio così positivo, poi per fortuna Godano mi è venuto incontro e ha dato un difetto a Carlo, è Laziale”. Il film in cui si ride, ma soprattutto si riflette, ha, come dichiara Trinca, “un tocco lieve”, ed “è privo di una morale, non vuole mandare messaggi ma invita all’ascolto”, spiega Gassmann.

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