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Anche Josè Mourinho aderisce alla campagna della Dire #abbracciaungiornalista

ROMA - È ufficiale: anche José Mourinho legge la Dire. Lui, burbero davanti agli occhi del mondo, lui, che inventò il

Pubblicato:22-02-2018 14:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:30

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ROMA – È ufficiale: anche José Mourinho legge la Dire.

Lui, burbero davanti agli occhi del mondo, lui, che inventò il termine ‘zero tituli’ per replicare alle accuse dei giornalisti per un rigore dubbio concesso all’Inter in una partita contro la Roma, dopo l’ultima partita di Champions League del suo Manchester United ha abbracciato affettuosamente un giornalista.

“Scott McTominay played very well…”


“Can I hug you?! Thank you, thank you!”

“No more Pogba questions!” ?@DesKellyBTS and José Mourinho hug it out after the match ? pic.twitter.com/OFIIhkYLyZ

— Football on BT Sport (@btsportfootball) 21 febbraio 2018

Più dello 0-0 strappato sul campo del Siviglia, sui media internazionali la notizia che risalta è quella di Mourinho che abbraccia un giornalista. E il 21 febbraio, giorno dell’Evento, non era neanche un ‘Hug a Journalist day’.

Non può esserci allora esserci altra spiegazione, se non la ‘scelta’ del tecnico portoghese di aderire ad #abbracciaungiornalista, la campagna social lanciata nel novembre scorso dall’agenzia Dire, in risposta all’aggressione a Ostia da parte di Roberto Spada, che con una testata ha spaccato il naso e mandato in ospedale l’inviato di Rai 2 Daniele Piervincenzi.

Era una iniziativa che aveva “l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e tutte le sfere della società, nei confronti dei giornalisti molte volte oggetto di attacchi e minacce”.

La prima ad aderire fu la ministra dell’istruzione, Valeria Fedeli. L’ultimo, evidentemente, il buon Mourinho.

Scherzi a parte, il tecnico del Manchester ha motivato il gesto per aver apprezzato da parte del giornalista dell’emittente ‘BT Sport’ il fatto di non aver fatto domande sull’escluso eccellente, il centrocampista Paul Pogba. Segno che i giornalisti non sono poi così cattivi e che un abbraccio, ogni tanto, se lo meritano pure….

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