

Il disegno di legge uscito dall’Assemblea regionale, ha aggiunto Torrenti, rappresenta uno “strumento di regia e di valorizzazione di tutto il territorio e sarà il punto di riferimento anche per gli Enti locali e i Comuni di tutta la regione per quanto riguarda la valorizzazione dei propri beni”.
L’assessore ha evidenziato “la semplificazione ma anche il rafforzamento organizzativo, amministrativo e giuridico” assicurati dal provvedimento, “perchè darà la possibilità di concentrarsi sulla gestione dei beni culturali avendo alle spalle un servizio Affari generali giuridico e amministrativo di supporto, cosa che oggi non era possibile nè per l’Azienda speciale Villa Manin nè per l’Istituto regionale per il patrimonio culturale”, l’ente con sede a Passariano deputato, oltrechè ad attività promozionali, alla catalogazione e al restauro dei beni culturali regionali.
Per quanto riguarda i Musei provinciali isontini, “così come era stato ampiamente condiviso anche con la Provincia di Gorizia, la gestione passa alla Regione, però un aspetto molto importante – ha rimarcato Torrenti – è che il programma e la valutazione è in mano a una Commissione speciale espressa dal territorio con quattro esponenti goriziani, tra cui uno appartenente alla minoranza slovena, segno di arricchimento, e uno del Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale), secondo un’idea di internazionalizzazione dell’area che è fondamentale”.
Torrenti ha prospettato “un accordo possibile” con il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta per quanto riguarda il passaggio di proprietà delle collezioni dei Musei provinciali isontini, “in quanto – ha precisato l’assessore – abbiamo posto il vincolo qualunque sia l’Ente proprietario”. In questa maniera, il patrimonio delle collezioni viene legato “in maniera seria e definitiva ai Comuni dell’attuale Provincia di Gorizia”. Il passaggio, di competenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione, “è un atto dovuto nei confronti della cittadinanza goriziana, giustamente orgogliosa delle sue collezioni”.
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